Mentre a Bruxelles sudano freddo davanti alla vittoria di Trump, gli europitechi invocano il ritorno di Mario Draghi in soccorso della loro amata Unione Europea.
Uno spettacolo raccapricciante: questi servi, sconfitti ancora una volta dalla realtà, si aggrappano a qualsiasi cosa pur di non ammettere il fallimento di tutto ciò in cui credono fanaticamente.
Anche qui, è ingenuo intonare il de profundis per la megera a dodici stelle, ma il terrore dei nemici dell'Italia è musica per le orecchie di qualsiasi patriota.