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Questa sera Venerdì 3 Luglio, il segretario generale Marco Rizzo sarà ospite "Stasera Italia" su Rete 4 a partire dalle ore 22:30.


I MANAGER DELLA THYSSENKRUPP COLPEVOLI DELLA MORTE DI 7 OPERAI, SONO GIÀ' IN SEMILIBERTÀ'

SIAMO CON I FAMILIARI:
LA VOSTRA RABBIA E' LA NOSTRA RABBIA

Antonio SCHIAVONE, Giuseppe DEMASI, Angelo LAURINO, Roberto SCOLA, Rosario RODINO', Rocco MARZO e Bruno SANTINO.
Questi sono i nomi dei 7 operai che persero la vita nella notte tra 6 e il 7 dicembre del 2007 nell'incendio della ThyssenKrupp di Torino.
Oggi per loro non c'è giustizia.
La Procura tedesca di Essen ha infatti concesso la semilibertà ad Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due manager della multinazionale colpevoli del rogo e della morte dei 7 operai.
Un provvedimento che nega la giustizia ai familiari delle vittime e che racconta, ancora una volta, che in questo sistema i padroni non pagano mai, nemmeno di fronte alla colpa riconosciuta della morte di lavoratori.

Il Partito Comunista esprime totale solidarietà ai familiari delle vittime.
Appoggeremo e sosterremo ogni azione che i familiari metteranno in campo per ottenere vera giustizia.

GIUSTIZIA PER LE VITTIME THYSSENKRUPP!
GIUSTIZIA PER TUTTI I MORTI SUL LAVORO!




DOVE E' LA CASSA INTEGRAZIONE DEI LAVORATORI?

Il Governo Conte e l'INPS non mantengono la promessa di pagare tutte le CIG entro venerdì 12 giugno.

Governo e Inps avevano promesso l'erogazione della cassa integrazione a tutti i richiedenti entro venerdì 12 giugno.
Un altra promessa non mantenuta da parte di Giuseppe Conte e del Presidente dell'INPS Pasquale Tridico.
Mentre Tridico mente di fronte alle telecamere, sostenendo "le abbiamo pagate tutte", un inchiesta del quotidiano il Tempo lo smentisce: "devono [infatti] ancora essere pagate all'incirca 600mila cassa integrazioni in deroga. Alle quali vanno aggiunte approssimativamente 300mila cassa integrazioni ordinarie e 270mila Fis. Il totale è presto fatto: sono circa 1milione e 170mila le prestazioni assistenziali che l'Inps deve ancora erogare.
Ancora una volta siamo costretti a registrare come i lavoratori siano l'ultima preoccupazione di un Governo che corre solo quando sente il fischio di banche e Confindustria.

SOLDI AI LAVORATORI! SUBITO!




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I LAVORATORI EX ILVA STRAPPANO LE BANDIERE DEI SINDACATI CONFEDERALI

Al presidio davanti alla direzione dello stabilimento siderurgico di Taranto, alcuni lavoratori hanno strappato bandiere dei sindacati confederali e firmatari.
Le sigle metalmeccaniche vengono accusate di aver tradito le speranze dei lavoratori, oramai migliaia di essi, in cassa integrazione da mesi, così come quelli rimasti a lavoro all'Ilva in Amministrazione straordinaria che, in base al nuovo piano industriale presentato dalla multinazionale, non potranno più tornare in servizio.

Questa è la giusta rabbia di un vero e proprio esercito di operai TRADITI da anni di teatrini, passerelle e interessi privati.
Il sindacalismo farlocco, che va a danno dei lavoratori stessi, inizia a sgretolarsi e a lasciare posto alla necessità di un sindacalismo che metta al centro della propria azione il PROTAGONISMO DEI LAVORATORI e i loro interessi.

Il Partito Comunista auspica che la lotta venga finalmente presa in mano dai lavoratori, per ridare alla città di Taranto ciò che si merita : lavoro, salute, salario e dignità !


#GrazieCuba

Nella giornata di ieri la brigata medica cubana "Henry Reeve" ha fatto ritorno in patria dopo aver passato tre mesi in Italia per prestare assistenza sanitaria ai malati di Covid-19.

Sono più di 8000 le persone persone che hanno potuto usufruire degli aiuti dei medici cubani e per tutto questo non possiamo che dire #GRAZIE

Questa dimostrazione di solidarietà da parte del popolo cubano ci dà un'ulteriore prova di come lo stato socialista abbia affrontato e contenuto in maniera efficiente la pandemia e allo stesso tempo, nonostante il criminale blocco a cui è sottoposto, sia riuscito ad esportare aiuti e la propria competenza in molti paesi del mondo.

