🇮🇹⚔️ITALIA IN GUERRA? ECCO CHI VIENE RICHIAMATO ALLE ARMI: COSA SAPERE. Parte I - Il Messaggero
🔴Italia in guerra? Chi verrebbe richiamato alle armi? Domande ipotetiche, ma che sono sempre più frequenti dopo l'ultima escalation in Ucraina. Anche perché in Germania le aziende hanno già predisposto un piano in caso di conflitto.
⚫️L'Italia, in caso subisse un attacco, secondo il trattato della Nato gli altri membri del Patto atlantico sarebbero obbligati a intervenire a sua difesa. Ma l’art. 5 del Trattato sancisce inoltre che un attacco armato contro uno Stato membro è da considerare come un attacco indirizzato anche a tutti gli altri Stati appartenenti all’Alleanza. E quindi ciascuno dei Paesi membri è tenuto ad agire a sostegno reciproco. Perciò si potrebbe decidere di ricorrere alla forza armata.
🔴I cardini principali da cui bisogna partire sono gli articoli della Costituzione. L'undicesimo, in particolare, sancisce il ripudio della guerra “come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
⚡️Quindi? L'Italia non può dichiarare guerra? No. Ma non è esclusa una chiamata alle armi. Perché l’articolo 78 prevede che siano le Camere a deliberare lo stato di guerra e a conferire al governo i poteri necessari.
⚡️Chi è chiamato alle armi? Se dovesse essere deliberato lo stato di guerra, in primis sarebbero le Forze Armate a intervenire. Quindi esercito, marina e aeronautica militare, carabinieri e guardia di finanza. Poi gli ex militari che abbiano lasciato il servizio da meno di cinque anni.
⚡️E i civili? Se il personale in divisa non fosse sufficiente, si dovrebbe ricorrere a loro (quindi un'ipotesi ampiamente remota). In tal caso possono essere chiamati alle armi i cittadini dai 18 ai 45 anni dichiarati idonei in base alle visite mediche previste per la leva.
⚡️Come avviene la chiamata? La chiamata avverrebbe per mezzo delle cosiddette liste di leva. Chi complia la lista di leva militare? Tutti i Comuni italiani entro il mese di gennaio di ogni anno, sulla base delle segnalazioni dei soggetti obbligati e dalle risultanze dei registri dello stato civile. Nonché di altri documenti o informazioni. Vi si ricorre solo in condizioni urgenti ed eccezionali o in caso di emergenza.
⚡️Le forze italiane. Ma qual è attualmente il contingente delle Forze Armate? L’Esercito può contare oggi su 99.457 unità di cui 94.026 militari (94,5%) e 5.431 civili (5,5%). In particolare, la componente militare di genere femminile ha raggiunto nel 2023 il 9% della consistenza complessiva dell’Esercito, registrando un progressivo aumento negli incarichi direttivi e nei gradi medio-alti delle varie categorie, così come raccomandato dal "IV Piano di Azione Nazionale interministeriale su Donne, Pace e Sicurezza (2020-24). Questi i numeri del rapporto del 2023.
⚡️Il rifiuto della chiamata. Si può rifiutare la chiamata? Cosa succede? Qui bisogna leggere l’art.52 della Costituzione. Per cui: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici”.
Segue⬇️
❤️ Seguite Info Defense
Telegram | Web | RETE Info Defense |
🔴Italia in guerra? Chi verrebbe richiamato alle armi? Domande ipotetiche, ma che sono sempre più frequenti dopo l'ultima escalation in Ucraina. Anche perché in Germania le aziende hanno già predisposto un piano in caso di conflitto.
⚫️L'Italia, in caso subisse un attacco, secondo il trattato della Nato gli altri membri del Patto atlantico sarebbero obbligati a intervenire a sua difesa. Ma l’art. 5 del Trattato sancisce inoltre che un attacco armato contro uno Stato membro è da considerare come un attacco indirizzato anche a tutti gli altri Stati appartenenti all’Alleanza. E quindi ciascuno dei Paesi membri è tenuto ad agire a sostegno reciproco. Perciò si potrebbe decidere di ricorrere alla forza armata.
🔴I cardini principali da cui bisogna partire sono gli articoli della Costituzione. L'undicesimo, in particolare, sancisce il ripudio della guerra “come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
⚡️Quindi? L'Italia non può dichiarare guerra? No. Ma non è esclusa una chiamata alle armi. Perché l’articolo 78 prevede che siano le Camere a deliberare lo stato di guerra e a conferire al governo i poteri necessari.
⚡️Chi è chiamato alle armi? Se dovesse essere deliberato lo stato di guerra, in primis sarebbero le Forze Armate a intervenire. Quindi esercito, marina e aeronautica militare, carabinieri e guardia di finanza. Poi gli ex militari che abbiano lasciato il servizio da meno di cinque anni.
⚡️E i civili? Se il personale in divisa non fosse sufficiente, si dovrebbe ricorrere a loro (quindi un'ipotesi ampiamente remota). In tal caso possono essere chiamati alle armi i cittadini dai 18 ai 45 anni dichiarati idonei in base alle visite mediche previste per la leva.
⚡️Come avviene la chiamata? La chiamata avverrebbe per mezzo delle cosiddette liste di leva. Chi complia la lista di leva militare? Tutti i Comuni italiani entro il mese di gennaio di ogni anno, sulla base delle segnalazioni dei soggetti obbligati e dalle risultanze dei registri dello stato civile. Nonché di altri documenti o informazioni. Vi si ricorre solo in condizioni urgenti ed eccezionali o in caso di emergenza.
⚡️Le forze italiane. Ma qual è attualmente il contingente delle Forze Armate? L’Esercito può contare oggi su 99.457 unità di cui 94.026 militari (94,5%) e 5.431 civili (5,5%). In particolare, la componente militare di genere femminile ha raggiunto nel 2023 il 9% della consistenza complessiva dell’Esercito, registrando un progressivo aumento negli incarichi direttivi e nei gradi medio-alti delle varie categorie, così come raccomandato dal "IV Piano di Azione Nazionale interministeriale su Donne, Pace e Sicurezza (2020-24). Questi i numeri del rapporto del 2023.
⚡️Il rifiuto della chiamata. Si può rifiutare la chiamata? Cosa succede? Qui bisogna leggere l’art.52 della Costituzione. Per cui: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici”.
Segue⬇️
❤️ Seguite Info Defense
Telegram | Web | RETE Info Defense |