𝗔𝗹𝗲𝘁𝗵𝗲𝗶𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝗰𝗲 (𝗢𝗦𝗜𝗡𝗧)


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🤩 CNN – Conferenza stampa Rubio-Netanyahu, il premier: "Finiremo il lavoro in Iran con il supporto dell'amministrazione Trump"

Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha preso di mira Hamas e l'Iran nella conferenza stampa congiunta seguita al suo incontro a Gerusalemme con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Secondo Rubio, la principale fonte di instabilità in Medio Oriente è il "regime degli ayatollah" e l'Iran "non dovrebbe mai essere una potenza nucleare".

Riguardo a Gaza, il Segretario ha ribadito che Hamas "non governerà la Striscia" e che "va eliminata".

Rubio ha affermato: "Se ci fossero più Israeli in Medio Oriente, il mondo sarebbe un posto migliore e più sicuro".

Dal canto suo Netanyahu si è mostrato più che sicuro di ricevere tutto il sostegno necessario dalla nuova amministrazione americana, nel giorno in cui le forniture militari statunitensi sbloccate da Trump hanno raggiunto Israele.

🔗 https://www.cnn.com/2025/02/16/middleeast/heavy-bombs-israel-rubio-visit-intl/index.html

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🤩 The Indipendent – Zelensky chiede un esercito europeo poiché gli USA di Trump "potrebbero non difendere il continente"

Queste le dichiarazioni di Zelensky durante la Conferenza di Monaco sulla Sicurezza:

L'America potrebbe dire di no all'Europa su questioni che la minacciano perché i vecchi tempi sono finiti.

L'America ha bisogno dell'Europa come mercato? Sì. Ma come alleato? Non lo so.

Perché la risposta sia sì l'Europa ha bisogno di una sola voce, non di una dozzina di voci diverse.

Non possiamo escludere la possibilità che l'America possa dire di no all'Europa su questioni che la minacciano.

Credo davvero, davvero che sia giunto il momento per creare le forze armate dell'Europa.


Tutto ciò detto da chi dell'Unione Europea non fa neanche parte, come della NATO del resto. Ma è molto più probabile, per usare un eufemismo, che Kiev entri nell'UE piuttosto che nell'Alleanza Atlantica.

Sembra proprio che il futuro di Zelensky e dell'Ucraina non sia affatto roseo e, di conseguenza, che il Presidente ucraino stia disperatamente cercando un salvagente nei paesi europei. Zelensky sembra essere consapevole della fine imminente del sostegno americano, lo confermano le sue dichiarazioni (video) riguardo alla mancata concretizzazione dell'accordo con gli USA sullo sfruttamento delle terra rare, usato come leva da Zelensky.

Fino a qui tutto bene, il fatto è che l'Europa sembra assecondarlo andando contro a tutti i suoi interessi: gli USA abbandoneranno gli "alleati" nel pantano ucraino mentre lo zio Sam cercherà di spolpare ciò che resta di quel paese devastato, di comune accordo con i russi.

È emblematico che mentre l'Europa continua a svenarsi per sostenere ad oltranza un paese già fallito, gli USA e la Federazione Russa si siederanno al tavolo delle trattative in Arabia Saudita senza neanche invitare la stessa Ucraina, come dichiarato dalla giornalista di FoxNews Nana Sajaia.

Vi ricordate quando l'imperativo era la difesa della libertà dell'Ucraina e dei valori occidentali? Tutto cancellato con un colpo di spugna. Restano solo i "giapponesi" di Bruxelles a combattere nella foresta.

🔗 https://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/volodymyr-zelensky-david-lammy-vladimir-putin-mark-rutte-john-healey-b2698795.html

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🤩 Times of Israel – Ex negoziatore israeliano: "Israele ha sabotato due finestre per l'accordo sugli ostaggi"

L'ex negoziatore israeliano Oren Setter ha affermato sabato che Israele ha perso due opportunità l'anno scorso per garantire un cessate il fuoco a Gaza e accelerare il rilascio degli ostaggi, confutando le dichiarazioni dell'ufficio del premier.

"A mio avviso, abbiamo perso due opportunità per firmare un accordo a marzo e luglio dl'anno scorso", ha affermato il Brig. Gen.Oren Setter, che si è dimesso dal team negoziale israeliano a ottobre, dopo aver prestato servizio come vice dell'uomo di punta dell'IDF nei negoziati per un accordo, il Maggiore Gen.Nitzan Alon.

"Non abbiamo fatto tutto il possibile per riportarli indietro il più rapidamente possibile", ha affermato Setter in dichiarazioni trasmesse da Channel 12 sabato, contrastando le frequenti affermazioni contrarie del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.

