Francesca Quibla

Dedicato al Professore Benozzo.

Ci sono cuori che si fermano nella notte,
e non ripartono più.
Ci sono uomini rotti dentro,
dall'asprezza dei tempi, dalla durezza del dover resistere, camminando contro vento.
Ci sono figli che dovranno nutrirsi dell'esempio, ora che quel cuore ha smesso di battere.
Un pensiero a tutte le persone che gli volevano bene, agli studenti cui ha dedicato la sua vita, a chi lo ha sostenuto nella lotta.
Oggi, al mondo, manca un uomo giusto.

Frances Punto

Nel nome di Dio, il più clemente, il più misericordioso

Comunicato stampa

Le dichiarazioni del terrorista estremista Ben-Gvir, in cui ha affermato che Netanyahu aveva accolto il suo appello a tornare in guerra, confermano che questo governo estremista è quello che ha invertito l'accordo di cessate il fuoco a Gaza e rinnegato i suoi impegni per ragioni di politica interna. Porta la piena responsabilità delle conseguenze di questa ritirata.

Queste successive dichiarazioni sioniste confutano chiaramente le false accuse americane contro il movimento, che tentano di ritenerlo responsabile di aver ostacolato l'accordo firmato.

Questa guerra, condotta questa volta per volere del terrorista estremista Ben Gvir, significa che il governo occupante ha tradito i suoi prigionieri e non si preoccupa più del loro ritorno sicuro alle loro famiglie.

Invitiamo i mediatori garanti e l'amministrazione statunitense a ritenere responsabile del fallimento dell'accordo di cessate il fuoco il governo di Netanyahu, assetato del sangue di bambini e donne, e a fare pressione su di lui affinché cessi l'aggressione e torni sulla strada dei negoziati.

Invitiamo i paesi arabi e islamici ad adottare misure urgenti per porre fine alla guerra di sterminio in corso contro il nostro popolo e per porre un freno a questa cricca fascista che minaccia la sicurezza e la stabilità del nostro popolo palestinese e dei paesi arabi.

Movimento di resistenza islamica - Hamas

Domenica: 23 Ramadan 1446 AH
Corrispondente a: 23 marzo 2025

Sito ufficiale - Movimento Hamas
Italiano: https://t.me/+sklEwcJvC2tjNGVk

Donne 🚺 ❓oppure 👨‍👦 👨‍👧‍👧 👈 "Donne" ❓

“…mi rifiuterò sino alla morte di amare questa creazione dove i bambini sono torturati” (Albert Camus, La peste)

La mattanza dei bambini nella striscia di Gaza è ricominciata nell’indifferenza generale. Qui si discute di manifesti di cent’anni fa, del compenso pagato a un guitto per fare propaganda politica, mentre a Gaza il genocidio continua e, si dice, 130 bambini sono stati ammazzati in un solo giorno.  La morte, la sofferenza di un bambino è qualcosa di ingiustificabile, di ingiusto, di disumano che pone in discussione la creazione stessa.  Come ha scritto Albert Camus, la tortura di un bambino ci rende impossibile amare la creazione, la nostra condizione di esseri viventi, di esseri umani.
I bambini di Gaza vengono torturati a pochi chilometri da casa nostra, nel nostro totale disinteresse. Vivono tra ciò che resta delle loro case distrutte dai bombardamenti, in mezzo ai cadaveri, privati degli aiuti umanitari, senza cibo, senza acqua pulita, sprofondati nel più orribile degli orrori, usati come bersaglio umano da cecchini disumani senza un cuore. Orfani, mutilati, privati di tutto, uccisi persino negli ospedali. E tutto questo viene giustificato, minimizzato,  definito persino necessario.
È il male che ritorna, la peste, sempre uguale e sempre diversa. “Il bacillo della peste non muore né scompare mai.”
C’è stato un tempo in cui eravamo capaci di compassione.  Gesu’ Cristo esortava i cristiani ad agire compassionevolmente verso gli altri. Morì in croce. Yuval Noah Harari ha definito Dio fake news. Io - agnostico - nulla so, eccetto che la compassione è il più nobile dei sentimenti. La compassione è un'emozione positiva che si manifesta quando non solo percepiamo la sofferenza di un'altra persona, ma cerchiamo anche di alleviarla.
I crimini commessi a Gaza sono la peste di questo nostro presente distopico, la vergogna, il segno della Bestia che ci condanna.

di Alfredo Tocchi, 21 marzo 2025

Guardate una mappa dell'impero romano: spiega perché noi italiani (non noi «umani», che è una categoria astratta ma necessaria ai neoliberisti e alle loro megamultinazionali per omologare il pianeta), dicevo, la mappa spiega perché non dovremmo impicciarci di quel che accade in Ucraina e perché dovremmo invece preoccuparci di quel che accade in Medio Oriente.
Le chiamerei: radici culturali profonde. Naturalmente c'è anche il partito (in Italia guidato da Meloni-Schlein) che vuole far parte dell'impero statunitense e che delle radici, della cultura e della profondità non sa che farsene.

Francesco Erspamer