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Colpi di fulmine, colpi di testa, colpi di Stato

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E così, alla tenera età di 71 anni, il simpatico Tajani scoprì che quella faccenda del "mercato unico europeo" era valida solo se erano le aziende italiane a prendersela nel culo.

Non si smette proprio mai di imparare, vero?

Come diceva, boh, sicuramente qualcuno: «Nel libero mercato siamo tutti liberi, ma alcuni sono più liberi degli altri»


Sono la stessa persona?


Il 23 settembre 1943 nasce lo Stato Nazionale Repubblicano che, qualche settimana dopo, assumerà la denominazione definitiva di Repubblica Sociale.

Su di essa la storiografia antifascista ha mostrato tutta la sua faziosità ed ipocrisia imponendo la narrazione dello "stato fantoccio" e giocando subdolamente sul nomignolo "Repubblica di Salò" con cui oggi è conosciuta dalla maggior parte degli italiani. Come per dire: «Ma sì, era una robetta di provincia che non contava niente».

Il metodo utilizzato non è troppo diverso dal solito: selezionare chirurgicamente elementi favorevoli a tale tesi - anche alcune riflessioni dello stesso Mussolini! - all'interno del più ampio dibattito contingente sulle prospettive della Repubblica e da lì sviluppare tutto il resto. Un dibattito che, dopo gli stravolgimenti del 25 luglio e dell'8 settembre, non poteva non essere caratterizzato da una certa dose di pessimismo e preoccupazione ma che, per quelli dalla Parte Buona™, è sicuramente un'ammissione di colpevolezza.

Questa convinzione la si può confutare in mille modi. Il più semplice - ma anche il meno appassionante, dal mio punto di vista - riguarda l'estensione del potere giuridico e amministrativo della Repubblica sui territori a nord della Linea Gotica sino all'aprile del 1945. In parole semplici: i territori della Repubblica (incluse le varie Milano, Genova, Torino, Verona, Bologna) non si erano trasformati in un grande campo di battaglia da «tutti contro tutti » e/o «si salvi chi può» ma erano, appunto, amministrati tramite leggi e apparati burocratici autonomi rispetto all'autorità militare tedesca (con cui, tra le altre cose, non mancavano divergenze e momenti di tensione). In uno "stato fantoccio" questa configurazione di potere non può semplicemente esistere. Alla tipica obiezione del «Sì, però intanto la Repubblica di Salò non era riconosciuta né dagli angloamericani né dai russi!!» si può quindi rispondere con un bel «E grazie al cazzo, era in guerra contro di loro».

Molto più interessante - e, dunque, molto più scomodo per la Parte Buona™ - il dato politico e ideologico che emerge dall'esperienza repubblicana. Se da un lato i temi della vendetta e dell'onore («Pronti, ieri, oggi, domani al combattimento per l'onore d'Italia») possono essere visti come conseguenza degli sviluppi bellici, dall'altro lato troviamo comunque prospettive in grado di definire una specifica "visione del mondo" indipendentemente dall'esito del conflitto.

Le leggi sulla co-gestione delle imprese e sulla equa ripartizione degli utili, quelle sul diritto alla proprietà della casa e quelle sull'espropriazione delle terre incolte a favore dei braccianti (per citare le più ambiziose) potranno anche essere state immediatamente abrogate dal CLN dopo la caduta della Repubblica Sociale, ma ciò non implica che i princìpi sottostanti siano diventati obsoleti - o sbagliati - all'improvviso. Anzi, al massimo si ha l'ennesima dimostrazione che gli interessi del CLN coincidevano con quelli dei potentati economici del tempo.

Anche liquidando queste idee come «meramente populiste» o «eccessivamente utopiche», resta il fatto che migliaia di giovani hanno offerto la loro vita per difenderle anziché riciclarsi opportunisticamente al tavolo degli Alleati. Resta il fatto che a «sognare la Repubblica» furono uomini e donne - di azione e di pensiero - che non si aspettavano alcun tipo di tornaconto e che magari avrebbero avuto pure qualcosa da rimproverare sulle due decadi precedenti. C'era tuttavia qualcosa di più grande, di più profondo, di più irrazionalmente razionale che non può essere paragonato a molti altri eventi nella Storia dell'umanità. Di sicuro non alle motivazioni della Parte Buona™, soprattutto se si pensa a quanto è successo dopo.

