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Notizie, contronotizie e riflessioni sul mondo “vasto e terribile, e terribilmente complicato” (Gramsci)

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Tucidide ci aiuta a decifrare la guerra in Ucraina…


A Savona, il 3 agosto, discuterò con Carlo Freccero, sulla guerra in corso: origini, responsabilità, prospettive.






Il Fatto Quotidiano, 6 giugno 2023


Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. BUONA FESTA DELLA REPUBBLICA, QUELLA CHE RIPUDIA LA GUERRA!


Apprendo da Marx 21 che il guitto Zelensky ha cancellato due festività come il 1° maggio e il 9 maggio (vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra mondiale): sarebbero una “eredità del regime sovietico”. Si profila sempre più nettamente che il “regime” è proprio quello di Zelensky. Ma noi continuiamo a sostenere la “democrazia” Ucraina.




Andare alla fiaccolata per la festa della Liberazione portando le bandiere della NATO! Lo hanno fatto la sera del 24 a Torino i “radicali” (ma esistono ancora ‘sti buffoni!?). E la polizia carica gli “antagonisti” ossia coloro che contestavano quelle bandiere: contestavano con le parole non a sprangate! Una Liberazione che comincia sotto i peggiori auspici.


La RUSSIA: 🇷🇺 🇮🇹 Amicizia Russia-Italia dan repost
La NATO intende porre fine diplomaticamente alla crisi ucraina, consentendo allo stesso tempo di dividere il paese in due parti, ha affermato l'editorialista del National Review Noah Rothman.

— L'entusiasmo occidentale per la questione ucraina continuerà a diminuire fino a quando il governo Zelensky non si troverà di fronte a un fatto compiuto. A questo punto, l'Ucraina sarà letteralmente divisa, e con l'approvazione dei suoi cosiddetti sostenitori, dice l'articolo.

Una controffensiva UAF nel Donbass e in Crimea sarebbe troppo costosa per gli Stati Uniti e i suoi alleati europei, poiché richiederebbe enormi quantità di munizioni, attrezzature, nonché supporto aereo e accesso all'intelligence straniera, ha affermato Rotman.

LOMOVKA


I documenti messi in rete da mano ignota sulla guerra in Ucraina (assai imbarazzanti per Biden-Zelensly & Co), tra le tante rivelazioni ci dicono che gli attacchi missilistici alla centrale atomica di Zaporizhzhia provenivano da Kiev e non dai russi come ci volevano far credere. In pochi abbiamo ripetuto che era assurdo pensare che i russi occupanti la centrale si autobombardassero ma le nostre voci erano sopraffatte dalle grancasse di regime. E ora, come la mettiamo? I servi sciocchi blateranti sui media che diranno? In realtà qualcuno di loro sta già dicendo qualche scemenza, parlando della "possibilità" che i documenti (provenienti da Washington) siano stati "manipolati" dai russi. Non c'è che fare. La voluttà di servire è una forza irresistibile.


"Ci sono molti modi per giudicare il successo o il fallimento di un paese. Possiamo guardare alla sua economia, alla forza dei suoi militari o alla qualità della sua istruzione. Possiamo esaminare la solidità dei nostri ponti o l’uniformità delle nostre autostrade. Ma cosa succede se usiamo uno standard diverso? Dovremmo giudicare una nazione in base a un semplice parametro: il numero di genitori in lacrime che consente, le piccole tombe che tollera". Così, Esau McCaulley sul "New York Times", oggi, in riferimento all'ultima strage compiuta da una ragazza-killer n una scuola nel Tennesee. Gli USA hanno il record in Occidente dei bambini e ragazzi sotto i 19 anni, uccisi con armi da fuoco.


Il cretinismo russofobico (“Il Fatto Quotidiano”, 28 marzo)


Il filosofo Habermas invita il mondo intellettuale a non spingere alla guerra come troppi stanno facendo e a rendersi conto che non si può “vincere” questa guerra. Ma che occorre pensare invece alla trattativa, prima che si giunga al punto di non ritorno.




