Il test del DNA sull'ultimo Zar Russo.
La Chiesa ortodossa russa ha precedentemente contestato l'autenticità dei resti scoperti in un remoto luogo di sepoltura, ma l'analisi aveva rivelato una corrispondenza tra uno scheletro, ritenuto quello dello zar Nicola II assassinato, e campioni di DNA prelevati da suo padre, Alessandro III.
Il nuovo rapporto fa parte dell'indagine della Chiesa durata sei anni, che si concluderà ufficialmente entro la fine dell'anno. L'autenticità dei resti ritenuti essere quelli dell'ex famiglia imperiale russa, assassinata dai rivoluzionari bolscevichi nel 1918, è stata dibattuta per decenni, mentre la Chiesa ha bloccato la sepoltura cerimoniale di un certo numero di corpi.
@liberaveritas ✨
La Chiesa ortodossa russa ha precedentemente contestato l'autenticità dei resti scoperti in un remoto luogo di sepoltura, ma l'analisi aveva rivelato una corrispondenza tra uno scheletro, ritenuto quello dello zar Nicola II assassinato, e campioni di DNA prelevati da suo padre, Alessandro III.
Il nuovo rapporto fa parte dell'indagine della Chiesa durata sei anni, che si concluderà ufficialmente entro la fine dell'anno. L'autenticità dei resti ritenuti essere quelli dell'ex famiglia imperiale russa, assassinata dai rivoluzionari bolscevichi nel 1918, è stata dibattuta per decenni, mentre la Chiesa ha bloccato la sepoltura cerimoniale di un certo numero di corpi.
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