il Vangelo del giorno


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🌙 Buonanotte #esamedicoscienza
I segni della presenza di Dio si manifestano particolarmente nella sofferenza e nella prova, proprio nella situazione da dove tu vorresti fuggire o in cui eviteresti di trovarti. Sono il luogo in cui in modo più genuino puoi riconoscere chi è Dio e chi sei tu.
in collaborazione con @labuonanovella




🔊 Audio #vdg170220
Da ascoltare se oggi vai di fretta...
#audiovangelo by silvestrini
➕ Mc 8,11-13
🗣 silvestrini.it


👓 Approfondimento #blogvangelo
Per leggere o ascoltare di più...


👣 Vita #actio
Questi farisei che chiedono a Gesù «un segno dal cielo», per capire chi veramente egli sia, mettono a nudo la loro incapacità di comprendere i segni dei tempi, così come non li comprendono i discepoli, che non si sono resi conto del significato della moltiplicazione dei pani. Gesù si rifiuta di dare un segno, perché il segno ha senso solo se anticipa la realtà che indica; ma quando la realtà è già presente, il segno perde di significato. Sarebbe come dare le previsioni del tempo sul giorno presente. Purtroppo il fatto di aver continuo bisogno di segni per poter credere è un problema ancora attuale. L’uomo è un animale intelligente e, come tale, ricerca il motivo di tutto ciò che accade. Tuttavia, con questo atteggiamento, di per sé giusto, rischia di commettere l’errore dei farisei: essi hanno una loro idea di Dio e chiedono segni a conferma di ciò che già pensano, non perché siano aperti all’incontro con il Signore. Gesù di Nazaret non è un segno, ma una realtà che contraddice ciò che i farisei pensano, e anche ciò che spesso noi pensiamo. Il Signore non accetta che la nostra fede sia basata su «segni di potenza», ma ci chiede di cogliere continuamente la sua signoria nel segno della croce, che è quello della massima debolezza: è la sua capacità di farsi pane ogni giorno nell’eucaristia. È una consapevolezza che all’inizio del cammino spirituale nessuno ha, ma viene acquisita a poco a poco con il passare degli anni. I primi tempi, quando la conoscenza del Signore è scarsa, abbiamo bisogno di segni chiarissimi per riconoscerlo negli eventi della giornata. Poi acquisiamo la sensibilità degli scout, che riescono a trovare una traccia anche con segni quasi impercettibili. Durante la loro esperienza comunitaria con Gesù, i discepoli non hanno riconosciuto la sua signoria nemmeno di fronte al segno della moltiplicazione dei pani. Dopo la Pentecoste, però, l’hanno colta anche nel semplice cibo che ogni giorno si trovavano sulla tavola.
Dal blog nondisolopane.it


❤️ Contemplazione #contemplatio
Resta in silenzio per un momento...


🙏 Preghiera #oratio
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

O Dio, tu possiedi tutta la gloria e la potenza; eppure hai voluto manifestarti sotto le umili spoglie di un uomo povero e crocifisso. Aiutaci ad essere sereni nei nostri limiti e a godere dei doni che ci hai dato. Per Cristo nostro Signore. Amen


🕯 Meditazione #meditatio
Lo Spirito Santo ci dice: Non lasciate il vostro spirito soccombere alla tentazione e alla tristezza, perché la gioia del cuore è vita dell'anima. La tristezza non giova a nulla e causa la morte spirituale.
Succede a volte che le tenebre della prova soverchino il cielo della nostra anima; ma sono proprio luce! Grazie ad esse infatti, voi credete persino nell'oscurità; lo spirito si sente sperso, teme di non vedere più, di non capire più. Eppure è proprio il momento in cui il Signore parla e si rende presente all'anima; e questa ascolta, intende e ama nel timore di Dio. Per « vedere » Dio, non aspettate il Tabor (Mt 17,1) quando già lo contemplate sul Sinai (Es 24,18).
Andate avanti nella gioia di un cuore sincero e spalancato. E se vi è impossibile mantenere questa gioia, almeno non perdete coraggio e conservate tutta la vostra fiducia in Dio.
San [Padre Pio da Pietrelcina](http://www.google.com/search?q=San+%5BPadre%5D+Pio+da+Pietrelcina)