L'ex negoziatore sostiene che Netanyahu abbia provocato il fallimento degli accordi, fino ad ora, per motivi di interesse personale finalizzati al mantenimento del potere e a rimandare i suoi problemi giudiziari.

Inoltre, la testata israeliana Yediot news ha reso noto che Lo Shin Bet sta indagando sul collegamento tra l'ufficio di Netanyahu e il Qatar e per quanto riguarda la divulgazione di segreti di Stato.

Il General Security Service (GSS) ha aggiornato che è in corso una investigazione iniziale per appurare il collegamento tra elementi nell'ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu e apparati del governo del Qatar. Il provvedimento del GSS arriva dopo che i parlamentari Gilad Kariv e Naama Lazimi hanno richiesto un esame sui legami tra Eli Feldstein e il Qatar.

🔗 https://www.timesofisrael.com/former-israeli-hostage-negotiator-says-israel-missed-2-windows-for-deal/

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🤩 Al Jazeera – La spedizione di bombe pesanti degli Stati Uniti è arrivata nel porto israeliano di Ashdod durante la notte

La spedizione di munizioni pesanti MK-84, che sono bombe per aerei da 2.000 libbre (900 kg), è stata trasportata alle basi aeree tramite camion.

Contestualmente è arrivato in visita a Tel Aviv il Segretario di Stato americano Marco Rubio, impegnato nel suo tour del Medio Oriente.

🔗 https://t.me/AjaNews/343397

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Репост из: AURUM (Canale Ufficiale)
Questa sarebbe l’unica cosa da fare.


🇦🇹 🔪 A Villach l'attentato è di matrice islamica

L'attentatore gridava Allah akbar mentre colpiva i passanti. In foto è ritratto sorridente, indice al cielo, al momento dell'arresto.

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🤩 Corriere della Sera – Austria: attacco con coltello, 1 morto e 4 feriti. L'autore è un cittadino siriano

È successo a Villach, cittadina a 350 km a sud di Vienna. Un siriano di 23 anni con permesso di soggiorno ha iniziato ad accoltellare i passanti; un ragazzo di 14 anni è morto ed altre 4 persone sono rimaste ferite.

Fortunatamente un motoclista che ha assistito alla scena ha investito col suo mezzo l'assalitore evitando così un bilancio delle vittime maggiore. L'autore dell'attentato è stato arrestato dalla polizia.

🔗 https://www.corriere.it/esteri/25_febbraio_15/austria-attacco-villach-accoltellamento-407d5bcc-53a5-4aa6-bcea-f13bf9d56xlk.shtml

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🤩 AFP – Mamma e figlia morte a seguito delle ferite riportate nell'attentato di Monaco

Si tratta di una donna di 37 anni e della sua bambina di 2.

Risultano altri 37 feriti.

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🇷🇺🔹 Le Forze Armate della Federazione Russa hanno preso il controllo di Berezovka nella regione di Donetsk

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Prima parte 🔼

Ma nelle sue prossime conversazioni con Putin, l'Iran è destinato a emergere, e la Russia, firmataria dell'accordo nucleare del 2015, lo metterà sicuramente in guardia dall'attaccare.

Quando Netanyahu è andato alla Casa Bianca 10 giorni fa, si dava per scontato che la conversazione si sarebbe concentrata sulla seconda fase del cessate il fuoco di Gaza e sull'accordo sugli ostaggi. Dopo l'incontro, l'intero Medio Oriente è andato in delirio per l'ingegnosa idea di Trump di svuotare Gaza dei suoi 2,3 milioni di palestinesi, trasferendoli (in seguito modificato in espulsione) in Egitto, Giordania, Somalia e Indonesia. Poi avrebbe costruito una Gaza Riviera.

Ma è venuto fuori l'Iran e possiamo supporre che questa sia stata la prima di una serie di discussioni che Netanyahu ha intenzione di avere con Trump sul suo progetto preferito e sulla sua ossessione.

"Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha discusso con Trump di diversi possibili livelli di sostegno americano, che vanno dal supporto militare attivo per un attacco cinetico, come intelligence, rifornimento o altra assistenza, a un sostegno politico più limitato per un ultimatum coercitivo", ha scritto David Ignatius sul Washington Post giovedì. Il giornale ha fatto notare il giorno precedente: l'intelligence militare statunitense ha valutato a gennaio che, in assenza di un accordo, Israele avrebbe probabilmente colpito le strutture nucleari dell'Iran, molto probabilmente l'impianto di arricchimento di Fordow, nella prima metà del 2025.

