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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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Lettera da Mosca dan repost
RUSSIA E UCRAINA - La Russia sta utilizzando le nuove bombe guidate Grom-E1 con motore a razzo, che possono colpire obiettivi ucraini a 120 km di distanza. Lo annuncia l’inglese The Telegraph. Queste bombe offrono ai bombardiero Su-30 e Su-34 la possibilità di colpire rimanendo fuori dalla portata della maggior parte delle difese aeree delle forze armate ucraine, compresi i moderni F-16 con missili AMRAAM.

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Giuseppe Salamone dan repost
Nuova legge della Knesset classifica come "terrorismo" l’espressione di identità palestinese.

La Knesset ha approvato una controversa legge che colpisce direttamente le scuole palestinesi nella Gerusalemme Est occupata e quelle gestite da palestinesi all’interno di israele, aprendo la strada alla persecuzione e licenziamento degli insegnanti palestinesi.

Questa legge stabilisce che:

- Qualsiasi espressione di identità palestinese è ora considerata atto di "terrorismo";

- Ogni forma di sostegno alle aspirazioni palestinesi è trattata allo stesso modo;

- Simboli nazionali e qualsiasi manifestazione di solidarietà alla cultura palestinese sono inclusi nella definizione di terrorismo;

- Le scuole considerate "annesse illegalmente" sono particolarmente sotto osservazione;

- Gli insegnanti con posizioni pro-palestinesi nelle scuole, specialmente quelle situate a Gerusalemme Est occupata, rischiano il licenziamento immediato e senza preavviso.


Questa nuova legislazione, che si presenta come un giro di vite sull'identità palestinese, è stata fortemente criticata dall'Associazione per i diritti civili in israele, la quale avverte che potrebbe portare a una repressione su larga scala e a una pressione crescente sull'intero sistema educativo palestinese. Gli insegnanti, in particolare, potrebbero subire ritorsioni semplicemente per aver espresso solidarietà o insegnato elementi culturali palestinesi.

Con l’attuazione di questa legge, molti temono che le istituzioni educative palestinesi siano costrette ad operare sotto minacce costanti, mettendo a rischio la libertà di espressione e l’identità culturale della comunità palestinese.

Esattamente come i nazisti!

T.me/GiuseppeSalamone

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Cruciani rimette a cuccia Parenzo.

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Un professore sospeso, lasciato a casa senza stipendio, perché fermo e chiaro nelle sue convinzioni politiche.
Anzi, non uno: migliaia.
Sospesi senza stipendio, vituperati, poi reintegrati ma solo per essere tenuti lontani dalle classi e dai loro alunni e alunne. Schiaffati negli scantinati, schifati dai colleghi allineati al calduccio, bullizzati dallo Stato.
Ripeto, non uno: migliaia, e per il solo crimine delle proprie opinioni.
E adesso chi ha APPOGGIATO quella politica se ne lamenta?
Adesso si levano gli scudi perché tocca a lui e non ad altri, per le idee sue e non altrui?

Dichiaro la mia solidarietà a qualsiasi perseguitato politico di qualsiasi autoritarismo.
Ribadisco la mia contrarietà e la mia opposizione attiva alla persecuzione di stato e alla violazione della Costituzione.
Faccio anche notare che i mostri, quando li fai uscire dal vaso e li nutri e batti loro le mani, poi non hanno tanta voglia di tornare a cuccia zitti e buoni.
Ripeto così un messaggio semplice e logico che in tanti stiamo trasmettendo dal 2020, rimettendoci carriere, amicizie, cerchie sociali, saluti e baci.

E voi che ce li avete negati avete la bocca di parlare di fascismo adesso?
Dopo Conte, Conte Due e Draghi?
Dopo che avete spalancato le porte ai talloni di ferro sopra la Costituzione, alla violazione sistematica del Diritto, al ricatto illegale e violento?
E ancora parlate di salire in montagna, dopo che vi siete cacati sotto per una mascherina messa sotto il naso, dopo che avete sventolato i cellulari ai tornelli nel più abbietto conformismo, dopo che avete fatto festa nei teatri e ai Saloni del libro con la gente lasciata fuori come i cani?