Il capitalismo esporta #povertà, #guerre e #miseria.

IL SOCIALISMO E' LA CURA




BASTA PRIVATIZZAZIONI! PIÙ SOLDI ALLA SANITÀ PUBBLICA!
DA EROI A DIMENTICATI.

Durante tutto il “lockdown” sono stati chiamati eroi le migliaia di medici, oss e personale ospedaliero che hanno rischiato la loro vita per combattere il virus e cercare di contenere i danni che ha provocato, il tutto a fronte di una sanità pubblica ridotta all'osso.

Lo stato italiano negli ultimi 20 anni ha tagliato le spese per la sanità pubblica di 37 miliardi, riducendo drasticamente posti letto nelle terapie intensive e tagliando sul costo del lavoro, riducendo così al minimo il personale ospedaliero. Durante questa pandemia, quelli che i media hanno chiamato per tutto il tempo “eroi” hanno cercato di rattoppare come potevano queste mancanze, ma adesso che le acque si sono leggermente calmate, sono tornati subito nel dimenticatoio insieme a tutta la sanità pubblica.

Il governo, dall'inizio della fase 2, si è impegnato solamente sul versante in cui Confindustria fa da padrona, promettendo oltre 6 miliardi da dividere per gli azionisti della FCA ex-Fiat, oltre un miliardo per Atlantia di Benetton per i mancati profitti di Autostrade durante la fase 1 e molti altri miliardi destinati alle grandi aziende private che senza l'aiuto dello stato minacciano di tagliare il personale per poter ripartire.

Sui fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale però non c'è traccia, quindi se il virus (come prospettano molti virologi) dovesse ritornare ad ottobre, la situazione negli ospedali precipiterebbe come è successo a febbraio. Servono investimenti immediati e cospicui nel settore pubblico per far si che situazioni del genere non avvengano più.

L'Italia ha bisogno di una sanità pubblica efficiente e adeguatamente attrezzata, la pandemia lo ha dimostrato ampiamente, non possiamo far sempre affidamento sugli “eroi” nei momenti di crisi per poi scordarcene un minuto dopo.




REFERENDUM sulla Unione Europea
MANIFESTAZIONE NAZIONALE il 3 OTTOBRE a ROMA.

Un tremendo disagio sociale sarà l'ipotesi certa dopo l'emergenza sanitaria. Le risposte economiche del capitalismo globalizzato e delle sue istituzioni saranno in ogni caso insufficienti. I cosiddetti "aiuti" dell'Unione Europea saranno negativi e comunque incideranno in modo relativo. La crisi economica sarà la cifra del prossimo futuro.
La protesta più dirompente non avrà utilità se non sarà indirizzata sull'obiettivo più giusto: la rottura della gabbia europea e -di conseguenza- dei grandi monopoli capitalistici.
L'ulteriore sfruttamento della classe lavoratrice e lo schiacciamento verso il basso del ceto medio costituiranno una eccezionale miscela per ipotizzare il cambio di società verso il Socialismo. Per i comunisti è fondamentale interpretare al meglio questa situazione.
Tracciare la rotta di uscita da UE, Euro e Nato diventa il primo passo attraverso cui mobilitare il popolo, comunicando la messa in campo di un REFERENDUM per l'uscita dalla UE, condizione imprescindibile per arrivare poi al potere dei lavoratori. (Attenzione Vi diranno che non è possibile farlo perché lo vieta la Costituzione. Li stupiremo).

Mobilitiamo il popolo per il primo grande appuntamento:
3 OTTOBRE ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
L'altra Opposizione quella Vera.
REFERENDUM: Fuori da UE, Euro, Nato.
PER L'ITALIA DEI LAVORATORI.




Assegniamo alle elezioni un rilevo importante ma non fondamentale, visto che il nostro obbiettivo è il cambio di sistema e non lo scranno parlamentare.
Fatta questa giusta rilevazione, ci fa piacere vedere come la nostra mobilitazione incida nella popolazione facendoci conoscere e -in questo sondaggio- raddoppiare i consensi.
«Rispetto alla rilevazione di fine Aprile la Lega perde due punti attestandosi al 27,5%. Punti che recupera nell’alveo del centrodestra Fratelli d’Italia che passa dal 13,5% al 15,9%. Lieve crescita anche per Forza Italia ora al 5,9%. Tra le forze che sostengono il governo, si registra una leggera flessione per il Pd dato al 22% mentre il Movimento 5 Stelle sale al 14,4% ma ora è dietro a Fdi. Italia Viva scivola sotto il 3% (2,5%). Appena dietro c’è Azione (2,4%), seguita da La Sinistra (2,3%), Verdi (1,7%), Partito Comunista (1,7%), +Europa (0,9%) e altri partiti (3%)»

fonte:
https://www.termometropolitico.it/1535371_sondaggi-elettorali-winpoll-post-covid19-il-59-spinge-per-nuove-elezioni.html




