Facebook non è morto, ha solo la tosse
Il quotidiano finanziario Bloomberg dice che Brian Wieser, un analista di Pivotal Research, dopo aver esaminato i dati di utilizzo di Nielsen ha registrato che Google e YouTube hanno incrementato la permanenza degli utenti (27,4%) sulle loro piattaforme del 3% ad inizio anno. Al contrario Facebook ha perso il 5% del tempo trascorso, nonostante un aumento del 4% del numero di nuovi iscritti nello stesso periodo.
Le persone hanno compreso che non è il luogo giusto in cui informarsi, specie dopo che la piattaforma ha reso più complessa la possibilità, per le pagine, di ottenere rilevanza organica nella news feed.
Facebook, come afferma il noto magazine finanziario, rischia grosso. Questi indicatori potrebbero essere interpretati da investitori e inserzionisti come un segnale di declino.
Facebook non è morto, ha solo smesso di correre. Ora deve gestire la qualità della permanenza di ogni singola persona, perché i concorrenti (YouTube in primis) stanno indovinando le scelte che avrebbe dovuto mettere in campo il gigante di Menlo Park.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2018-04-11/facebook-loses-ground-as-people-spend-more-time-on-google-sites