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Aiutateci a Salvare I Bambini ODV Ospedali pediatrici, vittime del terrorismo e delle guerre la nostra missione

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Mentre la propaganda guerrafondaia impera,
Mentre si strappa quotidianamente la Costituzione chiudendo sale che tolgono il diritto a conoscere, discutere
Mentre si continua ad inviare armi che distruggono vite
Noi continuiamo ad aiutare bambini, gente comune del Donbass e di Ucraina
Grazie a chi ci sostiene e ci permette di portare la Bella Italia a chi fa fatica a sopravvivere

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Репост из: Vi racconto la Russia
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🇮🇹 Vi racconto la Russia 🇷🇺
La Russia, raccontata attraverso le esperienze dirette di un italiano che vive a San Pietroburgo dal 2002, e che da più di 20 anni organizza viaggi in Russia.

La seconda stagione dei tour Amici della Russia si é appena conclusa. Se volete vedere con i vostri occhi questo splendido paese e rimanere piacevolmente stupiti dall'enorme differenza che noterete rispetto a quanto comunemente creduto in base ai luoghi comuni e ai racconti dei media, prenotate il vostro viaggio con Russian Tour.

In questo breve video, potete vedere alcuni splendidi spezzoni dei nostri tour, e le testimonianze dirette dei turisti che hanno viaggiato con noi in questi ultimi due anni.

Se amate la Russia, non potete mancare: contattateteci per maggiori informazioni a info@russiantour.com

Seguite il nostro canale per ricevere notizie, video e aggiornamenti dalla Russia da parte da chi la vive.


Per chi pensasse a conoscere la Russia per la prima volta o a chi pensa di ritornarci Un grande, serio tour operator italiano con base a San Pietroburgo, un grande amico della nostra Associazione


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DONBASS

⚡⚡⚡⚡⚡ Una ragazza di 16 anni è stata uccisa da un bombardamento ucraino della città di Svetlodarsk (Donezk) con Himars USA

Alle 7:00 di questa mattina un missile ha colpito un appartamento prima visto causando tre morti, fra i quali la ragazzina

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NEONATOLOGIA di MARIUPOL’

grazie anche a noi torna la vita nella città simbolo della tragedia del Donbass

Abbiamo fatto rinascere la vita, continuiamo ad aiutare le mamme ad essere serene e a partorire in piena sicurezza, i bambini a nascere sani

Grazie alla Bella Italia che non invia armi ma aiuto umanitario

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Noi quelle armi che il Parlamento si appresta a rispedire le conosciamo

Dal 2014 sono servite a distruggere 25mila vite di bambini; 400 uccisi, 2mila feriti, qualche centinaio mutilati

Oltre 9mila civili morti, 30mila feriti

Quelle armi hanno solo distrutto ospedali, scuole, asili, orfanotrofi, centri di accoglienza per l'infanzia

Hanno prodotto migliaia di orfani ...

NON HANNO FATO CESSARE LA GUERRA DI UN MINUTO!

Firma anche Tu la petizione

PETIZIONE AI PARLAMENTARI, EX ART. 50 COSTITUZIONE, PERCHÉ NON CONVERTANO IN LEGGE IL DECRETO CHE AUTORIZZA L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA

Firma anche Tu: https://www.aasib.org/sottoscriviamo-la-petizione/

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Il sempre più massiccio invio di armi al governo di Kiev, comportando l’intensificazione e il prolungamento della guerra, ha provocato distruzioni incommensurabili e la morte di centinaia di migliaia di giovani ucraini sacrificati sull’altare di ragioni geopolitiche che nulla hanno a che vedere con la libertà ed il benessere del popolo ucraino e dei popoli europei. Dopo quasi tre anni di inutili massacri lo stesso presidente ucraino Zelensky (intervista a “Le Parisien”, 18 dicembre 2024), ha dovuto riconoscere che l’Ucraina non ha le forze per rovesciare le sorti del conflitto. Ciononostante le élite europee continuano ad alimentare a dismisura la spirale della contrapposizione generale di lunga durata contro la Russia, e la militarizzazione – già annunciata e in parte avviata – delle società ed economie europee e il loro passaggio dal welfare al warfare, con tagli pesantissimi alle spese sociali per incrementare le spese di guerra.
Occorre uscire da questa logica perversa che sta mandando in rovina il nostro Paese (non si tratta solo delle enormi somme inviate a Kiev per la guerra, ma anche del forte aumento dei prezzi dovuto alla scelta del governo italiano di non acquistare più il gas russo a buon mercato, per rifornirsi da USA e altri Paesi a prezzi doppi o tripli) e ritornare alla Costituzione, che all’articolo 11 prescrive in modo netto, chiaro, inequivocabile, che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Il ripudio della guerra comporta per l’Italia l’obbligo di impegnarsi per fermare i conflitti, non di alimentarli con la fornitura di armi.