Vi chiediamo la massima diffusione


2 Giugno ore 11:00

MOBILITAZIONE IN TUTTA ITALIA
CONTRO IL GOVERNO PD-M5S
L'ALTRA OPPOSIZIONE - QUELLA VERA


LA REPUBBLICA AI LAVORATORI
Per tutti tutti i #LAVORATORI in difficoltà che ancora non hanno percepito la cassa integrazione o perché costretti a lavorare in luoghi insicuri.
Per tutti i #precari che hanno perso il lavoro o per le difficoltà che troveranno gli stagionali e i disoccupati.
LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI, VIVERE MEGLIO

Per le piccole partite IVA, piccoli commercianti e artigiani e professionisti totalmente abbandonati dal governo.
Per tutti gli #invisibili.


ECCO LE PIAZZE:

Piemonte - TORINO - Piazza della Vittoria
Lombardia - MILANO - Piazza ospedale Maggiore Niguarda
Liguria - SAVONA - Piazza del Brandale
Trentino - TRENTO - Piazza Pasi
Veneto - BELLUNO - Piazza dei Martiri * (ORE15)
Friuli - UDINE - Piazza della Libertà
Emilia Romagna - BOLOGNA - Piazza XX Settembre
Toscana - FIRENZE - Piazza Dalmazia
Toscana - LIVORNO - Piazza della Repubblica
Marche - ANCONA - Piazza Roma
Umbria - TERNI - Piazza Tacito
Lazio - ROMA - Piazza San Silvestro
Abruzzo - PESCARA - Largo della Madonnina (Ponte del Mare)
Campania - NAPOLI - Piazza Porta Capuana
Basilicata - POTENZA - Piazza Mario Pagano
Puglia - BARI - Piazza Garibaldi
Calabria - REGGIO CALABRIA - Piazza Italia
Sicilia - PALERMO - Piazza Verdi
Sardegna - SASSARI - Piazza Azuni

FUORI DA UNIONE EUROPEA, EURO E NATO
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2 GIUGNO MOBILITAZIONE NAZIONALE

È ora di dire BASTA!!!
#Licenziamenti, cassa-integrazioni non pagate, chiusure di decine di migliaia di piccoli esercizi commerciali e artigianali, una massa enorme di situazioni di #povertà assoluta o comunque di grande difficoltà. Vogliamo rendere protagonisti i lavoratori tutti, salariati od autonomi. Chi produce la ricchezza del Paese deve esser al centro delle decisioni. Serve il cambio del modello di società.

La Repubblica Italiana è fondata sul LAVORO. Vogliamo combattere l'ulteriore aggressione contro i diritti dei lavoratori e le condizioni materiali del nostro #popolo.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà a chi si batte per la difesa di diritti popolari.

La politica percorsa dal #Governo, totalmente supino ai monopoli capitalistici italiani e stranieri, è quello di far pagare i costi della crisi del sistema capitalistico globalizzato ai lavoratori ed ai ceti popolari.
Il popolo deve rifiutare in modo risoluto ed organizzato di pagare questo conto! Sviluppiamo la resistenza ed il contrattacco popolare.
Serve rompere la gabbia europea.

FUORI da UE, EURO e NATO.



Il Partito Comunista mette tutte le sue forze a disposizione per una prima MOBILITAZIONE NAZIONALE il 2 GIUGNO 2020 E
INVITA TUTTI A PARTECIPARE




PIÙ GUADAGNANO, MENO CI PAGANO.

+7,8 % nel primo trimestre 2020.
Questo è ciò che dichiara Carrefour sul proprio sito istituzionale.
Peccato che per i lavoratori, l’azienda prospetta un futuro di cassa integrazione senza alcuna intenzione di anticipo del trattamento salariale.
Ci si appresta infatti ora, ad utilizzare la CIGD ( cassa integrazione in deroga ) per 9 settimane.

Ricordiamo che l’anno scorso, Carrefour aveva già provveduto all’ESPULSIONE di circa 600 dipendenti dai propri punti vendita.

DICIAMO NO ALLE PRETESE AZIENDALI e
respingiamo l’attacco dei padroni,
La lotta deve iniziare ALL’INTERNO DEI LUOGHI DI LAVORO.

IL 2 GIUGNO CONTRO LE MULTINAZIONALI
VIENI IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA



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