“La vulnerabilità dimostrata da diverse amministrazioni pubbliche in questi giorni è frutto di molti fattori - spiega Antonello Soro, garante della privacy - ma, soprattutto, delle modalità con le quali il processo di digitalizzazione si è sviluppato nel nostro Paese, in assenza di un piano organico e di investimenti adeguati, tanto sotto il profilo tecnologico quanto riguardo al fattore umano. Per rafforzare i confini digitali del Paese è necessaria una strategia di lungo periodo che vada oltre la mera infrastrutturazione e razionalizzi il patrimonio informativo pubblico, in particolare secondo principi di privacy by design, per ridurre la superficie di attacco, assumendo la resilienza informatica e la protezione dei dati, quali obiettivi centrali dell'azione di Governo. La negligenza rispetto alla sicurezza informatica e cibernetica non è più tollerabile - continua Soro - in un contesto in cui le relazioni ostili tra Paesi si giocano in primo luogo sul piano digitale e in cui, anche per questo, la disciplina di protezione dati (oltre a quella sulla cybersecurity) assumono come modello d'intervento l'approccio basato sulla prevenzione del rischio. Non si tratta, evidentemente, di meri adempimenti formali, ma di misure essenziali per rendere il Paese competitivo e proteggere, unitamente alla persona, la sicurezza nazionale". https://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2018/11/05/news/nuovo_attacco_di_anonymous_italia_diffusi_i_dati_di_ministeri_e_polizia-210845817/amp/