Interpretazione D'arte

🔺Due Ritratti eseguiti da Giorgio Vasari.
🙂 Commissionati da Ottaviano de' Medici.

💭 Il ritratto di Lorenzo guarda in basso con aria pensierosa e furbesca. Rappresentato di ¾. Circondato da maschere e recipienti in rame e bronzo.

⚔ Alessandro è rappresentato di profilo. Egli è vestito con l'armatura e seduto su uno sgabello.

⚙ Vasari ha voluto rappresentare questi due personaggi in due momenti precisi: nell'otium e nel negotium. L’ otium è l’attività dello spirito: riflettere, studiare, scrivere opere letterarie. Infatti Lorenzo sta pensando ed è circondato da elementi che potrebbero ricordare le sue grandi passioni: l'arte (Vasi) e la poesia (le maschere).

Mentre il negotium è l’attività pratica: la politica (per la classe dei senatori); gli affari (per quella dei cavalieri. Infatti vediamo Alessandro mentre osserva Firenze in lontananza e si prepara a diffenderla da ogni possibile attacco.

⏱ Vasari è molto attento alla resa del tessuto, della pelliccia e dell'armatura. Siamo in pieno manierismo quindi l'artista riprende lo stile di Andrea del Sarto, Verrocchio, Pollaiolo, Domenico Ghirlandaio, Piero della Francesca (soprattutto per il ritratto di Alessandro); ma anche suoi contemporanei come Rosso Fiorentino e Pontormo.

🌍 Da notare anche la cupola del Brunelleschi sullo sfondo a identificare la città con Firenze. Il cielo che sfuma dal bianco al azzurro con poche nuvole, citazione al Perugino ma vuole indicare anche il trascorrere della vita e della pace sulla città.

📖 Giorgio Vasari è colui che scrive l'opera più importante per la Storia dell'Arte: Le vite dei pittori, scultori e architetti. Un'opera colossale che racchiude tutti gli artisti da Cimabue fino alla metà del 500.

🐍 La scena si ambienta in una «fossa dei serpenti» dalla forma poligonale, dalle pareti che estendendosi minacciosamente verso l'alto precludono l'orizzonte allo sguardo, il quale vorrebbe andare oltre questo cortile claustrofobico e opprimente. Uno dei carcerati, quello in primo piano con i capelli fulvi, rivolge il suo sguardo disperato all'osservatore: le sue braccia cadono inersti lungo i fianchi e non indossa alcun berretto, a differenza dei suoi compagni, che tengono le mani in tasca o giunte dietro la schiena e hanno il capo coperto. Si distingue, dunque, dalla massa anonima e informe intorno a lui, si rende conto di come le sue condizioni umane siano state violentate, e ora intende abbandonare senza timori le «maschere» che la società gli ha imposto: secondo alcuni critici si tratterebbe di un autoritratto dell'artista stesso, ormai smanioso di sottrarsi allo stato di abbandono cui lo ha costretto la degenza a Saint-Rémy e di evadere, alla ricerca della libertà.

🐜Van Gogh, in questo modo, racconta la sua tragedia di artista esiliato dalla società, incompreso, disadattato, nonostante il suo struggente desiderio di amare il prossimo. Ma in tutta questa tristezza permane un anelito di speranza. Due piccole farfalle, in alto, aleggiano vicine sulla parete: con le loro ali fragili e bianche possono superare ostacoli insormontabili per gli esseri umani e ricercare felicità infinite.

🕸I carcerati sono 33, come gli anni di cristo.

💭Questa opera è stata realizzata mentre van Gogh era degente nel manicomio di Saint-Rémy. Il soggetto non è originale, ma è tratto da un'incisione in bianco e nero di Gustave Doré: in quel periodo, infatti, Van Gogh era rinchiuso in isolamento nel manicomio di Saint-Rémy-de-Provence, e, non avendo possibilità di dipingere all'aperto, realizzò numerose copie di stampe di vari artisti, fra i quali Honoré Daumier, Jean-François Millet, e appunto Doré, che aveva pubblicato quest'incisione nel volume London, a Pilgrimage con il titolo Newgate: The Exercise Yard.

😔Il soggetto scelto da Doré certamente rifletteva la tensione allucinata che gravava sull'animo di Vincent, il quale era da lungo tempo tormentato da momenti di depressione e istinti autodistruttivi: era solo questione di mesi perché egli andasse incontro alla morte, suicidandosi in un campo di grano maturo.

