Come si fa ad incidere suoni sui dischi in vinile?
Si utilizza un tipo di tornio chiamato fonoincisore, capace di convertire un segnale audio prima in segnale elettrico e poi in movimento meccanico. Il master (cioè il disco) da incidere viene posto su un piatto rotante (collegato a un motore) che gira a una velocità costante di 33 o 45 giri al minuto. La puntina di incisione, di zaffiro o rubino sintetico, è collegata alla testina, a sua volta collegata all’amplificatore audio. I solchi sul master corrispondono alle frequenze alte e basse del suono, filtrate prima da un equalizzatore. REGISTRAZIONE. Il primo apparecchio per la registrazione del suono, inventato da Édouard-Léon Scott de Martinville, è stato brevettato nel 1857, mentre il disco in vinile è stato introdotto nel 1948 per sostituire quelli realizzati in gommalacca. Nell’era di Spotify, della musica su smartphone e tablet, il mercato del vinile non è morto: in Italia nel 2014 la vendita di dischi è cresciuta del 76,5%. Per gli appassionati che vogliono cimentarsi con la produzione di dischi esiste una moderna versione “casalinga” del fonoincisore: il Vynilrecorder T-560.
Fonte Rivista FocusD&R
#Domande #Curiosità
Si utilizza un tipo di tornio chiamato fonoincisore, capace di convertire un segnale audio prima in segnale elettrico e poi in movimento meccanico. Il master (cioè il disco) da incidere viene posto su un piatto rotante (collegato a un motore) che gira a una velocità costante di 33 o 45 giri al minuto. La puntina di incisione, di zaffiro o rubino sintetico, è collegata alla testina, a sua volta collegata all’amplificatore audio. I solchi sul master corrispondono alle frequenze alte e basse del suono, filtrate prima da un equalizzatore. REGISTRAZIONE. Il primo apparecchio per la registrazione del suono, inventato da Édouard-Léon Scott de Martinville, è stato brevettato nel 1857, mentre il disco in vinile è stato introdotto nel 1948 per sostituire quelli realizzati in gommalacca. Nell’era di Spotify, della musica su smartphone e tablet, il mercato del vinile non è morto: in Italia nel 2014 la vendita di dischi è cresciuta del 76,5%. Per gli appassionati che vogliono cimentarsi con la produzione di dischi esiste una moderna versione “casalinga” del fonoincisore: il Vynilrecorder T-560.
Fonte Rivista FocusD&R
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