⚠️ Un po' di dati su tutti questi YouTuber 🤡
- il 97% non riesce a superare i 10.000 euro all’anno
- il 2%, con almeno 1,4Milioni di visualizzazioni mensili, incassa all’incirca 16.800 dollari l’anno
- solo l’1%, che ottiene dai 2 ai 42Milioni di visualizzazioni al mese, ci guadagna
Questo perché 1.000 visualizzazioni rendono dai 50 centesimi ai 5 dollari, i dati non sono pubblici. In media 1 dollaro per 1.000 visualizzazioni al mese.
Tutto questo però accade solo se la pubblicità sui video è visualizzata. Essendo invece visualizzata solo nel 15% dei casi, in media, i profitti si riducono drasticamente.
Ed ecco che 1Milione di visualizzazioni al mese si riducono a 150.000, così come 1.000 dollari di guadagni diventano 150.
“Il risultato è che puoi avere mezzo milione di follower su YouTube ed essere costretto a lavorare da McDonald’s per mantenerti.”
Per incrementare i propri guadagni, molti YouTuber sono quindi costretti a realizzare video sponsorizzati, dove, in molti casi, promuovono prodotti e servizi con espedienti al limite della circonvenzione di incapaci.
fonte: Dataroom di Milena Gabanelli.
Un ringraziamento a @Nicola Marino per la segnalazione
- il 97% non riesce a superare i 10.000 euro all’anno
- il 2%, con almeno 1,4Milioni di visualizzazioni mensili, incassa all’incirca 16.800 dollari l’anno
- solo l’1%, che ottiene dai 2 ai 42Milioni di visualizzazioni al mese, ci guadagna
Questo perché 1.000 visualizzazioni rendono dai 50 centesimi ai 5 dollari, i dati non sono pubblici. In media 1 dollaro per 1.000 visualizzazioni al mese.
Tutto questo però accade solo se la pubblicità sui video è visualizzata. Essendo invece visualizzata solo nel 15% dei casi, in media, i profitti si riducono drasticamente.
Ed ecco che 1Milione di visualizzazioni al mese si riducono a 150.000, così come 1.000 dollari di guadagni diventano 150.
“Il risultato è che puoi avere mezzo milione di follower su YouTube ed essere costretto a lavorare da McDonald’s per mantenerti.”
Per incrementare i propri guadagni, molti YouTuber sono quindi costretti a realizzare video sponsorizzati, dove, in molti casi, promuovono prodotti e servizi con espedienti al limite della circonvenzione di incapaci.
fonte: Dataroom di Milena Gabanelli.
Un ringraziamento a @Nicola Marino per la segnalazione