Il Governo svizzero ha deciso di partecipare ai progetti militari dell'UE. Il Governo ha approvato la partecipazione della Svizzera a due progetti della PESCO (Permanent Structured Cooperation), il braccio miliare dell’UE.
Il progetto “Military Mobility” ha l’obiettivo di facilitare la mobilità militare in Europa attraverso processi amministrativi standardizzati. L’iniziativa è anche conosciuta come “Schengen delle forze armate” perché consente ai militari di attraversare la Svizzera. Tuttavia, ogni richiesta di attraversamento dei confini nazionali deve essere autorizzata dal Governo. In futuro, nessuna fazione coinvolta in un conflitto potrà passare per la Svizzera, poiché la legge sulla neutralità lo vieta.
Grazie al progetto “Cyber Ranges Federation”, l’esercito svizzero può cooperare e addestrarsi con le forza armate di altri Paesi in materia di ciberdifesa. Questa collaborazione favorirà lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie e la formazione del personale.
La partecipazione della Svizzera ai due progetti non è definitiva, poiché sottostà all’approvazione degli Stati e del Consiglio dell’Unione europea. La decisione del Governo elvetico ha però già sollevato un polverone. L’Unione democratica di centro (UDC), il partito che ha ottenuto più consensi nelle ultime elezioni federali, afferma che questo passo “distrugge la neutralità”, ribadendo così la sua posizione politica isolazionista e contraria a qualsiasi avvicinamento all’UE e alla NATO.
A eccezione di Malta, tutti gli Stati dell’UE partecipano alla PESCO. Inoltre, gli USA, il Canada, la Norvegia e, di recente, anche l’Ucraina, che è interessata a prendere parte all’iniziativa di sicurezza cibernetica, sono regolarmente invitati. Per la destra, un simile passo rappresenterebbe una violazione della neutralità elvetica.
Il Dipartimento federale della difesa ricorda, però, che la Svizzera non parteciperà a nessuna esercitazione con “Stati in guerra”, un principio sancito da un accordo aggiuntivo. Ogni forma di collaborazione sarà “conforme agli obblighi della Svizzera in materia di neutralità”.
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