Un rapporto che allertava sulla carestia in atto nel nord di Gaza sotto il blocco israeliano è stato rimosso dal sito web del Famine Early Warning Systems Network (FEWS NET) in seguito alle critiche degli Stati Uniti.
L'ambasciatore statunitense in "Israele", Jacob Lew, ha definito il rapporto "irresponsabile", sostenendo che si basava su dati obsoleti e imprecisi.
FEWS NET, un'organizzazione globale di monitoraggio delle crisi alimentari fondata dall'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) negli anni '80, aveva valutato che le condizioni nel nord di Gaza probabilmente superavano le soglie per la carestia (fase IPC 5), il livello più grave nella classificazione della sicurezza alimentare. Il rapporto ha avvertito che le morti per fame potrebbero aumentare oltre i livelli di carestia nel giro di poche settimane se il blocco persistesse.
L'ambasciatore statunitense in "Israele", Jacob Lew, ha definito il rapporto "irresponsabile", sostenendo che si basava su dati obsoleti e imprecisi.
FEWS NET, un'organizzazione globale di monitoraggio delle crisi alimentari fondata dall'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) negli anni '80, aveva valutato che le condizioni nel nord di Gaza probabilmente superavano le soglie per la carestia (fase IPC 5), il livello più grave nella classificazione della sicurezza alimentare. Il rapporto ha avvertito che le morti per fame potrebbero aumentare oltre i livelli di carestia nel giro di poche settimane se il blocco persistesse.