🔍 Commento #lectio
Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? Tra i vari criteri di valutazione che noi, esseri umani, usiamo per stabilire le nostre gerarchie di grandezza, occupa un posto di onore la scienza e la sapienza di cui ci siamo dotati e che facciamo emergere con i vari titoli. Tutto ciò viene spesso vissuto, non solo come personale arricchimento culturale, ma in modo più o meno consapevole, lo usiamo come motivo di prestigio e perfino come strumento di dominio sugli altri che riteniamo inferiori e meno dotati di noi. L’effetto peggiore che ci mortifica è il non vedere con gli occhi della ragione le sublimi verità che trascendono i nostri limiti umani e richiedono invece una luce speciale, quella dello Spirito Santo. Ha ragione il salmista a dire al Signore: «Nella tua luce, vediamo la luce!» Così comprendiamo anche l'intensità e il valore della preghiera che il Signore rivolge al Padre per noi: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli". Le cose nascoste di cui ci parla Gesù, sono i misteri del regno e i segni che li rivelano, riguardano la sua persona umano – divina, riguardano il suo messaggio di salvezza, il valore recondito delle tracce e dei prodigi, valori e verità queste che non possono essere compresi con la fioca luce della ragione umana, ma richiedono quella "piccolezza" interiore del nostro spirito che ci rende umili per essere accoglienti con la luce che Dio stesso ci dona. È una grande lezione di umiltà quella che Cristo ci vuole impartire: i segni di Dio possiamo accoglierli, non comprenderli perché avvolti nel mistero: il ritorno a Dio implica innanzi tutto il riconoscere il nostro misero stato di poveri peccatori, troppo distanti e oscurati dal male per poterlo vedere, troppo assordati dal fragore delle nostre presunzioni per poterlo sentire. Tornare come bambini significa per noi una interiore rinascita, un recupero della semplicità e dell'umiltà del cuore, vuol dire riacquistare la vista e l'udito dell'anima, la purezza del cuore per risollevarci e tornare guardare in alto. È opera dello Spirito la nostra rinascita, è quell'amore infinito e gratuito a rivelarci le verità e lo splendore di Dio e la persona del Figlio suo Gesù Cristo.
A cura dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)


📜 Mc 8,11-13 #vangelo
Dal Vangelo secondo Marco
➕ In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva.
Parola del Signore


📖 Letture #lezionario
1ª lettura: Gc 1,1-11
Salmo: Sal 119
Vangelo: Mc 8,11-13


🌿 PERCHÉ QUESTA GENERAZIONE CHIEDE UN SEGNO? #vdg170220




🌙 Buonanotte #esamedicoscienza
È proprio la tua cura degli atteggiamenti meno evidenti, come le parole e gli sguardi, che manifestano che stai facendo crescere in te sempre più l'amore a Dio, accogliendolo anche nei suoi aspetti più minuziosi ed esigenti.
in collaborazione con @labuonanovella




🔊 Audio #vdg160220
Da ascoltare se oggi vai di fretta...
#audiovangelo by silvestrini
➕ Mt 5,17-37
🗣 silvestrini.it


👣 Vita #actio
«Non sono venuto per abolire, ma per dare compimento». Egli lo dichiara apertamente: «Non sono venuto a fare la mia volontà, ma la volontà di chi mi ha mandato». Questo, dice San Paolo, avviene quando venne la pienezza del tempo e Dio mandò il suo Figlio, come una definitiva e piena attualizzazione di un suo progetto di salvezza. È l’avverarsi e l’adempimento di una profezia, di un programma, che dall’Eterno si cala nella nostra storia. Sappiamo poi che questo si avvera in pienezza in Cristo quando dall’alto della croce, dopo la crudelissima passione dice al Cielo e alla terra: "Tutto è compiuto". C’è una evoluzione in questa storia, una crescita e un perfezionamento, un adempimento che non cancella il passato, ma lo svela nella sua pienezza. Tutto poi si cala nella nostra vita, nella storia del mondo e di ognuno, essendo noi, figli di Dio, i destinatari dell’”Opera” e dei benefici che ne derivano. In Cristo il percorso di recupero della bellezza primordiale, il cammino verso il bene si adorna di energie nuove: le nostre debolezze, le ferite del peccato vengono guarite, i dispersi recuperano la via, uno spirito nuovo alita sul mondo. Comprendiamo allora perché Gesù ci dice che la nostra giustizia dovrà superare quella degli scribi e dei farisei per entrerete nel regno dei cieli. Perché chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. E ancora, perché: chiunque guarda una donna con desiderio, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. E ancora: "Non spergiurare, ma il vostro parlare sia sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno». Si perfezione la norma parchè Dio è con noi nella persona di Cristo. La grazia ci abilità alla perfezione!
A cura dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)


#fotovangelo by monasterodibose.it


❤️ Contemplazione #contemplatio
Resta in silenzio per un momento...


🙏 Preghiera #oratio
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e custodisci in noi i doni del tuo Spirito; fà che ogni uomo conosca te, unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

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