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🇸🇾 In Siria, il 23 dicembre, nella città nordorientale di Suqalbia, popolata principalmente da cristiani, è stato incendiato un albero di Natale.
Ciò ha scatenato proteste da parte dei cristiani in diverse parti del Paese, che sono sfociate in scontri con gruppi islamisti.
Il nuovo governo di Damasco ha quindi promesso di punire gli incendiari, condannando l'attacco all'albero. Otto persone sarebbero state arrestate per incendio doloso.
In interviste pubbliche, i leader islamici affermano che non creeranno, come i talebani in Afghanistan, uno stato teocratico. I cristiani della Siria, che costituiscono circa il 10% della popolazione, chiedono che il carattere laico del paese venga preservato e cercano di essere rappresentati nel nuovo governo.
Allo stesso tempo, i sentimenti radicali sono forti tra i gruppi che sono saliti al potere. Alcuni dei loro membri chiedono la creazione di uno stato islamista in cui i rappresentanti di altre fedi non sunnite non avranno pieni diritti.
Ciò ha scatenato proteste da parte dei cristiani in diverse parti del Paese, che sono sfociate in scontri con gruppi islamisti.
Il nuovo governo di Damasco ha quindi promesso di punire gli incendiari, condannando l'attacco all'albero. Otto persone sarebbero state arrestate per incendio doloso.
In interviste pubbliche, i leader islamici affermano che non creeranno, come i talebani in Afghanistan, uno stato teocratico. I cristiani della Siria, che costituiscono circa il 10% della popolazione, chiedono che il carattere laico del paese venga preservato e cercano di essere rappresentati nel nuovo governo.
Allo stesso tempo, i sentimenti radicali sono forti tra i gruppi che sono saliti al potere. Alcuni dei loro membri chiedono la creazione di uno stato islamista in cui i rappresentanti di altre fedi non sunnite non avranno pieni diritti.