Quando vi sveglierete?
Quando vi farete due domande vere e sincere?
E a quando un onesto esame di coscienza?
Quando raggiungerete chi ha già resistito sotto i talloni di ferro anche vostri, per tornare insieme in una vera lotta per la democrazia e per il Diritto?
Per farlo però è necessaria la verità.
Quando sarete in grado di guardarla in faccia?

Giulia Abbate

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Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico. dan repost
Un professore sospeso, lasciato a casa senza stipendio, perché fermo e chiaro nelle sue convinzioni politiche.
Anzi, non uno: migliaia.
Sospesi senza stipendio, vituperati, poi reintegrati ma solo per essere tenuti lontani dalle classi e dai loro alunni e alunne. Schiaffati negli scantinati, schifati dai colleghi allineati al calduccio, bullizzati dallo Stato.
Ripeto, non uno: migliaia, e per il solo crimine delle proprie opinioni.
E adesso chi ha APPOGGIATO quella politica se ne lamenta?
Adesso si levano gli scudi perché tocca a lui e non ad altri, per le idee sue e non altrui?

Dichiaro la mia solidarietà a qualsiasi perseguitato politico di qualsiasi autoritarismo.
Ribadisco la mia contrarietà e la mia opposizione attiva alla persecuzione di stato e alla violazione della Costituzione.
Faccio anche notare che i mostri, quando li fai uscire dal vaso e li nutri e batti loro le mani, poi non hanno tanta voglia di tornare a cuccia zitti e buoni.
Ripeto così un messaggio semplice e logico che in tanti stiamo trasmettendo dal 2020, rimettendoci carriere, amicizie, cerchie sociali, saluti e baci.

E voi che ce li avete negati avete la bocca di parlare di fascismo adesso?
Dopo Conte, Conte Due e Draghi?
Dopo che avete spalancato le porte ai talloni di ferro sopra la Costituzione, alla violazione sistematica del Diritto, al ricatto illegale e violento?
E ancora parlate di salire in montagna, dopo che vi siete cacati sotto per una mascherina messa sotto il naso, dopo che avete sventolato i cellulari ai tornelli nel più abbietto conformismo, dopo che avete fatto festa nei teatri e ai Saloni del libro con la gente lasciata fuori come i cani?

Quando vi sveglierete?
Quando vi farete due domande vere e sincere?
E a quando un onesto esame di coscienza?
Quando raggiungerete chi ha già resistito sotto i talloni di ferro anche vostri, per tornare insieme in una vera lotta per la democrazia e per il Diritto?
Per farlo però è necessaria la verità.
Quando sarete in grado di guardarla in faccia?

Giulia Abbate

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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии dan repost
⚡️Le parole del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che nel rispondere alle domande che gli sono state poste a conclusione del suo intervento in occasione della sessione plenaria del XXI incontro annuale del Club Internazionale di Discussione “Valdai”, ha commentato la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA (7 novembre 2024):
 
💬Vladimir Putin: Ognuno si può porre nei suoi confronti come meglio crede. All’inizio tutti, dal momento del suo primo mandato presidenziale, dicevano che lui era un uomo d’affari, che di politica ne capiva ben poco, che avrebbe potuto commettere degli errori.

Ma innanzitutto, posso dirLe che io sono rimasto colpito dal comportamento tenuto [da Donald Trump] nel momento in cui hanno attentato alla sua vita. Ha dimostrato di essere un uomo coraggioso. [...]
È nelle situazioni straordinarie che una persona dà prova di ciò che è veramente. E lui, a mio parere, si è mostrato nella maniera giusta, dando prova di grande coraggio.

