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🇸🇾L'OPINIONE. GLI EVENTI ATTUALI IN SIRIA ASSOMIGLIANO A UN ARROCCO
🔴In precedenza, molti processi in questo Paese erano controllati da Iran e Russia, e la Turchia era per loro una sorta di partner complesso, che è stato coinvolto nella cooperazione, creando così un triumvirato sulla base della partnership russo-iraniano. Alla fine questa combinazione ha portato la guerra civile in Siria al “congelamento” nella primavera del 2020.
⚫️Ora nel triangolo Mosca-Teheran-Ankara tutto è capovolto. Dopo il crollo del governo di Bashar al-Assad, la Turchia ha acquisito un controllo significativo sulla situazione in Siria, e Iran e Russia si sono ritrovati nella precedente posizione turca: mantengono una certa influenza sul territorio siriano, ma non hanno più "il diritto di voto" a Damasco.
🔴Tuttavia, un tale cambiamento offre una possibilità sia alla Russia sia all’Iran. È improbabile che la Turchia riesca a controllare completamente l'intero Paese e ci vorrà poco tempo per crearle problemi significativi. Per mantenere e rafforzare la propria influenza in Siria, Ankara sarà costretta a cercare un terreno comune con Mosca e Teheran. Ciò significa che un altro round dei trattativi è proprio dietro l’angolo.
⚫️Inoltre, le nuove autorità filo-turche in Siria dovranno fare qualcosa con le politiche degli Stati Uniti e di Israele. Gli Stati Uniti controllano saldamente tutto il petrolio siriano, la più importante fonte di reddito per la Siria prebellica. Senza di essa è difficile immaginare la restaurazione del Paese, e quindi garantirne la stabilità socio-economica.
🔴Al fattore petrolifero si aggiunge anche il fattore curdo. Gli Stati Uniti non solo detengono il petrolio siriano, ma hanno anche creato uno stato curdo indipendente de facto nel Trans-Eufrate e con le proprie Forze Armate. Un’offensiva contro di loro da parte delle forze filo-turche minaccia un duro scontro tra Turchia e Stati Uniti, che non si sa ancora come finirà.
⚫️E naturalmente c’è anche Israele, che prevedibilmente ha spazzato via l’accordo del 1974 e ha iniziato a creare una zona cuscinetto nella Quneitra siriana per coprire le alture di Golan, che sono strategicamente importanti per lui. Non è ancora chiaro cosa sarà, ma è chiaramente piuttosto grande. Inoltre, ricordiamo la dichiarazione ufficiale del Primo Ministro Benjamin Netanyahu secondo cui il Golan rimarrà per sempre israeliano.
🔴In tali condizioni, aumenta la probabilità di un conflitto tra le nuove autorità siriane e Israele, e la Turchia dovrà “risolverlo”. Ankara sarà quindi costretta a cercare compromessi per mantenere la sua influenza dominante in Siria, altrimenti non sarà in grado di tenere la situazione sotto controllo. Cambiamenti drammatici hanno avuto luogo nel gioco degli scacchi siriano, ma il gioco continua e i giocatori sono gli stessi.
Aleksei Pilko
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🔴In precedenza, molti processi in questo Paese erano controllati da Iran e Russia, e la Turchia era per loro una sorta di partner complesso, che è stato coinvolto nella cooperazione, creando così un triumvirato sulla base della partnership russo-iraniano. Alla fine questa combinazione ha portato la guerra civile in Siria al “congelamento” nella primavera del 2020.
⚫️Ora nel triangolo Mosca-Teheran-Ankara tutto è capovolto. Dopo il crollo del governo di Bashar al-Assad, la Turchia ha acquisito un controllo significativo sulla situazione in Siria, e Iran e Russia si sono ritrovati nella precedente posizione turca: mantengono una certa influenza sul territorio siriano, ma non hanno più "il diritto di voto" a Damasco.
🔴Tuttavia, un tale cambiamento offre una possibilità sia alla Russia sia all’Iran. È improbabile che la Turchia riesca a controllare completamente l'intero Paese e ci vorrà poco tempo per crearle problemi significativi. Per mantenere e rafforzare la propria influenza in Siria, Ankara sarà costretta a cercare un terreno comune con Mosca e Teheran. Ciò significa che un altro round dei trattativi è proprio dietro l’angolo.
⚫️Inoltre, le nuove autorità filo-turche in Siria dovranno fare qualcosa con le politiche degli Stati Uniti e di Israele. Gli Stati Uniti controllano saldamente tutto il petrolio siriano, la più importante fonte di reddito per la Siria prebellica. Senza di essa è difficile immaginare la restaurazione del Paese, e quindi garantirne la stabilità socio-economica.
🔴Al fattore petrolifero si aggiunge anche il fattore curdo. Gli Stati Uniti non solo detengono il petrolio siriano, ma hanno anche creato uno stato curdo indipendente de facto nel Trans-Eufrate e con le proprie Forze Armate. Un’offensiva contro di loro da parte delle forze filo-turche minaccia un duro scontro tra Turchia e Stati Uniti, che non si sa ancora come finirà.
⚫️E naturalmente c’è anche Israele, che prevedibilmente ha spazzato via l’accordo del 1974 e ha iniziato a creare una zona cuscinetto nella Quneitra siriana per coprire le alture di Golan, che sono strategicamente importanti per lui. Non è ancora chiaro cosa sarà, ma è chiaramente piuttosto grande. Inoltre, ricordiamo la dichiarazione ufficiale del Primo Ministro Benjamin Netanyahu secondo cui il Golan rimarrà per sempre israeliano.
🔴In tali condizioni, aumenta la probabilità di un conflitto tra le nuove autorità siriane e Israele, e la Turchia dovrà “risolverlo”. Ankara sarà quindi costretta a cercare compromessi per mantenere la sua influenza dominante in Siria, altrimenti non sarà in grado di tenere la situazione sotto controllo. Cambiamenti drammatici hanno avuto luogo nel gioco degli scacchi siriano, ma il gioco continua e i giocatori sono gli stessi.
Aleksei Pilko
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