"Soffia il vento e fischia la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar" ed andremo fino alla fine, fino alla vittoria, alla libertà, alla nostra casa, che ci attende all’amore che si schiude alla nostra gioventù.”
Questo brano è tratto da una lettera scritta dal partigiano Giampaolo Grosso alla sua fidanzata Gisella poco prima di essere ucciso.
Giampaolo, nato a Genova il 30 marzo 1920, era uno studente di Scienze Agrarie all'Università di Bologna. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruolò come volontario e divenne allievo ufficiale del 1º Reggimento artiglieria da campagna della Divisione “Acqui”. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi, ma riuscì a fuggire prima di essere internato. Successivamente si unì alle formazioni partigiane della Valtellina, assumendo il nome di battaglia "Paolo". Nel maggio del 1944 fu nominato commissario politico della 55ª Brigata “Fratelli Rosselli”, parte della II Divisione Garibaldi “Lombardia”. Il 20 agosto 1944 Grosso guidò i suoi uomini in un attacco al presidio tedesco presso la centrale elettrica di Regoledo di Cosio, nel territorio di Sondrio. Dopo aver disarmato il nemico, il gruppo partigiano fu sorpreso dall'arrivo di rinforzi tedeschi e Grosso fu ucciso in uno scontro a fuoco. Aveva ventiquattro anni. Un distaccamento della Brigata "Fratelli Rosselli" fu successivamente intitolato a lui.
"Noi non ci aspettiamo lodi, né ricompense, siamo vilipesi, vituperati, denigrati, ma sappiamo che il domani metterà in luce molte cose e che gli "eroi" di adesso, che fanno quello che hanno fatto in questi poveri passi, saccheggiando, bruciando e rubando, avranno la giusta ricompensa. Ti amo tanto e so che il mio amore è ricambiato con eguale slancio ed eguale fervore. Per questo voglio vivere, voglio combattere, perché tu sii mia per sempre e perché l’avvenire dei nostri pupetti abbia ad essere radioso, senza incertezze, tutto luce come quello che tanto desideriamo e che ci dobbiamo piuttosto plasmare con le nostre mani."
La lettera di Giampaolo Grosso è contenuta insieme a quelle di altre 150 donne e uomini della Resistenza nel nostro ultimo libro “Qui soltanto il cadavere, l’idea non muore”. Le prime 100 copie del libro sono a disposizione a prezzo scontato. Lo trovate qui:
https://cronacheribelli.it/products/qui-soltanto-il-cadavere-lidea-non-muore-lettere-di-donne-e-uomini-della-resistenza