Per quanto riguarda la politica, durante il suo primo mandato, e lo dico sinceramente, ho avuto la sensazione che abbiano fatto di tutto per attaccarlo su ogni fronte, che non gli abbiano dato modo di muoversi. Aveva paura di fare un passo falso in una direzione o nell’altra, di dire qualcosa di troppo.

Io non so che cosa succederà adesso, non ne ho idea.

E ciò che è stato detto pubblicamente da lui finora, nel corso del confronto elettorale, non intendo commentarlo adesso. Ma quello che lui ha detto in merito all’intenzione di ripristinare i rapporti con la Russia, riguardo al cercare di promuovere una risoluzione della crisi ucraina, mi sembra che meriti attenzione, come minimo. Con l’occasione, desidero congratularmi con lui per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America.

Ho già detto che noi avremmo collaborato con chiunque fosse il capo di Stato al quale il popolo americano avrebbe deciso di dare fiducia. Ed è così che sarà anche nei fatti.

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Morti per il caldo: nell’estate del 2022
evitabile uno su due
«CAUSATI» DALL’UOMO. Lo studio degli esperti dell’Istituto per la Salute Globale (ISGlobal) di Barcellona.

Più della metà dei decessi legati al caldo in Europa nell’estate 2022 - ovvero 38.154 morti - sono attribuibili al riscaldamento causato dall’uomo, quindi un numero più elevato di morti è attribuibile al cambiamento climatico tra le donne e tra gli anziani di 80 anni o più: sono i risultati dello studio condotto da esperti dell’istituto Institute per la Salute Globale (ISGlobal) di Barcellona.

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Le temperature record dell’estate 2022 hanno causato oltre 68.000 decessi in Europa, secondo uno studio dell’ISGlobal. La nuova analisi ha riscontrato che oltre la metà di queste morti - il 56% - è correlata al cambiamento climatico causato dall’uomo.

I numeri della ricerca
Secondo la ricerca, quindi, 38.154 dei 68.593 decessi legati al caldo in quell’estate non sarebbero avvenuti senza il riscaldamento antropogenico.

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La ricerca precedente ha utilizzato dati di temperature e mortalità da 35 Paesi europei per stimare la mortalità estiva legata al caldo nel 2022. Con un set di dati delle anomalie della temperatura globale tra il 1880 e il 2022, i ricercatori hanno poi stimato l’aumento di temperatura dovuto al riscaldamento antropogenico in ogni regione. Sottraendo tali aumenti dalle temperature registrate, hanno stimato quali sarebbero state le temperature senza il riscaldamento antropogenico. Infine, con il modello sviluppato nello studio precedente, hanno calcolato la mortalità in uno scenario ipotetico in cui si fossero verificate le temperature naturali senza l’aggravio causato dall’uomo.

I decessi attribuibili al riscaldamento antropogenico
I risultati, pubblicati sulla rivista «npj Climate and Atmospheric Science», mostrano che i decessi attribuibili al riscaldamento antropogenico erano il doppio nelle regioni meridionali rispetto al resto d’Europa.

«Le donne e gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi delle temperature crescenti»

Il team ha trovato un numero maggiore di decessi legati al caldo tra le donne (22.501 su 37.983 decessi) e le persone di età pari o superiore a 80 anni (23.881 su 38.978 decessi), rispetto agli uomini (14.026 su 25.385 decessi) e a persone di 64 anni o meno (2.702 su 5.565 decessi).

«Questo studio evidenzia l’impatto del riscaldamento globale sulla salute pubblica: le donne e gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi delle temperature crescenti», afferma Thessa Beck, ricercatrice di ISGlobal e prima autrice dello studio.

https://www.ecodibergamo.it/stories/premium/la-salute/morti-caldo-nellestate-del-2022-evitabile-due-o_2614872_11/#

Numeri buttati a casaccio a cui non crede più nessuno, che però vengono sostenuti da tutto il carrozzone mediatico.

Pietro B.

