PRESIDENT MUSK
Ormai lo chiamano così: President Musk. Ci sono addirittura i meme che lo mostrano mentre porta al guinzaglio Donald Trump. Fino all’altro ieri questa poteva sembrare una semplice battuta, ma da ieri il potere di Elon Musk sulla politica americana si è palesato in tutta la sua concretezza. Musk infatti, senza mettere piede in Parlamento, e senza parlare con un solo deputato o senatore, è riuscito da solo a far saltare l’accordo sul tetto del debito che era stato faticosamente raggiunto fra democratici e repubblicani.
Mentre infatti stava per essere approvato al Senato l'accordo che avrebbe dovuto evitare la chiusura di tutte le attività governative, Elon Musk ha deciso che questo accordo sarebbe stato troppo costoso per la borsa degli americani, e si è messo a twittare furiosamente per cercare di farlo saltare.
Con una serie di 92 tweet nell’arco di poche ore, che minacciavano apertamente la possibilità dei deputati di essere rieletti fra 2 anni se avessero approvato quella legge, alla fine il congresso ha ceduto e la legge è saltata.
I commentatori dem ovviamente si dicono scandalizzati dal fatto che un comune cittadino (Musk per ora non ricopre alcuna carica elettiva) abbia così tanto potere da influenzare le decisioni del parlamento. La CNN addirittura ha parlato di “una nazione tenuta in ostaggio dall’uomo più ricco del mondo”.
Per tutta risposta Musk ha twittato parlando a nome del popolo: “I vostri rappresentanti eletti – ha scritto - vi hanno ascoltato, e ora questa legge terribile è morta e sepolta. La voce del popolo ha trionfato. VOX POPULI VOX DEI” .
Forse solo ora qualcuno comincia a capire perchè Musk abbia speso la cifra astronomica di 44 miliardi di dollari per comprarsi una piattaforma come Twitter.
Massimo Mazzucco
Ormai lo chiamano così: President Musk. Ci sono addirittura i meme che lo mostrano mentre porta al guinzaglio Donald Trump. Fino all’altro ieri questa poteva sembrare una semplice battuta, ma da ieri il potere di Elon Musk sulla politica americana si è palesato in tutta la sua concretezza. Musk infatti, senza mettere piede in Parlamento, e senza parlare con un solo deputato o senatore, è riuscito da solo a far saltare l’accordo sul tetto del debito che era stato faticosamente raggiunto fra democratici e repubblicani.
Mentre infatti stava per essere approvato al Senato l'accordo che avrebbe dovuto evitare la chiusura di tutte le attività governative, Elon Musk ha deciso che questo accordo sarebbe stato troppo costoso per la borsa degli americani, e si è messo a twittare furiosamente per cercare di farlo saltare.
Con una serie di 92 tweet nell’arco di poche ore, che minacciavano apertamente la possibilità dei deputati di essere rieletti fra 2 anni se avessero approvato quella legge, alla fine il congresso ha ceduto e la legge è saltata.
I commentatori dem ovviamente si dicono scandalizzati dal fatto che un comune cittadino (Musk per ora non ricopre alcuna carica elettiva) abbia così tanto potere da influenzare le decisioni del parlamento. La CNN addirittura ha parlato di “una nazione tenuta in ostaggio dall’uomo più ricco del mondo”.
Per tutta risposta Musk ha twittato parlando a nome del popolo: “I vostri rappresentanti eletti – ha scritto - vi hanno ascoltato, e ora questa legge terribile è morta e sepolta. La voce del popolo ha trionfato. VOX POPULI VOX DEI” .
Forse solo ora qualcuno comincia a capire perchè Musk abbia speso la cifra astronomica di 44 miliardi di dollari per comprarsi una piattaforma come Twitter.
Massimo Mazzucco