Sulla base di quanto su esposto

Noi cittadini della Repubblica italiana riteniamo che un ulteriore invio di armi a Kiev, come previsto dalla proroga del decreto:
– Alimenti un’escalation bellica che ha realisticamente come sola prospettiva un ulteriore coinvolgimento militare della UE e dell’Italia, fino a varcare la linea rossa di non ritorno di un coinvolgimento diretto del nostro Paese nella guerra contro la Russia, trasformando l’attuale cobelligeranza di fatto in guerra aperta, con conseguenze catastrofiche.
– Sia contro gli interessi della pace, alimentando la spirale di guerra e la prospettiva di un mondo di guerra, con aumento delle spese militari che sottraggono risorse a sanità scuola servizi sociali.
– Sia non solo contro i principi di pace e cooperazione internazionale che informano la nostra Costituzione, e violi la legge 185 del 1990, che vieta l’invio di armi a paesi belligeranti, ma vada anche contro gli interessi economici del nostro Paese, fortemente colpito dalle misure di embargo comminate dal 2014 contro la Russia e sempre più intensificate negli anni successivi.
– Vada contro gli interessi stessi della popolazione ucraina, che in sempre maggior numero rifiuta di andare a combattere e di aprire nuovi cimiteri di guerra (800.000 renitenti alla leva, secondo la stima del presidente della commissione Affari economici del Parlamento ucraino, Dmytro Natalukha, riferito al quotidiano “Financial Time”). Un recente sondaggio dell’agenzia USA Gallup attesta che la maggioranza degli ucraini vuole negoziati e fine della guerra quanto prima possibile.
– Alimenti la contrapposizione contro la Federazione russa, un Paese che è geograficamente, storicamente, culturalmente, parte del continente europeo, un Paese rispetto al quale l’Italia non ha alcun contenzioso, nessuna controversia territoriale, né commerciale o economica, con cui, anche nel periodo della guerra fredda, seppe intessere proficui rapporti di cooperazione economica (basti ricordare qui la fabbrica di automobili di Togliattigrad, in cooperazione con la FIAT).
Roma, 8 gennaio 2025

Firma anche Tu: https://forms.gle/F2gBpaJ29QpgTm7c8

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PETIZIONE AI PARLAMENTARI, EX ART. 50 COSTITUZIONE, PERCHÉ NON CONVERTANO IN LEGGE IL DECRETO CHE AUTORIZZA L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA