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Giubbe Rosse dan repost
🇮🇱 GALLANT ALLE FAMIGLIE DI OSTAGGI: “NETANYAHU TIENE INUTILMENTE L’ESERCITO A GAZA”
Fonte: The Times of Israel
L'ex ministro della Difesa Yoav Gallant ha riferito alle famiglie degli ostaggi detenuti a Gaza che l'esercito israeliano non ha motivo di rimanere nella Striscia e che il primo ministro Benjamin Netanyahu sta mantenendo i soldati a Gaza "per il puro desiderio di rimanerci".
Secondo Channel 12, Gallant, che è stato bruscamente licenziato dal suo incarico da Netanyahu martedì sera, ha detto alle famiglie che il primo ministro è l'unico che può decidere se concordare o meno un accordo sugli ostaggi, e che ha "cercato e fallito" di influenzare il premier sulla questione.
"Anche il capo dello Shin Bet, il capo di gabinetto, e penso il capo del Mossad, erano d'accordo con me", ha detto Gallant, spiegando di aver detto a Netanyahu che "le condizioni erano mature" per un accordo a luglio, e che da allora lui e il primo ministro sono stati in conflitto sui parametri per una proposta.
Il capo della difesa ha detto che lui e il capo dell'IDF Herzi Halevi erano entrambi scettici sulle affermazioni secondo cui esistano giustificazioni diplomatiche o di sicurezza per lasciare le truppe nella Striscia.

Il sospetto che la guerra a Gaza e in Libano venga prolungata da Netanyahu unicamente per mantenere se stesso al potere, in effetti, ci era venuto da un pezzo. Ora lo dice il suo ex ministro della difesa.

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Giubbe Rosse dan repost
🇺🇸 IN MIGLIAIA SFILERANNO A WASHINGTON IL 18 GENNAIO PER PROTESTARE CONTRO TRUMP
Fonte: The Washington Post

Decine di migliaia di persone sono attese a Washington in vista dell'Inauguration Day di gennaio per protestare contro il presidente eletto Donald Trump e le priorità politiche che, secondo loro, mineranno i diritti delle donne, degli immigrati, della comunità LGBTQ+ e delle minoranze razziali e religiose.
La manifestazione, soprannominata la "Marcia del Popolo su Washington", è prevista per il 18 gennaio, due giorni prima dell'inaugurazione. È organizzato dalle principali organizzazioni per i diritti civili, la giustizia razziale e la salute riproduttiva, tra cui la Women's March e Abortion Access Now, una coalizione di organizzazioni tra cui l'ACLU, Planned Parenthood e il National Women's Law Center.
Gli organizzatori stimano che parteciperanno 50.000 persone.

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Per chi fosse interessato, ci vediamo questa sera ad Este per una trattazione approfondita dell'attuale situazione in Ucraina e Medio Oriente e per azzardare alcune previsioni di scenario all’indomani dell'elezione di Trump.

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“A 96 ore dal voto Kamala Harris vede la possibilità di una rincorsa in extremis capace di farla diventare la prima donna a sedersi nello Studio Ovale. A rovesciare la situazione sono i dati sul voto per posta… ben il 55% sono donne… Il fattore entusiasmo… sta favorendo lei, come Obama nel 2008” (Molinari, Rep, 1.11).

“Gli ultimi sondaggi rilanciano Harris. Report clamoroso sull’Iowa: dem in vantaggio di 3 punti” (Domani, 4.11).

“Tutto è possibile, ma io penso che vincerà Kamala Harris” (Antonio Di Bella, 4.11).

“Trump scommette sulla sua sconfitta. Perciò è pericoloso” (Mattia Ferraresi, Domani, 5.11).

“Sulla scalinata di Rocky, Harris torna in testa. L’ultimo sondaggio dà alla dem un vantaggio di 4 punti” (Rep, 5.11).

