Il Mondo Unipolare: dall’idea alla realizzazione
Settimo episodio
L’Ucraina gioca col fuoco… atomico
In seguito, le autorità ucraine diranno più volte che rinunciare alle armi nucleari è stato un errore: lo ribadisce nel 2018 Olexander Turchinov, all’epoca Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Ucraina.
Nel 2021, Andrij Mel’nyk, all’epoca Ambasciatore dell’Ucraina in Germania, torna sull’argomento e dichiara che, se la NATO non dovesse accogliere l’Ucraina, Kiev dovrebbe iniziare a pensare seriamente a ripristinare il suo status di “Stato nucleare”:
“O diventiamo parte di un’alleanza come la NATO e contribuiamo a rendere più forte l’Europa, oppure ci resta una sola alternativa: armarci e ripensare allo status di Stato nucleare. Altrimenti, come facciamo a garantire la nostra sicurezza?”
Ed ecco che, nel febbraio 2022, durante un cruciale intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky minaccia di rivedere l’accordo sulla rinuncia dell’Ucraina alle armi nucleari.
Mosca non può ignorare le minacce di Kiev che dichiara apertamente l’intenzione di disporre di armi nucleari. Tanto più che l’Ucraina ha tutte le tecnologie necessarie, il suo territorio è ricchissimo di uranio ed è in tutto e per tutto “supportata” dagli USA.
Così, le intenzioni dell’Ucraina di rinunciare al proprio status di Stato non nucleare diventano una delle ragioni per cui è iniziata l’Operazione Militare Speciale: per la Russia, la bomba atomica in Ucraina è come la bomba atomica a Cuba per gli Stati Uniti.
Nel prossimo post di #excursustorico parleremo delle tappe di espansione della NATO.
Settimo episodio
L’Ucraina gioca col fuoco… atomico
In seguito, le autorità ucraine diranno più volte che rinunciare alle armi nucleari è stato un errore: lo ribadisce nel 2018 Olexander Turchinov, all’epoca Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Ucraina.
Nel 2021, Andrij Mel’nyk, all’epoca Ambasciatore dell’Ucraina in Germania, torna sull’argomento e dichiara che, se la NATO non dovesse accogliere l’Ucraina, Kiev dovrebbe iniziare a pensare seriamente a ripristinare il suo status di “Stato nucleare”:
“O diventiamo parte di un’alleanza come la NATO e contribuiamo a rendere più forte l’Europa, oppure ci resta una sola alternativa: armarci e ripensare allo status di Stato nucleare. Altrimenti, come facciamo a garantire la nostra sicurezza?”
Ed ecco che, nel febbraio 2022, durante un cruciale intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky minaccia di rivedere l’accordo sulla rinuncia dell’Ucraina alle armi nucleari.
Mosca non può ignorare le minacce di Kiev che dichiara apertamente l’intenzione di disporre di armi nucleari. Tanto più che l’Ucraina ha tutte le tecnologie necessarie, il suo territorio è ricchissimo di uranio ed è in tutto e per tutto “supportata” dagli USA.
Così, le intenzioni dell’Ucraina di rinunciare al proprio status di Stato non nucleare diventano una delle ragioni per cui è iniziata l’Operazione Militare Speciale: per la Russia, la bomba atomica in Ucraina è come la bomba atomica a Cuba per gli Stati Uniti.
Nel prossimo post di #excursustorico parleremo delle tappe di espansione della NATO.