Il 27 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 200 relativo a disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2025, previo atto di indirizzo delle Camere.
Le radici profonde di questa, guerra vanno ricercate nella crescente avanzata della NATO e delle sue basi militari verso i confini della Russia (l’“abbaiare della NATO alla porta della Russia”, come ha detto Papa Francesco, “Corriere della Sera”, 3 maggio 2022) e nell’oppressione e discriminazione dei russi di Ucraina praticate dal governo ipernazionalista instauratosi dal 22 febbraio 2014 a Kiev, dopo l’estromissione violenta del presidente regolarmente eletto Janukovic. A seguito della svolta antirussa del nuovo governo di Kiev, il popolo della Crimea il 16 maggio del 2014 con un referendum votò per l’annessione alla Russia. Dal 2014 al 2022 si è svolta in Ucraina una guerra tra il governo di Kiev e le autoproclamate repubbliche popolari russofone di Lugansk e Doneck, che ha provocato oltre 14.000 morti e decine di migliaia di feriti. Gli “Accordi di Minsk” (2014-2015) che prevedevano un’ampia autonomia per le regioni russofone del Donbass e avrebbero potuto fermare la guerra, non furono mai implementati dal governo di Kiev con una necessaria riforma costituzionale; uno dei più rilevanti protagonisti della politica europea, la ex cancelliera tedesca Angela Merkel, ha dichiarato che essi servivano solo a prendere tempo perché Kiev potesse adeguatamente armarsi per la guerra (intervista a “Die Zeit”, 15 dicembre 2022). Nel 2019 è stata inserita nella Costituzione ucraina la volontà di adesione alla NATO.
L’avanzata della NATO ad Est, percepita dalla Russia come minaccia alla propria sicurezza, e la negazione dei diritti della popolazione russa in Ucraina, hanno sempre più esacerbato i rapporti tra Russia e Occidente. Piuttosto che il dialogo, la mediazione, l’accordo, è stata privilegiata la strada della contrapposizione frontale (anche a livello culturale, con campagne russofobiche e la messa al bando dell’arte e della letteratura russe, che sono parte costitutiva e fondante del patrimonio culturale europeo). La proposta di una trattativa globale sulla sicurezza, presentata da Mosca a USA e NATO nel dicembre 2021, fu lasciata cadere nel vuoto, dando alla dirigenza russa l’ulteriore segnale che non vi fossero spazi di mediazione e soluzione pacifica. È così prevalso il ricorso alla guerra “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, proprio ciò che la Costituzione italiana ripudia espressamente, in coerenza con la Carta dell’ONU.
Anche dopo l’inizio della guerra ad alta intensità il 24 febbraio 2022, i tentativi di trattativa e mediazione tra le delegazioni di Ucraina e Russia – in Bielorussia prima, in Turchia dopo –sono falliti per la pesante ingerenza di un forte “partito della guerra” che si proponeva la vittoria completa e definitiva sulla Russia, di cui si preconizzava un rapido cedimento, se non un’implosione. USA, NATO, UE hanno sempre più armato Kiev, a cui sono andati, dalla sola UE, 130 miliardi di euro (Von der Leyen, 19 dicembre 2024). Il Parlamento europeo, in coerenza con i vertici UE e NATO, ha istigato l’Ucraina a combattere fino alla “vittoria”, escludendo ogni ipotesi di negoziato. Ciò ha determinato una continua escalation bellica, con l’invio di armi sempre più letali in grado di colpire in profondità il territorio della Russia, in una sempre più pericolosa spirale di azioni e reazioni e un coinvolgimento sempre più ampio della UE e della NATO, col rischio concreto per i Paesi europei di scivolare da uno stato di cobelligeranza indiretta ad una belligeranza diretta (già anticipata con la folta presenza in Ucraina di istruttori, addestratori militari, ufficiali di collegamento di paesi europei).


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DONBASS

Quante altalene aspettano bambini che non torneranno mai più a giocare ...

Dal 2014 oltre 24mila vite di bambini devastate dalla guerra. Centinaia gli uccisi, migliaia i feriti e mutilati da armi occidentali, anche italiane

Noi - dal 2014 - li assistiamo, aiutiamo, salviamo

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Oggi, nuovamente bombardata Miniera Gagarin

Ancora per fortuna senza bambini colpiti

Così dal 2014

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950 BAMBINI HANNO RICEVUTO IL NOSTRO “NONNO GELO”

Il Natale ortodosso (come la nostra Befana) porta via tutte le festività di fine anno.
Dai primi bambini che hanno festeggiato la tradizione di San Nicola a Miniera Gagarin, ai bambini disabili di Gorlovka e dei suoi villaggi vicini al fronte, al centro sociale di Charzyzsk, agli orfani di guerra della città e delle altri insediamenti dei suoi dintorni, alla Parrocchia di San Serafino di Sarov di Donezk, in uno dei quartieri più bombardati della città, alle sciole ed asili della zona del frefronte di Debal’cevo sino agli insefiamenti della zona di Lisichansk (Lugansk), quest’anno son stati circa 950 i bambini coinvolti della nostra azione volta a portare un istante di pace, di serenità, di infanzia ai bambini del Donbass. Ma anche in Ucraina i bambini ci hanno visto portare il Natale.

Leggi tutto https://www.aasib.org/950-bambini-hanno-ricevuto-il-nostro-nonno-gelo/


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Due bambini feriti nell'attacco di un drone ucraino nella zona liberata di Char’kov https://t.me/AASIB/4887 sono stati ricoverati in ospedale presso la RDKB di Mosca

Dei quattro feriti a Mosca, accompagnati da specialisti del Centro di Medicina della Catastrofi sono stati portati alla RDKB una bambina di 2 anni ed un ragazzo di 13.