Israele non ha bombe "bunker buster" e la capacità di organizzare un attacco aereo sostenuto che distruggerebbe l'intero programma nucleare iraniano. Ciò richiederebbe il GBU-57A/B MOP, il Massive Ordnance Penetrator, un mostro da 30.000 libbre (14.000 kg) che ha bisogno di un bombardiere B-2.

Israele ha bunker buster più piccoli, quindi qualsiasi danno che potrebbe causare farebbe arretrare l'Iran di circa 6-18 mesi, secondo stime approssimative. Non è insignificante, ma comporta dei rischi. Prevale un senso di urgenza: l'intelligence israeliana stima che l'Iran abbia ora capacità di arricchimento dell'uranio che raggiungono il livello militare del 90 % e può teoricamente realizzare diverse bombe in alcuni mesi se scegliesse quella strada.

Nonostante la minaccia e le sfide che l'Iran pone, la vera urgenza non è l'arricchimento dell'uranio, riguarda le considerazioni politiche di Netanyahu. Attaccando l'Iran, con o senza gli Stati Uniti, cerca di trasformare la calamità del 7 ottobre 2023 in quello che ritiene sarebbe un trionfo strategico epico.

L'Iran, non Gaza o i palestinesi, è sempre stata la via verso la fama di Netanyahu e il modo in cui definisce il suo ruolo auto-eletto di salvatore di Israele e della civiltà occidentale. Ecco perché, mentre l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza stanno giustamente ricevendo tutta l'attenzione, dovremmo prestare molta attenzione alla sua politica nei confronti dell'Iran.


🔗 https://www.haaretz.com/israel-news/2025-02-14/ty-article/.premium/netanyahu-plans-to-attack-iran-and-is-plotting-to-lure-trump-into-the-war/00000195-0498-de3e-a99d-469b89090000

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🤩 Haaretz – Netanyahu progetta di attaccare l'Iran e sta tramando per attirare Trump in guerra

La questione nucleare iraniana, nel contesto delle relazioni tra Stati Uniti e Israele, può svilupparsi in quattro direzioni nettamente diverse nei prossimi mesi.

Nel primo scenario, Washington e Gerusalemme si scontrano quando Donald Trump conclude che Benjamin Netanyahu lo sta manipolando per entrare in una guerra non necessaria contro l'Iran, nonostante le intenzioni del presidente degli Stati Uniti di negoziare con Teheran e siglare un accordo nucleare.

Nel secondo scenario, gli Stati Uniti e Israele collaborano nell'attaccare i siti nucleari dell'Iran, in seguito a un ultimatum di Trump che l'Iran deve smantellare completamente il suo programma nucleare militare "in stile Libia".

Nel terzo scenario, Israele attacca le strutture nucleari dell'Iran senza la diretta cooperazione americana ma con il suo consenso implicito, in seguito al rifiuto di Teheran di cedere alla diplomazia coercitiva e alle minacce di Trump.

Per l'Iran, il dilemma è straziante. Il rifiuto di acconsentire alle richieste massimaliste di Trump per evitare un'umiliazione nazionale e mantenere stabile il regime degli ayatollah potrebbe innescare una guerra che danneggerebbe sia l'orgoglio del regime che la sua stabilità. Gli iraniani possono prevenire questo con un'iniziativa di disarmo supervisionato che Trump trova abbastanza attraente, ma è improbabile che ciò accada.

Poi c'è il quarto scenario: l'Arabia Saudita, l'attore regionale chiave con influenza su Trump, convince il presidente a fare all'Iran un'offerta di "ponte d'oro", alla maniera del grande stratega militare cinese dei tempi antichi, Sun Tzu. Ciò garantirebbe il disarmo nucleare ma fornirebbe all'Iran incentivi economici e manterrebbe intatto il suo orgoglio.

L'Arabia Saudita è un alleato degli Stati Uniti che può offrire a Trump molte cose che Israele non può, non ultimo 600 miliardi di dollari di investimenti negli Stati Uniti. Quindi è logico supporre che mentre i sauditi percepiscono l'Iran come una potenziale minaccia a lungo termine, un perturbatore regionale e un piromane, avvertiranno Trump delle ripercussioni destabilizzanti di un attacco e asseconderanno le sue propensioni auto-esaltanti a concludere accordi. Questo scenario è fattibile ma potrebbe anche servire come preambolo al primo scenario: uno scontro tra Stati Uniti e Israele.

Un po' ironicamente, tutti e quattro gli scenari derivano dalla stessa valutazione di base: l'Iran è ora debole, vulnerabile e isolato, privo sia di potere deterrente che di significative capacità di ritorsione.