“La sorpresa che può spiazzare Trump si chiama alta affluenza delle donne. Il tycoon partiva in vantaggio sull’economia, ma ora stenta” (Bill Emmott, Stampa, 5.11).

Pensa se non stentava ...

Tramite Martina Mealli

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Buongiorno Giorgio! Un piccolo riassunto..

PENSIERO MAGICO VS REALTÀ

“Se continua la sua campagna del caos, alla fine Trump perderà” (Giuliano Ferrara, Foglio, 14.3).

“Fermi tutti: ‘Trump sta perdendo’. Parola di Karl Rove” (Foglio, 26.6).

“Di certo Harris si colloca sul solco di Franklin Delano Roosevelt, John Fitzgerald Kennedy, Bill Clinton e Barack Obama. Può motivare l’identità del Partito democratico e apparire capace di intercettare la parte di consenso che rimane inespresso nella mela tagliata a metà che sono gli Usa” (Walter Veltroni, Stampa, 25.7).

“Kamala Harris rivitalizza l’America: i giovani la sentono più vera e vicina. Vance flop per Trump, non gli porta consenso” (Nayyera Haq, ex consigliera di Obama, Stampa, 29.7).

“L’energia rock di Harris conquista Atlanta” (Repubblica, 1.8).

“Ho sognato anche questo: se ce l’ha fatta l’underdog della Garbatella, come può non farcela la ragazzaccia di Oakland?” (Massimo Giannini, Venerdì-Rep, 2.8).

“L’incubo Trump e Kamala Harris. Che potrebbe vincere, e pure alla grande” (Foglio, 5.8).

“Kamala vede il sorpasso su Trump” (Messaggero, 5.8).

“Kamala, rimonta ultimata. E adesso Trump è una furia” (Giornale, 11.8).

“Trump annaspa… Sembra un sogno diventato un incubo per The Donald disorientato dal cambiamento radicale della corsa… incapace di prendere le misure e contenere il tandem Harris-Walz”… Da leone ferito a leone in gabbia… Furibondo per il successo della sua avversaria… finisce per cadere nel ridicolo” (Massimo Gaggi, Corriere, 13.8).

“Profumo di Obama. Così la campagna elettorale di Kamala Harris sfrutta le strategie che portarono Barack alla Casa Bianca. Adesso ‘Kamala is Brat’. E poi le emoji, il cocco e la palma e la solita lista di celebrità progressiste” (Foglio, 17.8).

“Donald Trump si mostra come un uomo aggressivo e rancoroso, sul viale del tramonto” (Laura Boldrini, deputata Pd, 23.8).

“‘Freedom’ e ‘Sì, se puede’. Tra star e parole d’ordine la Kamala Night è un party” (Rep, 24.8).

“Kamala è molto più erede degli Obama che non di Hillary Clinton, che perse contro Trump” (Maurizio Molinari, Rep, 24.8).

“I dem conquistano il country: la musica del popolo di Trump adesso suona per Kamala. Alla Convention di Chicago stravolta la playlist dei fan. L’obiettivo è allargare la platea dei sostenitori: non più solo dance, rap e un po’ di rock” (Rep, 25.8).

“Del fattore K – che non è il kommunism ma Kamala Harris – nessuna traccia. L’entusiasmo che improvvisamente si è riacceso tra i democratici americani non ha minimamente contagiato i democratici italiani. Non risultano agli atti riflessioni particolari o discussioni sulla Grande Novità Americana che può spegnere l’interruttore trumpiano… Dalle parti della sinistra del Pd questo è un orientamento abbastanza radicato. Confina con il ‘pacifismo’ di Conte e del Fatto” (Mario Lavia, Linkiesta, 30.7).

“L’apertura di Tajani non va sprecata. Confrontiamoci in Aula. Il modello è Kamala Harris” (Roberto Speranza, Pd, Rep, 22.8).

