Conseguenze geopolitiche delle prossime elezioni americane.
"Trump e Biden sono prima di tutto filoamericani.
Ma per Trump gli Stati Uniti sono il paese nazionale, la Grande Potenza,
per Biden gli Stati Uniti sono l’avanguardia del globalismo, la fortezza dell’egemonia mondiale liberale, dell’Impero globale che ha come missione principale quella di liquidare gli Stati nazionali e installare il governo globale guidato dal capitalista internazionale élite e monopoli includendo ampiamente i segmenti occidentali e non occidentali.
La differenza principale consiste nel fatto che Trump si concentrerà sul contenimento (principalmente economico, ma non solo) della Cina e Biden promuoverà una politica radicalmente anti-russa. Nel caso della vittoria di Biden le possibilità di una nuova guerra mondiale sono molto più alte, perché una potenza nucleare la cui sovranità è costruita sulla capacità militare è designata come il suo principale nemico fin dall’inizio.
Biden agirà nella cornice della geopolitica classica cercando di attaccare Heartland (Russia) e in qualche modo sedurre o neutralizzare almeno Rimland (Cina).
Ma entrambi si opporranno all’ascesa di nuovi poli, anche se in modo diverso. Trump – che in qualche modo accetta in generale il multipolarismo, Biden – cerca di opporsi a qualsiasi prezzo..."
https://www.controinformazione.info/conseguenze-geopolitiche-delle-prossime-elezioni-americane/
"Trump e Biden sono prima di tutto filoamericani.
Ma per Trump gli Stati Uniti sono il paese nazionale, la Grande Potenza,
per Biden gli Stati Uniti sono l’avanguardia del globalismo, la fortezza dell’egemonia mondiale liberale, dell’Impero globale che ha come missione principale quella di liquidare gli Stati nazionali e installare il governo globale guidato dal capitalista internazionale élite e monopoli includendo ampiamente i segmenti occidentali e non occidentali.
La differenza principale consiste nel fatto che Trump si concentrerà sul contenimento (principalmente economico, ma non solo) della Cina e Biden promuoverà una politica radicalmente anti-russa. Nel caso della vittoria di Biden le possibilità di una nuova guerra mondiale sono molto più alte, perché una potenza nucleare la cui sovranità è costruita sulla capacità militare è designata come il suo principale nemico fin dall’inizio.
Biden agirà nella cornice della geopolitica classica cercando di attaccare Heartland (Russia) e in qualche modo sedurre o neutralizzare almeno Rimland (Cina).
Ma entrambi si opporranno all’ascesa di nuovi poli, anche se in modo diverso. Trump – che in qualche modo accetta in generale il multipolarismo, Biden – cerca di opporsi a qualsiasi prezzo..."
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