Nell'ultimo anno, l'Iran ha perso il suo prezioso asset proxy, Hezbollah, e con questo la deterrenza che gravava pesantemente sui pianificatori militari di Israele. Con la caduta del regime di Assad, l'Iran ha perso la Siria come canale di armi e, con essa, la presenza militare della Russia. E a ottobre, l'Iran ha subito battute d'arresto nelle sue difese aeree e nelle capacità di produzione di missili dopo i suoi scambi di missili e droni con Israele.

Niente di tutto ciò significa che Trump sia un grilletto facile e che desideri bombardare l'Iran. Come ha detto a Fox News questa settimana, "Preferirei che non accadesse. ... Preferirei di gran lunga vedere un accordo con l'Iran. ... Ci sono due modi per fermarli: con le bombe o con un pezzo di carta scritto". Si riferiva ai suoi tentativi verso la fine del suo primo mandato, nel 2019 e nel 2020, di rinnovare l'accordo nucleare dopo essersi ritirato unilateralmente da esso nel 2018.

Ciò è ulteriormente rafforzato dalle sue recenti aperture a Vladimir Putin, un alleato iraniano negli ultimi tre anni, poiché entrambi i paesi hanno subito gravi sanzioni. Il resoconto esultante di Trump della sua "grande" conversazione telefonica con Putin implica che potrebbe aver acconsentito alle richieste massimaliste della Russia di porre fine alla guerra in Ucraina. La sua diserzione dall'Ucraina non è più un problema, è una questione di tempo e di stile.


Continua ⤵️


🇨🇩✖️🇨🇩🇷🇼 I ribelli di M23 prendono il controllo di Bukavu e del suo aeroporto

Il video mostra il momento in cui le Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (RDC) iniziano a fuggire dall'aeroporto di Bukavu, nella parte orientale della RDC.

Le prove documentali confermano il controllo dei ribelli sull'aeroporto della città.

L'M23 sta espandendo la propria area di azione e le Forze Armate congolesi non riescono ad arrestarne l'avanzata.

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🇺🇦 ☢️ False flag ucraina prende di mira la centrale nucleare di Chernobyl con un drone

Un drone kamikaze - fatto passare per russo, o almeno questa era l'intenzione - ha colpito il sarcofago protettivo sopra il reattore 4 di Chernobyl.

Da notare come tutto sia avvenuto immediatamente prima del meeting internazionale sulla sicurezza di Monaco, da cui la Russia è esclusa.

Già in passato l'esercito di Kiev ha preso di mira le centrali nucleari sul territorio controllato dai russi.

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🤩 ANSA – Attentato a Monaco, 36 i feriti. La polizia: "Orientamento islamista del sospettato"

Gabriele Tilmann, la magistrato che coordina le indagini, ha affermato che il giovane afghano ha ammesso di essersi lanciato intenzionalmente sulla folla e ha parlato di "orientamento islamista" del sospettato. Non ci sono ancora motivi per credere che abbia avuto complici o faccia parte di una rete, in particolare non esiste al momento alcuna prova che facesse parte di organizzazioni come lo Stato Islamico.

Al contrario di quanto emerso nelle prime ore dopo l'attentato non risultano vittime. Due feriti però, tra cui un bambino, sono in condizioni critiche.

🔗 https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/02/14/attacco-a-monaco-36-i-feriti.-polizia-orientamento-islamista-del-sospettato_7c3fabde-76c7-4d6b-b991-7bfffa877ffd.html

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🇷🇺🔹 Le Forze Armate della Federazione Russa hanno preso il controllo di Dachnoye e di Zelenoye Pole nella regione di Donetsk

🔗 https://t.me/mod_russia/48885

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🇨🇳 🇺🇲 🇷🇺 Trump rivuole la Russia nel G7. L'obiettivo è sopprimere i BRICS

Visto il fallimento militare sul campo in Ucraina da parte della NATO e il conseguente sganciamento statunitense dal buco nero degli aiuti a Kiev, ormai accollati totalmente ai paesi europei, l'amministrazione Trump torna ad occuparsi direttamente del principale nemico degli Stati Uniti a livello geopolitico, la Cina. Ricordiamo in ogni caso che la distinzione netta tra stati nazionali è molto limitata e limitante: da un certo livello di potere in poi infatti, i confini nazionali, gli schieramenti politici e i consessi economico-finaziari apparentemente contrapposti hanno linee di demarcazione molto labili se non inesistenti, poiché gli interessi convergono. Emblematica è la corsa all'IA.

