Piaccia o meno (e storture a parte), il nazionalismo arabo - inteso nella sua forma laica e socialisteggiante spesso incarnata dal baathismo - ad oggi resta l’unico esperimento del mondo arabo capace di incarnare una prospettiva a suo modo progressista ed esprimere una vera e concreta alternativa al fondamentalismo islamico.
E il fatto che crollato quello si affermi sistematicamente (e con sempre più forza) il jihadismo ne è la conferma. Che sia l’Iraq, la Libia o la Siria (ma se vogliamo pure l’OLP), infatti, alla caduta dei “tiranni” non è mai seguita l’affermazione delle sedicenti “democrazie” in salsa yankee tanto auspicate dagli illusi, ma soltanto la barbarie.
Ciò significa che l’autoproclamato mondo libero paladino dei diritti umani - che da decenni sta sempre e comunque dalla parte dei fondamentalisti, braccio armato da aizzare contro lo sgradito “dittatore” di turno - è il principale responsabile della miseranda condizione in cui versano milioni di arabi, molti dei quali (a torto o a ragione) finiscono inevitabilmente per radicalizzarsi, prevalentemente per ragioni di anti occidentalismo sempre più spiccato.
Proclami a parte, quindi, l’Occidente buono non ha alcun interesse a pacificare quella parte di mondo. Ma soltanto a condannarla a un destino di guerra civile perpetua, strumento utilissimo per soggiogarla.
Ma quando le popolazioni occidentali si renderanno conto della truffa sarà troppo tardi, perché il male maggiore utilizzato per eliminare il più detestato male minore sarà definitivamente e completamente fuori controllo.
Un altro importante tassello è caduto, forse l’ultimo, e il devastante effetto domino non tarderà secoli ad arrivare. E non lì, qui. Auguri.
https://x.com/Antonio_DiSiena/status/1865835071682548189
E il fatto che crollato quello si affermi sistematicamente (e con sempre più forza) il jihadismo ne è la conferma. Che sia l’Iraq, la Libia o la Siria (ma se vogliamo pure l’OLP), infatti, alla caduta dei “tiranni” non è mai seguita l’affermazione delle sedicenti “democrazie” in salsa yankee tanto auspicate dagli illusi, ma soltanto la barbarie.
Ciò significa che l’autoproclamato mondo libero paladino dei diritti umani - che da decenni sta sempre e comunque dalla parte dei fondamentalisti, braccio armato da aizzare contro lo sgradito “dittatore” di turno - è il principale responsabile della miseranda condizione in cui versano milioni di arabi, molti dei quali (a torto o a ragione) finiscono inevitabilmente per radicalizzarsi, prevalentemente per ragioni di anti occidentalismo sempre più spiccato.
Proclami a parte, quindi, l’Occidente buono non ha alcun interesse a pacificare quella parte di mondo. Ma soltanto a condannarla a un destino di guerra civile perpetua, strumento utilissimo per soggiogarla.
Ma quando le popolazioni occidentali si renderanno conto della truffa sarà troppo tardi, perché il male maggiore utilizzato per eliminare il più detestato male minore sarà definitivamente e completamente fuori controllo.
Un altro importante tassello è caduto, forse l’ultimo, e il devastante effetto domino non tarderà secoli ad arrivare. E non lì, qui. Auguri.
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