PER MIA GRANDISSIMA COLPA 🌺🌺🌺
Il governo si appresta a prorogare il cosiddetto scudo penale dei medici, ovvero la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave in situazioni di grave carenza di personale sanitario (https://www.doctor33.it/articolo/63020/milleproroghe-dalle-multe-per-i-no-vax-allo-scudo-penale-ecco-le-misure-per-la-sanita). Non entreremo qui nel merito della declinazione del concetto di colpa lieve e grave, questione complicatissima e oggetto di numerosi articoli del codice nonché di infinite pronunce di vari tribunali e corti. Osserviamo se mai l'assurdità intrinseca a un provvedimento che, riconoscendo una situazione disfunzionale, non solo non vi provvede bensì legittima lo svolgimento di attività riconosciute come obiettivamente rischiose per chi vi ricorre. Un po' come se in corrispondenza di un semaforo che funziona male si sospendessero le norme del codice stradale che sanzionano gli automobilisti disattenti. Pare in altri termini una resa senza condizioni dei governi, che su questo come su tanti altri argomenti riconoscono di non poter fare nulla per trovare soluzioni e dunque si adoperano più che altro per tener buone tutte le parti in causa, qui specificamente i medici che lavorano in condizioni precarie e che continueranno così a farlo, anche loro accettando la disfunzionalità, sollevati da alcune specifiche e peraltro sacrosante responsabilità. Che, per ulteriore paradosso, continueranno a ricadere in capo a chi abbia la "mala sorte" di lavorare invece in contesti non sotto organico. Da non credere: se operi in contesti adeguati hai maggiori responsabilità che se ti adegui a operare in contesti inadeguati. Una condizione che non sarebbe inverosimile leggere anche come una sorta di incitamento alla collusione con le inadempienze "di stato". Una riedizione aggiornata dell'arte di arrangiarsi, eretta a virtù di vita in un mondo nel quale il conformismo è prerequiisto essenziale di sopravvivenza e integrazione.
Il governo si appresta a prorogare il cosiddetto scudo penale dei medici, ovvero la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave in situazioni di grave carenza di personale sanitario (https://www.doctor33.it/articolo/63020/milleproroghe-dalle-multe-per-i-no-vax-allo-scudo-penale-ecco-le-misure-per-la-sanita). Non entreremo qui nel merito della declinazione del concetto di colpa lieve e grave, questione complicatissima e oggetto di numerosi articoli del codice nonché di infinite pronunce di vari tribunali e corti. Osserviamo se mai l'assurdità intrinseca a un provvedimento che, riconoscendo una situazione disfunzionale, non solo non vi provvede bensì legittima lo svolgimento di attività riconosciute come obiettivamente rischiose per chi vi ricorre. Un po' come se in corrispondenza di un semaforo che funziona male si sospendessero le norme del codice stradale che sanzionano gli automobilisti disattenti. Pare in altri termini una resa senza condizioni dei governi, che su questo come su tanti altri argomenti riconoscono di non poter fare nulla per trovare soluzioni e dunque si adoperano più che altro per tener buone tutte le parti in causa, qui specificamente i medici che lavorano in condizioni precarie e che continueranno così a farlo, anche loro accettando la disfunzionalità, sollevati da alcune specifiche e peraltro sacrosante responsabilità. Che, per ulteriore paradosso, continueranno a ricadere in capo a chi abbia la "mala sorte" di lavorare invece in contesti non sotto organico. Da non credere: se operi in contesti adeguati hai maggiori responsabilità che se ti adegui a operare in contesti inadeguati. Una condizione che non sarebbe inverosimile leggere anche come una sorta di incitamento alla collusione con le inadempienze "di stato". Una riedizione aggiornata dell'arte di arrangiarsi, eretta a virtù di vita in un mondo nel quale il conformismo è prerequiisto essenziale di sopravvivenza e integrazione.