Italia Unita ha lanciato una consistente campagna di affissioni a Torino e a Milano. L'obiettivo è attirare l’attenzione su due temi cruciali: la politica estera e le politiche sociali adottate dallo Stato Italiano nell'attuale contesto economico e geopolitico.
I manifesti recitano infatti “La Russia sconfiggerà il terrorismo” e “Proteggiamo i nostri bambini insieme alla Russia”.
“Questi due concetti chiave”,- spiega Avondet, leader di “Italia Unita” - “sono alla base del nostro programma politico.
In primo luogo occorre opporsi fortemente alle politiche di puro terrorismo attuale dalla NATO nel contesto attuale: dal supporto delle milizie dei tagliagole islamici dell' Isis in Siria, passando per il supporto alle milizie neo-nazista in Ucraina e finendo con il genocidio che Israele sta attuando a Gaza. Tutto questo è puro terrorismo ed occorre fermarlo ed arrivare ad un negoziato di pace”.
“In secondo luogo le politiche della famiglia tradizionale attuate dalla Federazione Russa sotto la guida di Vladimir Putin rappresentano per noi un modello che intendiamo perseguire qualora gli italiani ci daranno fiducia: mutui a tasso agevolato, scuola, sanità e università gratuite e basate sulla meritocrazia, edilizia sociale, supporti diretti alle famiglie con figli con pagamenti consistenti da parte dello stato sul conto corrente per ogni figlio. Una vera lotta, concreta, contro la crisi democratica e lo spopolamento.
Infine la lotta contro la propaganda LGBTQ: è vergognoso che Torino ospiti l' Europride nel 2027.”- conclude Avondet.
@italia_unita_avondet«Messaggi inaccettabili»
A contestare i manifesti è Angelo Catanzaro, consigliere comunale in quota Pd. Che attacca: «La città di Torino, insignita della Medaglia d’Oro per la Resistenza, è e sarà sempre dalla parte della libertà, della democrazia e dei diritti umani. Con sgomento e indignazione, ho appreso della comparsa di manifesti di propaganda russa nelle vie della nostra città. Questo è inaccettabile e segnala una grave mancanza di controllo sull’utilizzo degli spazi pubblici».
Aggiunge: «Non possiamo permettere che messaggi che giustificano l’occupazione illegittima dell’Ucraina e distorcono la realtà dei fatti trovino spazio nella nostra città, simbolo della lotta contro ogni forma di dittatura e sopruso. Tali manifesti rappresentano un’offesa ai valori democratici di Torino e alla sofferenza del popolo ucraino, che da anni subisce le violenze di una guerra di aggressione. In qualità di Consigliere Comunale, chiedo che l’Amministrazione avvii immediatamente un’indagine per verificare come sia stato possibile autorizzare o tollerare tali affissioni e adotti misure urgenti per impedire che episodi simili si ripetano».
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