“Anche Alain Delon taceva benissimo, ma con un certo disprezzo dell’umanità… Nessuno sa fare silenzio come Obama. Andate a riprendere quel momento in cui aspetta prima di dire ‘yes she can’ e aspetta di nuovo dopo averlo detto… Resta elastico sulle caviglie… sguaina un sorriso… tace ancora… fa così con la testa” (Concita De Gregorio, Rep, 22.8).

“Yes she can” (Stampa, 22.8).

“Dai dem Usa una lezione per noi: si vince se si è uniti” (Peppe Provenzano, responsabile esteri Pd, Rep, 23.8).

“Misteriosa o pragmatica: l’imprendibile Kamala sfida i tabù dell’America” (Riotta, Rep, 23.8).

“Essere demure per diventare brat: ragazzacce e signore si alleano per Kamala” (Simonetta Sciandivasci, Stampa, 26.8).

“‘Vincerà Kamala’: la certezza di Lichman, ‘veggente’ d’America. Dal 1984 un solo errore” (Corriere, 15.10).

“Harris, la candidata… anzi la presidente degli Stati Uniti, diciamocelo subito” (David Parenzo, Radio 24, 8.10).

“Le donne sfidano Trump. L’attrice Julia Roberts in prima fila” (Rep, 2.11).

Segue...

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La guerra vista dal buco della serratura... Ora Repubblica non sa più cosa dire e si copre di ridicolo. Ma è tutto l'Occidente insieme alla Nato che affonda nel ridicolo. Infatti Rep. cita "fonti dell'intelligence occidentale"... Poveracci. Immaginate se in Russia i principali giornali scrivessero "Fronte del porno. I soldati ucraini scatenati sui siti hard".... È impensabile. Da questo si deduce che la Russia è ancora un paese serio , noi siamo paesi di buffoni.

Paolo Di Mizio

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Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico. dan repost
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Golda Meir capì anche l'importanza di fare le cose in silenzio. Nel 1971, i ministri israeliani facevano roadshow mediatici nei loro nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata da Israele. Le Convenzioni di Ginevra del 1948 proibiscono agli Stati di trasferire la propria popolazione civile su terre occupate in guerra, cosa ovvia per Meir ma apparentemente non per i suoi ministri. “Prima di procedere con la discussione”, disse Meir all'inizio di una riunione di gabinetto del 1971, ”c'è qualcosa che vorrei chiedere. Era nostra abitudine che per qualsiasi cosa che avesse a che fare con insediamenti, avamposti, espropriazioni di terre e così via, semplicemente facevamo e non ne parlavamo”.

Fino a poco tempo fa, il governo israeliano apprezzava l'importanza di effettuare le espulsioni e gli espropri in silenzio.

Per oltre un decennio, gli archivisti israeliani hanno setacciato gli archivi israeliani a caccia di documenti relativi all'espulsione dei palestinesi dalle loro case. Centinaia di documenti sono stati occultati in “uno sforzo sistematico per nascondere le prove della Nakba”, la pulizia etnica dei palestinesi da parte di Israele nel 1948.

Gli israeliani hanno generalmente capito che, ogni volta che si tratta di rimuovere i palestinesi dalle loro case o di insediare ebrei in quelle case, le azioni devono essere fatte in silenzio per evitare l'attenzione. Ecco perché, nel novembre 2020, Israele ha scelto il giorno delle elezioni presidenziali statunitensi per effettuare il più grande sfollamento forzato in oltre quattro anni, rendendo 73 palestinesi a Khirbet Humsa senza casa.

È anche per questo che i coloni ebrei israeliani sono soliti occupare le case dei palestinesi nel cuore della notte (1, 2, 3, 4, 5, 6) Novembre

Per inciso, è anche per questo che Israele bombarda Gaza di notte. È anche per questo che Israele non permette ai giornalisti stranieri di entrare a Gaza e perché i giornalisti nativi di Gaza sono spesso presi di mira. Essi danno voce a ciò che Israele non vuole che si senta, e fanno luce su ciò che Israele non vuole che si veda.