La decisione di escludere dal Festival Pianistico Internazionale Denis Matsuev è l’ennesima prova della follia a cui é giunta la russofobia già da prima della guerra in Ucraina. Decisione assunta dai sindaci di Brescia e Bergamo, su pressione diretta dell’ ambasciata d’Ucraina. E dire che queste due città, Brescia e Bergamo, sono state designate come capitali italiane della cultura per il 2023! La propaganda di guerra sconfigge l’intelligenza, cancella la cultura, anima l’odio fra i popoli invece che avvicinarli e favorire la convivenza e la pace.


Giorgia Meloni ha sentenziato ieri che gli anarchici solidali con Cospito, non attaccano il governo, bensì lo Stato. Rispondo con Antonio Gramsci, il quale osserva che i "partiti totalitari", usano strumenti non solo coercitivi, ma altresì quelli che entrano sotto la categoria della persuasione, precisiamo, attraverso la manipolazione mediatica: si pensi a "la Repubblica" che ha titolato due giorni fa "Il ritorno degli anarchici" con il suo direttore che richiede addirittura la creazione di un organo speciale, extracostituzionale, per difendere lo Stato all'interno e all'esterno! Tali partiti, spiega Gramsci, svolgono la funzione che in passato era del monarca: ossia, «impersonare la sovranità sia nel senso statale che in quello della direzione politico-culturale (cioè di essere arbitra nelle lotte interne dei ceti dominanti» (Quaderno 7, 93). Quei partiti “totalitari” (Gramsci allude ovviamente al PNF), tenderanno a legittimarsi appoggiandosi al «concetto astratto di “Stato”» poiché, essendo espressioni di una ben precisa classe hanno bisogno anche di conciliare i propri interessi di classe con quelli delle classi alleate e cercheranno di conquistare un certo consenso in determinati strati delle classi avverse, nel tentativo di dare l’impressione che sia in atto, da parte del potere totalitario, «la funzione “di forza imparziale”» (Quaderno 13, 21). Ecco che gli anarchici, alla stregua di mafiosi e di terroristi stragisti, vengono additati alla esecrazione dell'opinione pubblica, e lo spettro di una misura cautelare estrema, escogitata nel momento più duro della lotta alla mafia, come il "carcere duro" e il 41 bis, comincia ad essere agitata per dissuadere preventivamente chiunque voglia esprimere dissenso. Eccoci passati dalla post-democrazia al "totalitarismo morbido" (come l'ho già definito da tempo).


« L’Identità », 1 febbraio 2023 (il titolo non corrisponde pienamente al mio pensiero…).


Alla guerra dei cannoni, delle bombe e dei missili si aggiunge la guerra della propaganda. La prima uccide i corpi, distrugge le città, la seconda ammazza lo spirito critico e l’intelligenza. Ultimo episodio, Praga.


Alla decisione del Museo della deportazione di Auschwitz, di escludere la Russia dalle celebrazioni del 27 gennaio, non si può che rispondere con Hemingway: "Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all'Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita". Il merito dell'Armata Rossa, va ben oltre l'oltrepassamento dei cancelli di Auscwitz-Birkenau. Non possiamo non ricordare i 20-25 milioni di morti russi nella guerra mondiale, su circa 40 in totale. E oggi vedere messa la Russia non solo sul banco degli imputati, ma additata come abisso di "barbarie" è intollerabile. E chi sarebbero gli Stati e i popoli detentori della "civiltà"? La Polonia clerico-fascista? L'Ucraina di Zelensky, dove forze neonaziste sono parte integrante delle istituzioni? Israele che massacra i Palestinesi ogni giorno? Gli Stati Uniti e la Nato che hanno sulla coscienza tutte le guerre illegali degli ultimi 25 anni?

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