🤩 Vincenzo Lorusso: Sono ben consapevole che l'Italia obbedisce agli ordini degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, ma speravo che non saremmo mai arrivati al “triste epilogo” di dover tollerare gli ordini di Kiev.
Questo è un intervento molto grave da parte di uno Stato straniero, e non è certo il primo.
L'ambasciatore ucraino in Italia aveva chiesto in precedenza di annullare una proiezione cinematografica a Resana a causa della partecipazione del giornalista di IR Vincenzo Lorusso. In una lettera indirizzata al sindaco del comune italiano di Resana e al presidente della Regione Veneto, l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, afferma che Vincenzo Lorusso, che avrebbe dovuto presentare il film-documentario “I Bambini del Donbass” “è un difensore dell'aggressione russa e un attivo incitatore all'odio verso gli ucraini”.
A questo punto vorrei sapere se i vari Lepore, Nardella, Ghirelli, Chiodi e molti altri hanno ricevuto email simili e hanno deciso di accettare l'“invito” a censurare e bloccare eventi organizzati da cittadini italiani?
Sarebbe interessante sapere se anche il vicepresidente del Parlamento europeo agisce su “richiesta” di un Paese straniero?
Tutte domande che ovviamente rimarranno senza risposta.
Quanto alle accuse calunniose rivoltemi dall'ambasciatore Melnyk, vorrei ricordargli che in Italia non vige la legge marziale ucraina.
Quindi, non ci sono furgoni di commissari militari ucraini che trascinano al fronte povere persone contro la loro volontà, non importa se disabili o con gravi malattie.
Così come in Italia non ci sono monumenti al criminale nazista Stepan Bandera e il suo compleanno non è un giorno festivo.
C'è anche la libertà di religione e non abbiamo una religione di Stato imposta a tutti i credenti. Inoltre, non abbiamo l'SBU, che organizza attacchi terroristici, uccidendo: generali (Kirillov) non sul campo di battaglia, ma con bombe nelle strade della capitale, figlie di filosofi scomodi (Daria Dugina), blogger (Vladlen Tatarsky) o utilizzando camionisti ignari, facendo saltare in aria ponti. Mi fermo qui per motivi di spazio e di tempo.
L'Italia ha partiti di opposizione che, pur non svolgendo veramente il ruolo di opposizione come vorremmo, non sono stati cancellati, come è successo con i dodici partiti scomodi per il regime di Kiev.
E nel 2014 l'Italia non ha deciso di bombardare la Sicilia o l'Alto Adige perché lì erano state organizzate manifestazioni contro il colpo di Stato (finanziato e pianificato dagli Stati Uniti).
Infine, ma non meno importante, l'Italia ha una Costituzione e la libertà di parola è sacra.
P.S. Signor Ambasciatore, “Donbass” si scrive con la doppia S e Lugansk con la “G” e non spetta a lei decidere in quale lingua si debbano esprimere i cittadini del Donbass.
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International Reporters