➡️ Forse il sionismo dovrebbe adottare un nuovo slogan.

➡️ Fare sionismo in silenzio, con discrezione, sotto la copertura delle tenebre.

➡️ palestine.beehiiv.com

➡️ Francesca Quibla

➡️ Controllo Globale


Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico. dan repost
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🔴 La regola non detta sul sionismo è stata infranta

🔴 Praticare il sionismo in silenzio, con discrezione, sotto la copertura delle tenebre.

Per più di un secolo, i sionisti hanno capito che il progetto sionista comportava la realizzazione di cose spiacevoli e che era meglio tacere su queste cose.

Theodor Herzl se ne rese conto già nel 1891. Nel suo diario confidava che “dobbiamo espropriare delicatamente la proprietà privata delle tenute che ci sono state assegnate” e “cercheremo di spingere la popolazione squattrinata oltre il confine”, aggiungendo che “il processo di espropriazione e di allontanamento dei poveri deve essere condotto con discrezione”.

Lo Stato di Israele ha infranto questa regola tacita. I soldati israeliani hanno pubblicato video che li ritraevano mentre facevano saltare in aria decine di quartieri residenziali a Gaza. I leader ebrei israeliani hanno dichiarato pubblicamente la loro intenzione di fare pulizia etnica a Gaza, mentre i giornalisti ebrei israeliani hanno invitato i militari a spianare l'intera Striscia.

Lo stesso Primo Ministro di Israele Benjamin #Netanyahu ha paragonato per due volte il nemico di Israele ad #Amalek, il popolo contro cui gli israeliti biblici furono istruiti a commettere un genocidio.

Naturalmente, non tutti gli israeliani favorevoli alla guerra hanno dimenticato la regola. Il giudice israeliano nominato alla Corte internazionale di giustizia da Israele, Aharon #Barak, ha votato a favore della richiesta del Sudafrica di incitamento al genocidio. Per Barak, il problema non era quello che Israele stava facendo, ma quello che i leader israeliani stavano dicendo.

Il leader sionista Jacob Thon (1880-1950), che lavorò alla Palestine Land Development Co. acquistando terre dagli arabi negli anni Dieci, riteneva che “naturalmente” il trasferimento degli arabi in Transgiordania fosse auspicabile. Ma, avvertiva Thon, se i sionisti avessero parlato apertamente di trasferimento, le loro possibilità di realizzarlo sarebbero diminuite. Qualsiasi passo per “trasferire” gli arabi avrebbe dovuto essere fatto “privatamente”.

Durante gli anni Venti, Israel Zangwill (1864-1926) scrisse e parlò spesso apertamente dell'eliminazione della popolazione araba della Palestina. A suo avviso, ciò era necessario per stabilire uno Stato ebraico democratico, e quindi gli arabi palestinesi spesso citavano gli scritti di Zangwill come prova degli obiettivi nefasti del sionismo. I leader sionisti impararono una lezione importante dalla franchezza di Zangwill: “in nessun caso devono parlare come se il programma sionista richiedesse l'espulsione degli arabi, perché questo farebbe perdere agli ebrei la simpatia del mondo”, secondo le parole di Tom Segev.

➡️ palestine.beehiiv.com

➡️ Francesca Quibla

➡️ Controllo Globale

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Giubbe Rosse dan repost
🇮🇱🇳🇱 AMSTERDAM. DIECI ISRAELIANI FERITI, PERSI I CONTATTI CON TRE
Fonte: Al Mayadeen

Il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha annunciato che finora 10 israeliani hanno riportato ferite in seguito agli scontri ad Amsterdam. Inoltre, si sono persi i contatti con tre tifosi israeliani.