Però hey, secondo la definizione di qualche giurista rottinculo non si può parlare di uno Stato vero e proprio quindi possiamo fare finta che questa Repubblica non sia mai esistita!

Contenti voi... 🤷‍♂

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🥺

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«Una sera... UNA SERA...»


Centrisocialati preferiranno farsi uccidere come bestie dai 🌚🌚 e scrivere un wall of text gendericamente inclusivo anziché ammettere che, forse, semplicemente, c'è un problema con l'immigrazione.

Avanti così!

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Amici: "Per favore, è solo una festa di compleanno. Non tirare di nuovo fuori la storia di Tur..."

Io dopo 0.3 secondi:

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#TelegrammoUtile

A proposito di vecchi libri nostri su cui alcuni rivenditori speculano grandiosamente, segnalo qualche link per prenderli in prestito a lunghissimo termine in formato digitale (ci siamo capiti 😉):

1. Fondo della Scuola di Mistica Fascista: seppur organizzato alla cazzo di cane, il catalogo contiene un migliaio di titoli che ripercorrono l'evoluzione culturale e politica del Fascismo (ci sono anche testi stranieri). Leggerli tutti è impossibile - e credo anche abbastanza inutile - ma si possono comunque trovare cosa assai interessanti (basta avere voglia di sfogliarselo).

2. Labaros su Archive: santo Uomo che ha caricato centinaia di pidieffi su Fascismo e neofascismo (ma non solo). La consultazione è un po' più facile rispetto all'altro link e anche qui si possono trovare testi rari.

3. Summaratio su Archive: altra ricca collezione, però più focalizzata sulla filosofia. Il link è filtrato per i risultati in italiano, ma ci sono anche vari testi in spagnolo.

4. Ulteriori cataloghi su Archive: qui testi di Evola e Guenon (più altri), qui sul pittore austriaco e i suoi amici, qui sulla massoneria.

Ce ne sono sicuramente anche altri, ma non raggruppati. La funzione di ricerca su Archive funziona comunque molto bene (forse è un po' lenta) e permette di filtrare tutti i pidieffi caricati per titolo, autore, lingua e argomento. C'è poi l'immancabile LibGen (per ora... chissà quanto resta online questa volta).

Ovviamente il consiglio è di usare questi link per libri introvabili e/o per i quali vengono chieste cifre assurde. Alcuni sono stati ristampati recentemente a prezzi abbastanza ragionevoli da case editrici "amiche", quindi considerate l'ipotesi di comprare anche la versione cartacea da loro. Ogni tanto si trovano anche i file delle pubblicazioni d'Area più recenti: se non state proprio con le pezze al culo, anche in questo caso date priorità all'acquisto vero e proprio.

Se avete altre fonti interessanti, mettetele nei commentini.

#Libri

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Gli Ebrei hanno voluto la Guerra.pdf
10.9Mb
Un caro saluto a chi prova a rifilare la prima edizione su Ebay a 100 euri 😇 (c'è una ristampa di Edizioni di Avanguardia a 15-20 euri se volete il cartaceo)

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Gli attacchi terroristici in Libano stanno sorprendentemente spingendo alcune testate italiane ultra-sioniste a ridefinire la propria linea editoriale.

L'esempio più interessante arriva dai quotidiani del gruppo GEDI (di proprietà degli Elkann) che, in questi giorni, hanno proposto articoli in cui si inizia a riconoscere che la giustificazione del «Eh ma è una legittima risposta ai fatti del 7 ottobre 2023» non sta più in piedi e che - tenetevi forte! - si tratta di una «provocazione mirata» da parte degli israeliani affinché «sia Hezbollah a dichiarare guerra» e permettere a Netanyahu di passare per «vittima».

