Sara Reginella - Canale ufficiale

Nonostante in città come Donetsk continuino, purtroppo, i bombardamenti e gli attentati terroristici, a Lugansk, da dove ho iniziato il mio viaggio, la linea del fronte si è spostata di kilometri e la situazione è relativamente tranquilla.
Ho incrociato per strada perlopiù combattenti delle repubbliche del Donbass, da sempre integrati nella popolazione, anziché soldati russi, spostati, insieme ad altri miliziani della DNR e della LNR, nelle zone più calde.

Uno dei maggiori cambiamenti che ho osservato dall'ultima volta in cui sono stata qui, nel 2016, sta nelle tante auto con adesivi dell'ultima lettera dell'alfabeto applicati sui vetri. Inoltre, le bandiere della Federazione Russa affiancano quella della Repubblica Popolare di Lugansk, all'esterno di numerosi edifici.

Altro cambiamento: i prezzi di alberghi, cibo e appartamenti sono vorticosamente saliti ed è stato davvero difficile trovare dove alloggiare: nella città è un via vai di persone impegnate nella ricostruzione dei territori circostanti.

Domani, mi dedicherò all'approfondimento dei processi politici e sociali che hanno accompagnato questi cambiamenti.

Qui siamo un'ora in avanti rispetto all'Italia e nella foto dallo scatto lento, le bandiere cui ho fatto cenno, sembrano addormentarsi insieme alla popolazione.
Sono poco riconoscibili: fa caldissimo, servirebbe un soffio di vento.