Però dicevamo che la propaganda non deve mentire ma riportare in maniera tendenziosa cose vere, e abbiamo mancato di dire qual è, la cosa vera: che effettivamente i russi si stanno concentrando meno sui centri abitati e i "tritacarne" che ne conseguono (con serie eccezioni che ISW e Adn non considerano, tipo Kurakhove, Vovčansk e Časiv Jar) e più sul contorno, chiamiamolo così. Ma la ragione non ha niente a che fare con perdite o negoziati, ma col fatto che ora è possibile agire nelle vicinanze delle città e non occorre necessariamente andare a sbatterci contro, perché non sono più i punti di ancoraggio della linea difensiva ucraina che ormai si è a dir poco sfilacciata. Prima semplicemente non era possibile oltrepassare fortezze come Niu Iork, Avdiivka o Ugledar prendendole sui fianchi, perché i fianchi erano costellati di altre difese e perché alle spalle avevano altre fortezze, il tutto in un ambiente saturo di armi anticarro e antiaeree anche individuali, quindi non rilevabili, per di più arrivando ai centri abitati non necessariamente dalla miglior posizione ma semplicemente dalla linea che si era riusciti a raggiungere. E non è, come dice l'articolo citando l'ISW, che "anche al Cremlino" quei quattro scemi si sono resi conto che avanzare ai lati è più facile che dare le testate nel muro, è che semplicemente prima non si poteva farlo. Ora dall'altro lato ci sono meno difese, meno uomini, meno mezzi, meno linee difensive preparate e si può agire tra le linee, avvicinandosi agli obiettivi da più direzioni obbligando i difensori a sfilacciare ancora di più le loro difese per far fronte a più direzioni di attacco. Penso che alla fine la sottovalutazione più grande delle specificità e delle difficoltà del conflitto sia stata proprio questa: è passata l'idea dell'Ucraina come una grande pianura incustodita, dove le truppe corazzate avrebbero manovrato in stile Desert Storm accompagnate da stormi di aerei ed elicotteri. Ma questo non è successo e non poteva succedere (a partire dal fatto che l'Ucraina non è esattamente una pianura, non dove si sta svolgendo la maggior parte di combattimenti almeno), e invece di rendersene conto da subito si è preferito credere che siano stati i russi a non sapere cosa fare, per via delle "tattiche sovietiche" da cui proprio non riescono a liberarsi. Pare però che quelli ancora prigionieri della guerra fredda e delle sue immediate conseguenze siano i nostri, e siano sempre loro che pretendono che sia la realtà ad adattarsi agli schemi, non il contrario. E quindi ti ritrovi con l'ISW che ti spiega il conflitto, e onestamente non riesce a capire perché le cose non vanno come loro pensano che debbano andare.