Sarà che sono prevenuto (e prevedibile), ma non ho potuto non pensare all'opuscolo «Gli Ebrei hanno voluto la Guerra» del 1942 che qui vi ripropongo. Al suo interno troviamo le riflessioni di Evola, Preziosi (a cui si deve la prima traduzione italiana dei Protocolli), Luchini (direttore dell'Istituto di Cultura Fascista), Scaligero (diventato poi punto di riferimento del pensiero steineriano in Italia) e Pellicano (autore dell'oggi introvabile «Ecco il diavolo: Israele»): il loro avvicinamento al Fascismo non era affatto cosa recente ma, a parte per Luchini (già coinvolto nella disputa tra il realismo di Ricci e l'idealismo di Gentile), lo stesso non si poteva dire circa la loro rilevanza in campo culturale. Mettiamola così: le novità legislative e diplomatiche del 1938-1939 avevano aiutato molto 👀

Questo dettaglio si riscontra anche nelle tesi ivi sostenute che, in alcuni passaggi, provano a reinterpretare le premesse del Fascismo in maniera un po' troppo... razziale (di nuovo: 👀). Ma d'altronde chi siamo noi per giudicare?

A parte ciò, il libricino riporta una serie di considerazioni di carattere storico, politico e filosofico perfettamente applicabili ancora oggi all'organizzazione sionista. E pensare che nel 1942 Israele nemmeno esisteva, ma era solo un "teoria" 🤷‍♂

Dubito che diventerà un testo di riferimento per chi si sta finalmente rendendo conto della vera natura della «unica democrazia del Medio Oriente» (cit.) ma, hey, non si sa mai.

Per scaricare il pdf: https://t.me/terracava2/310

366 0 7 43 11

Nero come noi! 🗿


Nosotros En Marcha dan repost
En el 104 aniversario de la fundación de La Legión Española, los falangistas queremos recordar a aquellos hombres que fueron orgullo de España.

#20septiembre #Legion #LegionEspañola #MillanAstray


Qual è la situazione italiana in termini di cybersecurity e tutte quelle altre cose lì che stiamo scoprendo in questi giorni grazie al Libano?

No, davvero, non è una domanda retorica: qualcuno ha idea di come stiamo messi? Io no.

A questo punto mi viene il dubbio che la classifica di questa mattina sui partiti coccola-sionisti, con la Lega ai primi posti, ne sia in qualche modo una conseguenza.


Allora possiamo stare tranquilli 😇

Dopo il test del fascistometro della Murgia (andato male), altro questionario imprescindibile segnalato nei commenti: https://www.idrlabs.com/it/fascismo/test.php

376 0 5 32 13

Cose di cui ignoravo l'esistenza: la classifica annuale dei partiti europei più coccola-sionisti

Cose che potevo comunque immaginare facilmente da solo: gli eurogruppi di Lega e Fratelli d'Italia ai vertici di tale classifica

...stanchi di vincere? 🙈

443 0 9 13 21

#TelegrammoUtile

Seguite e/o gestite canali e/o gruppi Telegrammi interessanti a sfondo memetico e/o politico (indovinate quale sarebbe il colore di questo "sfondo" 👀)?

Usciteli nei commenti qui sotto così facciamo un po' di scambio culturale. Preferenza per quelli italici ma possiamo chiudere un occhio pure su quelli stranieri 🫣

#CanaliTelegram


Libano, hacker israeliani fanno esplodere i cercapersone di Hezbollah inviando un messaggio:


Wake up, Pippo...

460 0 11 2 24

Un vecchio anziano porta il suo fascistometro a riparare, ma Michela Murgia convocata tramite tavola ouija dice «Signore, questo fascistometro non è rotto». E allora il vecchio anziano in lacrime: «Se non è rotto, perché ho fatto solo 22 su 65?»

355 0 5 23 14

Eravamo felici e non lo sapevamo (?)

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