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SITUAZIONE SUL FRONTE UCRAINOMentre torna il terrorismo dei servizi ucraini (l'attentato di Mosca contro il Gen. Kirillov) e la stampa occidentale lo giustifica persino come legittimo atto di guerra, la situazione sui vari fronti lungo la linea di contatto si presenta assai complicata per Kiev.
La convinzione di Zelensky che sia necessario ad ogni costo mantenere un piede in territorio russo, per avere una qualche
merce di scambio in vista della ormai inevitabile apertura di un negoziato, tiene impegnate le migliori unità dell'AFU nella strenua difesa della porzione occupata nell'oblast di Kursk (ormai riconquistata dai russi per oltre il 50%), a prezzo di gravi perdite negli altri settori del fronte. Laddove, come segnala il ministro della difesa russo, Belusov,
"la velocità di avanzamento delle truppe russe è attualmente in media di circa 30 chilometri quadrati al giorno". In questa fase, l'azione delle forze russe è concentrata soprattutto nelle regioni di Donetsk e Zaporozhye, la cui
liberazione è stata completata per oltre il 70%. In particolare, i russi cercano di arrivare alla conquista di due centri di rilevante importanza strategica, Chasov Yar e Pokrovsk, entrambe nella regione di Donetsk.
A Chasov Yar si combatte da giorni all'interno dell'area urbana, e l'altro giorno circa 700 militari dell'AFU, in gran parte mercenari stranieri, sono rimasti circondati nella fabbrica di refrattari Chasovoy Yar; invitati ad arrendersi hanno rifiutato, ed al termine dei combattimenti almeno la metà di loro è rimasta uccisa. Situazione simile a Pokrovsk, dove sembra che i militari ucraini si stiano preparando per la resa: i mezzi corazzati americani e britannici vengono attualmente ritirati dalla città.
Pokrovsk, in particolare, è un nodo strategico assai importante, sia perché snodo di numerose vie di comunicazione, sia perché qui è concentrata gran parte della produzione di carbone ucraina, a sua volta fondamentale per la produzione dell'acciaio. La perdita di queste due città avrà sicuramente un impatto fortemente negativo sul morale delle truppe ucraine e sull'andamento del conflitto, che già registra un vertiginoso aumento delle diserzioni.
Ciò nonostante, sembra che Zelensky non intenda demordere dalla sua linea: piuttosto che cercare di difendere al meglio i territori ucraini, intende concentrare le forze nel tentativo di
riequilibrare la situazione, conquistando territorio russo. Di recente è stata segnalata la presenza di unità ucraine con un nuovo segno tattico (un quadrato bianco), e si suppone che l'AFU stia preparando una nuova offensiva contro la Russia, utilizzando le ultime brigate addestrate ed equipaggiate dalla NATO, presumibilmente a cavallo del passaggio tra l'amministrazione Biden e quella Trump.
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