Oggi 30 marzo nasceva Vincent Van Gogh🎉🎉🎉

😭Cosmè Tura, pittore ferrarese, che in questo dipinto cerca di esprimere la sofferenza.

😿L'opera presenta un'iconografia abbastanza classica, quella del Vesperbild. Maria è seduta sul bordo della tomba marmorea, mentre regge il corpo del figlio morto; sullo sfondo il Monte Calvario.

😢Gesù ha il volto pieno di sofferenza, una sofferenza interna ed esterna come dimostra il corpo che compie una contrazione dolorosa. Invece la Madonna prova una sofferenza silenziosa, interna e pacata. Perfino la natura sta soffrendo in quanto arida e secca quindi sta provando dolore per la morte di Gesù. Sul Monte Calvario si vedono le croci, due piene e una vuota (quella di Gesù), e delle persone che piangono per i due cadaveri. A destra vediamo una coppia di persone che parla tra di loro, forse coloro che hanno deposto Gesù dalla croce, sembrano disinteressati dalla scena principale e dalla sofferenza. Cosmè Tura rappresenta i gradi di sofferenza: l’apatia, il pianto, la sofferenza silenziosa, la sofferenza dolorosa e fisica (sia in Gesù sia nella Natura).

🙏🏻Il pittore ci vuole ricordare come la vita sia transitoria tramite le poche nuvole in cielo e la natura arida.

🐒L'opera è ricca di simbologie e significati: nell'angolo in alto a sinistra si scorge una scimmietta sulla cima di un albero che sta a ricordare la natura inferiore dell'uomo rispetto a quella divina.

👁Cosmè Tura raffigura Cristo con delle alterazioni delle proprozioni anatomiche come si vede nei piedi, tenta di essere mimetico nell'addome e nelle mani ma purtoppo compie delle sprecizioni anatomiche, ma l'attenzione alla realtà si nota sul collo: ossuto e realistico. Invece la Madonna sembra essere molto vicina alla mimesi naturale. Da notare che Cristo ha la corona di spine e la Vergine non possiede l'aureola.

🏔Le influenza nordiche si risentono per l’iconografia del Vesperbild, poi ripresa da Michelangelo 40 anni dopo.

🏆Il sepolcro ricorda i piedistalli marmorei dell’Antica Roma, in questo secolo inizia l’interesse per la scultura romana

🍓Fragonard cerca di raffigurare persone piene di amore e felicità, un amore casto e innocente.

🍎In quest’opera si vede una fanciulla sull’altalena e due uomini, uno che la spinge e l’altro è nascosto tra i cespugli. La ragazza è felice mentre va sull’altalena, derivata dall’amore suscitato per l’azione del gioco. L’uomo che la spinge è suo marito invece l’altro è uno spasimante che spia la fanciulla e la guarda dal basso verso l’alto.

❤️I due uomini hanno un’attrazione per la ragazza quindi provano amore, la ragazza si sente amata quindi prova un senso di felicità e lei ama tutte e due, perciò è felice perchè si sente amata, ama i due uomini e ama ciò che sta facendo. I due uomini provano più malizia che felicità, sempre suscitata dall’amore che provano per la ragazza. Infatti uno dei due uomini guarda verso l’alto proprio nella direzione della gonna della ragazza. Fragonard è solito dipingere uomini pieni di malizia e donne che esprimono felicità.

🌳La scena è ambientata nella natura, nel settecento c’è il concetto dell’Arcadia ovvero l’immersione nella natura che provoca piacere, infatti la natura sembra fare da cornice alla scena lieta. In questo secolo c’è un ritorno forte all’arte classica che si risente nelle sculture raffigurate di amorini, simboli dell’Amore malizioso.

LaChapelle ha voluto identificare Michael Jackson con Gesù, infatti il modello ha la stessa posizione della Pietà di Michelangelo, per le accuse di pedofilia ma senza prove.

Oggi è il compleanno di uno dei migliori fotografi degli ultimi tempi: David LaChapelle. Vi presentiamo una sua fotografia

🐱 L'opera raffigura una ragazza su una poltrona, intenta a guardare il vuoto e a riflettere sulla vita.
🐸 Il colore predominante è il verde, caratteristica tipica dei quadri del pittore. Usato per rappresentare la speranza riposta nella ragazza ma allo stesso tempo l'acidità dell'adolescenza
🦄 La mancanza di prospettiva e figure spigolose fanno rientrare il dipinto nell'arte dell'espressionismo tedesco (chiamato Die Bruckr, ossia il ponte).
🦋 Il tema è la pubertà, il quale è ripreso da Munch