Punto 1: I media sono asserviti agli interessi delle classi dominanti.
Punto 2: Le classi dominanti hanno come unico interesse far soldi, sfruttando senza ritengo la gente.
Conseguenza: Quando i media battono ossessivamente su un tasto è per fare gli interessi, innanzitutto economici delle classi dominanti.
Fin qua ci siamo? Sì, che ci siamo, dai, è elementare.
Come si impongono questi interessi, questi modelli socio-economici? Lo abbiamo detto, con la propaganda ossessiva. Ma non basta, affinché questa funzioni per bene, bisogna gettare fumo. Cos'è questo fumo? Il buon senso spicciolo, la favoletta, la narrazione.
Facciamo un esempio pratico:
Renzi vuole imporre la libertà di poterti licenziare con un calcio in culo, senza lacci e laccioli? Come procederà? Semplicissimo, imporrà sui media la favoletta che il posto fisso è una costrizione, che la libertà è meravigliosa ecc... Ovviamente l'unica libertà sarà quella di crepare di fame e di morire al gelo in qualche angolo di stazione. Ma questo lo capirai, se lo capirai, quando sarà troppo tardi. Intanto avrai fatto il suo gioco urlacchiando: "Sì, sì, viva la libertà, che noia il posto fisso".
Veniamo ora a una delle narrazioni ossessive del momento: la libertà delle donne di non fare figli. Per comprendere bene, rileggere i punti 1 e 2 e trarre la medesima conclusione. Identica anche la cortina fumogena, la narrazione: quanto è meravigliosa la libertà di non far figli, quanto è meraviglioso realizzarsi e bla bla bla. Si da a bere la favoletta, verranno le donne a ripetere che una donna è meravigliosa anche senza figli e addio comprensione di quale interesse, di quale modello sta dietro a tutto questo. La narrazione, la favoletta trionfa ancora una volta sulla realtà.
La realtà: si va verso un futuro sempre più miserabile, stipendi bassissimi, impossibilità di mantenere sé stessi, figuriamoci i figli. Si fa immaginare alle donne che diventeranno tutte cazzute, vincenti e ralizzate come la Bruzzone, la Impacciatore, la Cucciari ecc... ma la sola realizzazione che avranno sarà fare le schiavette fino all'età della pensione (che non avranno). E allora occorre da un lato convincere queste donne che essere sole, povere, miserabili come la merda, sia una meravigliosa conquista, affinché non rompano i coglioni e dall'altro evitare che si mettano al mondo figli che andranno a mendicare e rubacchiare magari i portafogli dei padroni. Insomma, vogliono evitarsi l'immensa rottura di coglioni di una scenario stile Inghilterra del 1700.
Ma tanto a parlare di tutto questo non ci si arriverà mai, saremo sempre impegnati in discussioni da cortina fumogena: le donne sono libere di non fare i figli, i giornali agli uomini queste cose non le chiedono. Menate da parruccheria all'infinito.
E come al solito la conclusione è che il metodo per buttarcelo in culo se lo son studiato da Dio. Hanno pensato a tutto. Semplice e infallibile.
A. Scotti
Punto 2: Le classi dominanti hanno come unico interesse far soldi, sfruttando senza ritengo la gente.
Conseguenza: Quando i media battono ossessivamente su un tasto è per fare gli interessi, innanzitutto economici delle classi dominanti.
Fin qua ci siamo? Sì, che ci siamo, dai, è elementare.
Come si impongono questi interessi, questi modelli socio-economici? Lo abbiamo detto, con la propaganda ossessiva. Ma non basta, affinché questa funzioni per bene, bisogna gettare fumo. Cos'è questo fumo? Il buon senso spicciolo, la favoletta, la narrazione.
Facciamo un esempio pratico:
Renzi vuole imporre la libertà di poterti licenziare con un calcio in culo, senza lacci e laccioli? Come procederà? Semplicissimo, imporrà sui media la favoletta che il posto fisso è una costrizione, che la libertà è meravigliosa ecc... Ovviamente l'unica libertà sarà quella di crepare di fame e di morire al gelo in qualche angolo di stazione. Ma questo lo capirai, se lo capirai, quando sarà troppo tardi. Intanto avrai fatto il suo gioco urlacchiando: "Sì, sì, viva la libertà, che noia il posto fisso".
Veniamo ora a una delle narrazioni ossessive del momento: la libertà delle donne di non fare figli. Per comprendere bene, rileggere i punti 1 e 2 e trarre la medesima conclusione. Identica anche la cortina fumogena, la narrazione: quanto è meravigliosa la libertà di non far figli, quanto è meraviglioso realizzarsi e bla bla bla. Si da a bere la favoletta, verranno le donne a ripetere che una donna è meravigliosa anche senza figli e addio comprensione di quale interesse, di quale modello sta dietro a tutto questo. La narrazione, la favoletta trionfa ancora una volta sulla realtà.
La realtà: si va verso un futuro sempre più miserabile, stipendi bassissimi, impossibilità di mantenere sé stessi, figuriamoci i figli. Si fa immaginare alle donne che diventeranno tutte cazzute, vincenti e ralizzate come la Bruzzone, la Impacciatore, la Cucciari ecc... ma la sola realizzazione che avranno sarà fare le schiavette fino all'età della pensione (che non avranno). E allora occorre da un lato convincere queste donne che essere sole, povere, miserabili come la merda, sia una meravigliosa conquista, affinché non rompano i coglioni e dall'altro evitare che si mettano al mondo figli che andranno a mendicare e rubacchiare magari i portafogli dei padroni. Insomma, vogliono evitarsi l'immensa rottura di coglioni di una scenario stile Inghilterra del 1700.
Ma tanto a parlare di tutto questo non ci si arriverà mai, saremo sempre impegnati in discussioni da cortina fumogena: le donne sono libere di non fare i figli, i giornali agli uomini queste cose non le chiedono. Menate da parruccheria all'infinito.
E come al solito la conclusione è che il metodo per buttarcelo in culo se lo son studiato da Dio. Hanno pensato a tutto. Semplice e infallibile.
A. Scotti