Le prime cure sono state prestate dalla clinica pediatrica regionale di Belgorod. Al momento dell'ammissione alla RDKB, sono stati immediatamente eseguiti una serie di esami diagnostici e sono stati effettuati preparativi per il trattamento chirurgico.

«Una bambina di due anni ha subito una lesione da esplosivo, tra cui una lesione cerebrale aperta, una frattura dell'omero destro con il danno più grave al fascio neurovascolare. Il bambino è entrato in gravi condizioni con l’ausilio della ventilazione meccanica. Il primo successivo al ricovero un team multidisciplinare ha eseguito un intervento chirurgico di emergenza per ripristinare le strutture più sottili dell'arto: chirurghi ricostruttivi-plastici e vascolari, traumatologo ortopedico, anestesista-rianimatore, infermieri operativi. Ora il bambino è nel reparto di terapia intensiva sotto costante supervisione dei specialisti per valutare le condizioni e l'efficacia del trattamento», Anton Narbutov, primario di Chirurgia della struttura

Il ragazzo di dodici anni ha subito una ferita da esplosione di mine con frattura aperta delle ossa dell'avambraccio. Secondo Aleksandr Sautenko, primario di Traumatologia ed ortopedia, dopo il ricovero il bambino ha subito un intervento chirurgico volto alla rimozione dei frammenti della frattura. Successivamente è stato accolto nel reparto di terapia intensiva. Le sue condizioni sono valutate come moderate. Nel prossimo futuro i medici pianificano di trasferire il paziente in un reparto di degenza specializzato.


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Una bambina di otto anni è stata ferita da un bombardamento di Gorlovka da parte dei militari ucraini.

Gorlovka è sotto il fuoco ucraino sin da questa mattina con artiglieria pesante e droni.

11 anni di guerra I responsabili sono i guerrafondai UE e tutti i governi italiani succedutisi dal 2014 ad oggi

PACE! DIALOGO! INFANZIA AI BAMBINI, NON BOMBE !

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Il Natale ortodosso (come la nostra Befana) porta via tutte le festività di fine anno.

Nei prossimi giorno sul nostro sito pubblicheremo un breve riassunto di tuto quello che abbiamo fatto per portare un istante di Pace nel Donbass martoriato da 11 anni di guerra

Oggi, gli ultimi regali sono stati distribuiti da Padre Il’ja, parroco della parrocchia di San Serafino di Sarov di Donezk, che si torva in uno dei quartieri da sempre più compito dai bombardamenti della città

Una breve lettera

“Padre,
da parte di tutta la nostra famiglia esprimiamo a voi e all’Associazione italiana un enorme ringraziamento per i regali di Natale ai nostri figli.
La Sua sensibilità e le attenzione dell’Associazione verso i nostri bambini danno speranza e infondono la fede in tutto ciò che è buono e positivo in questo mondo.
Non tutti i genitori in questo nostro momento così difficile possono permettersi regali così meravigliosi e belli per i loro bambini!
La misericordia di Dio e il Manto protettore della Vergine siam su Voi tutti !
I bambini sono felici, i loro occhi brillavano alla vista dei regali!
Grazie per la capacità di sorprendere!
Anche noi adulti abbiamo provato gioia nell’apire i regali!"

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Rafforza il dialogo, l'amicizia, la Pace!

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Domani gli ortodossi festeggeranno il Natale
Questo uno dei cartelli apposti all'ingresso di una delle mille chiese della Chiesa ortodossa ucraina che, per il governo di Kiev, deve scomparire. In Ucraina si arrestano preti, vescovi, metropoliti della Chiesa ortodossa, viene vietata ogni attività, dalla messa, alla cancellazione del Natale.

"Cari parrocchiani,
il 7 gennaio nella nostra chiesa ci sarà la polizia
Tutti coloro che verranno a festeggiare il Natale saranno interrogati
Per l'amor di Dio non provocate, per favore rimanete a casa
La cosa principale è la fede"

Ma l'Occidente democratico, terra di libertà e diritti, chiude tutti e due gli occhi al sopruso
Dopotutto gli ucraini crepano per noi ...


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Un drone ucraino ha attaccato un'autovettura civile nel territorio liberato della regione di Char'kov. A bordo dell'auto c'erano 4 bambini e 2 adulti. Tutti hanno riportato ferite di varia gravità. Le vittime sono state portate in vari istituti medici della regione di Belgorod. I medici russi stanno lottando per la loro vita


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