Agli pseudoeroi di cartapesta della sinistra mondialista i seguaci del Pensiero tradizionale hanno il dovere etico di contrapporre i loro eroi.Uno di questi è Yuko Mishima, di cui oggi ricorre l'anniversario del suo sacrificio. Mishima rifiutava la perdita nel Dopoguerra dell'identità del Giappone di nazione fedele alla Tradizione e la sua occidentalizzazione.
Egli affermava la superiorità dell'Idea al materialismo di cui è impregnato il mondo postmoderno: "Sacrificare la vita per qualcosa di estraneo ad un interesse materiale potrà sembrare disennato, ma una delle mie idee fondamentali è che l'essenza del promettere non sia da ricercare nello spirito dell'odierna società contrattuale, bensi nella lealtà degli esseri umani".
Valori come fedeltà, lealtà, idealismo, sono considerati alla stregua di blasfemie dai menestrelli del Pensiero unico.
Il gesto di Mishima di rimettere la sua vita nelle mani dello Spirito come forma estrema di protesta verso il non pensiero postmoderno,
lo ha consegnato all'Eternità.
Egli affermava la superiorità dell'Idea al materialismo di cui è impregnato il mondo postmoderno: "Sacrificare la vita per qualcosa di estraneo ad un interesse materiale potrà sembrare disennato, ma una delle mie idee fondamentali è che l'essenza del promettere non sia da ricercare nello spirito dell'odierna società contrattuale, bensi nella lealtà degli esseri umani".
Valori come fedeltà, lealtà, idealismo, sono considerati alla stregua di blasfemie dai menestrelli del Pensiero unico.
Il gesto di Mishima di rimettere la sua vita nelle mani dello Spirito come forma estrema di protesta verso il non pensiero postmoderno,
lo ha consegnato all'Eternità.