Tornando al potere visibile, l'amministrazione Trump pare stia tentando di attuare, vedremo con quale esito, la stessa tattica utilizzata da Kissinger durante la Guerra Fredda, ma cambiando l'ordine dei termini: in passato blandendo la Cina per separarla dall'Unione Sovietica, oggi blandendo la Federazione Russa per separarla, o quantomeno allontanarla, dalla Cina.

La strategia di Kissinger prevedeva l'uso della diplomazia "triangolare", in cui gli Stati Uniti si sarebbero impegnati sia con la Cina che con l'URSS, ma avrebbero utilizzato le loro relazioni con ciascun paese per influenzare l'altro. Visitando segretamente la Cina nel 1971, Kissinger fu in grado di stabilire un dialogo con il premier cinese Zhou Enlai, che alla fine portò alla normalizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti.

Kissinger credeva che impegnandosi con la Cina, gli Stati Uniti avrebbero potuto usare il peso di quest'ultima per spingere l'URSS nella direzione desiderata.

Il perno dell'amministrazione Nixon sulla Cina, di cui Kissinger fu prima Consigliere per la sicurezza nazionale e poi Segretario di Stato, fu il tentativo deliberato di creare una frattura tra Cina e URSS, la cui saldatura avrebbe rappresentato un rischio per l'egemonia degli Stati Uniti.

Lo stesso è accaduto, in maniera molto più spiccia, nell'ambito della sinergia tra Russia ed Europa (in particolare la Germania) stroncata dalla guerra in Ucraina. L'intenzione degli Usa è quella di ripetere la stessa manovra per sabotare l'intesa strategica odierna tra Federazione Russa e Cina.

Anche se al momento i BRICS+ non ci sembrano una reale minaccia all'egemonia USA, almeno in tempi brevi, a Washington sicuramente non hanno intenzione di rischiare.

Come spesso accade, più che una minaccia esterna, l'avvenimento in grado di far saltare il banco potrebbe essere presumibilmente il collasso interno degli USA dovuto a ragioni di tenuta strutturale. In fin dei conti tutti gli imperi hanno un inizio e una fine.

🔗 https://www.reuters.com/world/trump-says-russia-should-be-readmitted-g7-2025-02-13/

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🤩 Washington Post – Israele potrebbe colpire l'Iran nei prossimi mesi

Un attacco preventivo farebbe regredire il programma nucleare iraniano di appena qualche settimana o mese, ma aumenterebbe significativamente le tensioni in tutto il Medio Oriente.

Gli avvertimenti su un potenziale attacco israeliano sono inclusi in molteplici rapporti di intelligence che abbracciano la fine dell'amministrazione Biden e l'inizio dell'amministrazione Trump, il più completo è un rapporto di inizio gennaio prodotto dalla direzione dell'intelligence del Joint Chiefs of Staff e dalla Defense Intelligence Agency.

Il rapporto ha avvertito che è probabile che Israele tenti un attacco alle strutture nucleari iraniane di Fordow e Natanz nei primi sei mesi del 2025. Funzionari statunitensi, ex ed attuali, a conoscenza delle informazioni, hanno riferito al Washington Post che la scoperta deriva da un'analisi della pianificazione di Israele in seguito al bombardamento dell'Iran a fine ottobre, che ha degradato le sue difese aeree e ha lasciato Teheran esposta ad un attacco.

🔗 https://www.washingtonpost.com/national-security/2025/02/12/israel-iran-us-intelligence/

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🤩 New York Times – RFK jr è confermato alla Sanità

Il Senato ha confermato Robert  Kennedy jr, con 52 voti contro 48, alla guida del dipartimento responsabile della sanità pubblica. L'unico repubblicano a votare contro è stato il senatore Mitch McConnell.

Ad ogni modo, dando per assodata - con grande sforzo - la buonafede di RFK, la battaglia contro certi poteri inerenti al suo dipartimento è tutt'altro che vinta.

Lo spiega bene Massimo Mazzucco in questa trasmissione sul canale Border Nights.

📲 https://www.youtube.com/watch?v=1XxeZaEnwZ0

🔗 https://www.nytimes.com/interactive/2025/02/13/us/politics/kennedy-senate-confirmation-vote.html

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🤩 Bild – Auto sulla folla a Monaco, 28 feriti ed 1 vittima. L'autore un 24enne afghano

Sul posto si stava svolgendo una manifestazione sindacale. Tra i feriti anche dei bambini, la vittima è una donna.

Secondo le autorità tedesche si tratta di un attentato. L'autore, fermato dalla polizia e attualmente sorvegliato in ospedale, è un cittadino afgano richiedente asilo.

🔗 https://www.bild.de/regional/muenchen/muenchen-auto-faehrt-in-menschengruppe-mehrere-verletzte-67adbe661371a020a1013b96

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