Adnkronos ieri ha pubblicato un articolo, che se volete leggere trovate qui, desunto in gran parte, per non dire del tutto, dai tweet dell'Institute for the Study of War che ben conosciamo (per intenderci quello gestito dalla famiglia Kagan, uno dei quali ha sposato Victoria Nuland), che ci ricorda sempre come l'essenza della propaganda non sia quella di scrivere cose false, ma di fornire interpretazioni tendenziose di cose vere. Scrive dunque Adn/ISW che la Russia ha cambiato tattica: ora non conquista più le città, ma il territorio intorno "senza concentrarsi su un particolare obiettivo", ed è per questo che Pokrovsk, la cui conquista sembrava imminente (ma a chi?) non è stata ancora conquistata. Il motivo naturalmente sono le perdite enormi subite dalle FFAA russe, che appunto solo dalle parti di Pokrovsk hanno perso 3000 uomini e hanno così poco materiale che sono costretti a utilizzare mezzi civili - bontà loro, gli ignoti redattori ammettono che l'emergenza potrebbe essere temporanea. Soprattutto, però, il "cambio di strategia" è legato alla necessità russa di negoziare da posizione di forza ora che Trump farà finire il conflitto, e quindi "i chilometri quadrati di territorio conquistato diventano più importanti delle singole città controllate".