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Giubbe Rosse dan repost
🇳🇱🇮🇱 AJAX-MACCABI. SCONTRI AD AMSTERDAM TRA TIFOSI ISRAELIANI E SIMPATIZZANTI FILO-PALESTINESI
Fonte: Berliner Zeitung
Violenti scontri sono scoppiati ieri sera durante la partita di calcio del club di prima divisione olandese Ajax Amsterdam in Europa League contro il Maccabi Tel Aviv (5-0). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto stamattina inviando due aerei di soccorso nei Paesi Bassi per aiutare i tifosi di calcio israeliani. Netanyahu "vede il terribile incidente con la massima serietà", ha detto l'ufficio del primo ministro. Ha invitato "il governo olandese e le forze di sicurezza ad agire con forza e rapidità contro i rivoltosi e a garantire la sicurezza dei nostri cittadini".
Secondo un rapporto dell'emittente televisiva NOS, circa 200 manifestanti filo-palestinesi hanno cercato di raggiungere lo stadio e sfondare un blocco della polizia. Tuttavia, le forze di polizia mobili hanno tenuto i manifestanti lontani dalla Johan Cruijff Arena. In precedenza, c'erano state provocazioni da parte di alcuni tifosi israeliani, riferiscono i media locali. Centinaia di tifosi del Maccabi erano stati nella centrale Piazza Dam e avevano fatto esplodere illegalmente fuochi d'artificio. Secondo la polizia, circa 20 persone sono state arrestate per disturbo dell'ordine pubblico e divieto di possesso di fuochi d'artificio. I giornalisti olandesi hanno riferito sui social media che i tifosi del Maccabi Tel Aviv avrebbero strappato bandiere palestinesi in città e ne avrebbero bruciata una. Secondo quanto riferito, i teppisti israeliani hanno attaccato un tassista e danneggiato la sua auto. La gente del posto, i tifosi dell'Ajax e altri tassisti li hanno affrontati e inseguiti per la città fino a quando non si sono rifugiati in un casinò, dove sono stati portati via dalla polizia. Gli israeliani in seguito hanno parlato di vere scene di caccia che si dice siano accadute.

Sul web girano molti video dei tafferugli avvenuti ieri sera ad Amsterdam, che preferiamo non riproporvi. Senza ovviamente prendere partito su chi ha provocato chi (infondo, che cosa cambia?), ci limitiamo a osservare che l'Occidente, su entrambe le sponde dell'Atlantico e del Mediterraneo, è diventato ormai una polveriera, un crogiuolo di odio e intolleranza, una bomba pronta ad esplodere in qualsiasi momento alla prima occasione. Ad onta di tutta la stucchevole retorica sui diritti umani e l'inclusività, la cruda verità è che la nostra epoca si caratterizza per una riesplosione dell'odio, del fanatismo, del settarismo, della violenza, dell'aggressione (verbale e, non di rado, anche fisica) contro chi non è allineato a una certa ideologia o visione del mondo. BLM contro MAGA, sinistri contro destri, filo-israeliani contro contro filo-palestinesi: il web straripa di linguaggio infuocato, di aggressioni verbali contro singoli o gruppi fino al limite del linciaggio. Fatale che tutto questo finisca qualche volta per trasferirsi nelle strade e nelle piazze.
L'Unione Europea si preoccupa di censurare quella che chiama "disinformazione". Ma, a quanto pare, non sembra molto preoccupata di questi fenomeni. Forse sarebbe il caso di iniziare a chiedere scusa al Medioevo, oggi usato incautamente da molti come termine di paragone negativo. Chi genera mostri presto o tardi raccoglie mostri.

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Lettera da Mosca dan repost
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REGIONE DI KURSK - L’impatto devastante di una bomba aerea russa FAB-3000 nella regione di Kursk. L’esplosione investe un’area di un chilometro quadrato.

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Lettera da Mosca dan repost
QATAR - Il popolo del Qatar ha votato per... abolire la democrazia! Il 90,6% dei qatarini si è pronunciato a favore dell’abolizione delle elezioni parlamentari. L'emiro riprende così tutti i poteri.

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