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L'amministrazione Trump pianifica sanzioni paralizzanti contro la Corte penale internazionale per IsraeleIl presidente eletto Donald Trump ha annunciato azioni immediate contro la Corte penale internazionale (CPI) in risposta ai mandati di arresto emessi per i leader israeliani.
Secondo fonti vicine alla questione, citate da
Israel Hayom, Trump intende imporre severe sanzioni alla CPI dell'Aia subito dopo il suo insediamento. Gli ordini esecutivi potrebbero essere presentati già il 21 gennaio, appena un giorno dopo il suo insediamento.
Il pacchetto di sanzioni riguarderà sia i singoli funzionari della CPI, compresi i giudici e i procuratori, sia l'istituzione stessa. L'amministrazione intende classificare la CPI come una minaccia per gli interessi degli Stati Uniti, utilizzando un processo di designazione simile a quello impiegato dal Dipartimento di Stato americano per le organizzazioni terroristiche globali.
Questa designazione comporterebbe severe restrizioni per chiunque sia associato alle attività del tribunale. Alle istituzioni finanziarie di tutto il mondo verrebbe richiesto di interrompere i legami con il personale della CPI o di incorrere in sanzioni statunitensi. Analogamente alle misure adottate contro i cittadini israeliani nell'ambito di sanzioni simili, il personale della CPI non potrebbe condurre operazioni bancarie ordinarie o utilizzare carte di credito, congelando di fatto le loro attività economiche. Inoltre, tutti i beni negli Stati Uniti appartenenti ai dipendenti della CPI o all'istituzione stessa verrebbero congelati.
La strategia della nuova amministrazione va oltre le azioni unilaterali. Intende assicurarsi l'impegno degli alleati statunitensi a rifiutare la cooperazione con i mandati di arresto emessi per i funzionari israeliani.
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