THE TIMES OF ISRAEL.
Funzionario arabo: L'inviato di Trump ha influenzato Netanyahu di più in un incontro che Biden in tutto l'anno.Un incontro "teso" nel fine settimana tra il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ed il nuovo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff (a destra nell'immagine) ha portato ad un progresso nelle trattative per gli ostaggi, con il principale collaboratore del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che ha fatto più per influenzare il premier in un solo incontro di quanto non abbia fatto il presidente uscente Joe Biden in tutto l'anno, hanno riferito martedì due funzionari arabi al Times of Israel.
Witkoff è stato a Doha per la scorsa settimana per partecipare alle trattative sugli ostaggi,
mentre i mediatori cercano di raggiungere un accordo prima dell'inaugurazione di Trump il 20 gennaio. Sabato, Witkoff è volato in Israele per un incontro con Netanyahu presso l'ufficio del premier a Gerusalemme.
Durante l'incontro,
Witkoff ha esortato Netanyahu ad accettare compromessi chiave necessari per un accordo, hanno riferito lunedì due funzionari al Times of Israel a condizione di anonimato. Né Witkoff né l'ufficio di Netanyahu hanno risposto alle richieste di commento.
Lunedì sera, due giorni dopo l'incontro a Gerusalemme, le squadre di negoziazione israeliane e di Hamas hanno notificato ai mediatori di aver accettato in linea di principio la proposta di accordo sui prigionieri, hanno dichiarato i due funzionari arabi.
Da allora, le parti hanno lavorato per finalizzare i dettagli riguardanti l'attuazione dell'accordo.
Uno dei principali problemi, che deve ancora essere definito, è il parametro esatto del ritiro delle IDF dalla Striscia di Gaza, con i mediatori che stanno ancora aspettando una mappa da parte di Israele che lo delinei, hanno affermato i funzionari arabi.I due funzionari hanno ipotizzato che
un accordo potrebbe essere annunciato mercoledì o giovedì sotto forma di una dichiarazione congiunta da parte di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, che hanno mediato tra Israele e Hamas.
https://www.timesofisrael.com/arab-official-trump-envoy-swayed-netanyahu-more-in-one-meeting-than-biden-did-all-year/P.S. Ieri abbiamo pubblicato una riflessione inerente la dinamica e l'attitudine statunitense, intendendo la nuova amministrazione Trump, sui negoziati del "cessate il fuoco" (https://t.me/palestina_convenzione_ginevra/5690).
Il retroscena esposto nel presente articolo (la visita di Steve Witkoff), non fa che infittire la trama della nostra riflessione, poiché alimenta l'idea che l'amministratore Trump abbia in mente un futuro appoggio militare alle manie sadiche del terrorista sionista Netanyahu, il quale ha accettato velocemente i "suggerimenti" (o promesse) dell'inviato statunitense.
Inoltre, abbiamo accennato alla potenziale idea che Trump volesse, a tutti i costi, arrivare ad un accordo prima del suo insediamento alla Casa Bianca, in stile "Reagan", e l'articolo pare che confermi codesta sensazione.
La priorità è, ovviamente, cessare il genocidio in corso, tuttavia, Israele potrebbe arrogarsi il diritto di continuare, a tempo debito, la sua campagna genocida, anche con, appunto, l'appoggio di Washington.
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