Buongiorno Anime.
Ho un messaggio per voi.
Viviamo tempi complessi, dal futuro incerto. Conflitti, derive autoritarie, emergenze reali e fittizie, divisioni e ostilità minano le nostre sicurezze,
destabilizzano, a molti tolgono le speranze, ad alcuni demoralizzano al punto da farli piombare nelle tenebre.
E d’altronde facciamo parte di una società
basata su valori distruttivi come competizione, materialismo, individualismo. Ne siamo tutti vittime e carnefici allo stesso tempo.
Abbiamo dimenticato le istruzioni originarie, perso il contatto con la Natura e al tempo stesso inevitabilmente con la nostra essenza, in una deriva che ci porta sempre più a
sopravvivere invece di Vivere.
In uno scenario simile, mantenere la lucidità, l’equilibrio e la temperanza per affrontare le insidie quotidiane ed alimentare le proprie virtù, è
una sfida estremamente difficile.
Personalmente, ho trovato una parvenza di
armonia, sempre instabile e vacillante sia chiaro, ma confortevole e a tratti incredibilmente convincente, in quella che chiamo “
la strategia delle due strade”, ovvero il percorrere contemporaneamente la via dell’attivismo, della lotta e della resistenza con quella della gioia di vivere, dell’entusiasmo e dell’ottimismo.
Così facendo si diventa
guerrieri col sorriso sulle labbra e si riesce ad alimentare quelle energie necessarie ogni giorno per
combattere e nel contempo
godersi la vita. Non è cosa da poco.
Come si fa? Non esistono formule magiche o soluzioni che vadano bene per tutti, penso che ognuno debba trovare dentro di sé le giuste motivazioni e gli stimoli adeguati, ma sono anche convinto che
alcuni valori in particolare, se perseguiti con dedizione e ardore, possano aiutare tutti coloro che veramente lo desiderano, a trovare un po’ di
serenità e
consapevolezza.
Questi valori sono
la sobrietà e la gratitudine.
La sobrietà è il
nulla di troppo degli antichi greci, il rifiuto al consumismo che sta devastando noi e il nostro pianeta, la riduzione degli eccessi e dei bisogni spesso indotti …ma non va vissuta come una rinuncia o un sacrificio, al contrario.
Limitare il superfluo, perché di questo si tratta, è un grandissimo regalo che ognuno di noi può fare a sé stesso.
E poi la gratitudine. Tutto il nostro malcontento per quello che non abbiamo, deriva dalla mancanza di gratitudine per quello che abbiamo. Diamo tutto per scontato e
non ci rendiamo conto di quanto fortunati siamo ad esser vivi, qui e ora.
Ma io credo che sia questo invece, il primo passo, per c
ambiare noi stessi e di conseguenza, il mondo.
Il mio augurio dunque è questo: ritrovare un po’ di sana sobrietà e gratitudine.
Per una rinnovata fiducia, per un nuovo inizio e soprattutto per
mantenere viva quella luce perpetua che vincerà sempre sull’oscurità.
Pace.
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