REGGIO EMILIA: CONDANNATO PER FURTO IN AUTO CON GUANTI, TORCIA E ATTREZZI DA SCASSO, ARRESTATO
http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/informazioni/news/2024/11/26/new0-20241126033000-1707178Reggio Emilia, 26 nov. - (Adnkronos) - È stato condannato alla pena di
4 anni e 11 mesi di reclusione, per i reati di associazione a delinque
e furti. Si tratta di un 28enne reggiano, che con ordinanza del
Tribunale di Sorveglianza di Bologna del 12 gennaio 2023 era stato
ammesso ad espiare il residuo della pena in regime di misura
alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale a Reggio
Emilia. Il 14 novembre scorso, i carabinieri della stazione di
Campagnola Emilia durante lo svolgimento di un servizio di controllo
del territorio, notavano un autoveicolo circolare in strada senza
rispettare le dovute cautele. I militari provvedevano a intimare l'alt
e in risposta il conducente, poi identificato come il condannato,
inizialmente accelerava la marcia per poi fermarsi. I militari,
durante le procedure di identificazione, notavano all'interno del
veicolo la presenza di alcune torce, e cappelli, ed a seguito delle
vaghe risposte del 28enne, e degli ulteriori tre uomini presenti
all'interno del veicolo, che davano risposte contrastanti circa la
loro presenza a Campagnola Emilia, si insospettivano ed approfondivano
i controlli, procedendo ad una perquisizione veicolare.
Il 28enne, oltre a guanti, cappellini e torce, veniva trovato in
possesso anche di 2 grossi cacciaviti con punta a taglio della
lunghezza di oltre 30cm di cui 12 il manico e 18 parte metallica.
Pertanto i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia lo
conducevano in caserma e raccolti elementi di presunta responsabilità,
lo denunciavano alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore
Calogero Gaetano Paci con l'accusa di possesso ingiustificato di
chiavi e/o grimaldelli. L'illecita condotta, segnalata al Magistrato
di Sorveglianza di Reggio Emilia, consentiva a quest'ultimo di
rilevare inoltre, che il 28enne, non si era recato presso
l'associazione ove era tenuto a svolgere attività risocializzante,
senza una valida e comprovata motivazione. Quindi, a seguito del
mancato rispetto dei provvedimenti il magistrato ordinava la
provvisoria sospensione della misura in esecuzione disponendo
l'accompagnamento in carcere del 28enne. I militari, quindi, hanno
raggiunto l'uomo presso la propria abitazione, lo hanno condotto in
caserma e poi in carcere.