2023, 2024, 2025, 2026... LO STRANO CONTO ALLA ROVESCIA DELLA NASA
Se c’è una cosa che Donald Trump ritroverà intatta sulla sua scrivania, tornando alla Casa Bianca dopo 4 anni, sarà il famoso progetto Artemis per “tornare” sulla luna.
Siamo infatti di fronte all’ennesimo rinvio – ormai non si contano più – del famigerato progetto lunare voluto da Trump durante il suo primo mandato. Da allora c’è stata solo la missione Artemis I, nel 2022, che ha mandato una capsula senza astronauti a girare intorno alla luna. Ma da allora Artemis II, il volo che dovrebbe portare 4 astronauti a circumnavigare il nostro satellite, è stato rimandato sistematicamente da un anno all’altro. E ieri la NASA ha annunciato un altro rinvio, spostando questa missione al 2026. Di conseguenza, anche il primo volo con allunaggio di esseri umani – Artemis III – slitta almeno al 2027.
A questo punto sarebbe fin troppo facile fare dell’ironia. Vorrei invece soffermare l’attenzione sulla ridicolaggine delle scuse che la NASA riesce ad inventarsi per giustificare questa pagliacciata.
Da questo articolo https://denvergazette.com/news/nation-world/nasa-announces-further-delays-artemis-moon-missions/article_911b2d76-e67a-5a20-b233-1986c79b469f.html di ieri leggiamo: “Nel 2022, la NASA ha portato a termine la missione Artemis I, un viaggio senza equipaggio di 25 giorni attorno alla luna. Durante il suo rapido rientro atmosferico, il calore è rimasto intrappolato all'interno dello strato esterno dello scudo termico Orion, causando crepe e sollevando preoccupazioni dopo la missione sui futuri modelli della capsula. Nelson [il direttore della NASA] ha affermato che lui e altri alti funzionari hanno concluso una riunione sullo scudo termico questa settimana, dovendo decidere se far sostituire e aggiornare lo scudo termico o far volare la capsula con l'attuale design dello scudo termico, modificandone la traiettoria di rientro per garantire che non si ripetano le stesse crepe da calore. Il direttore della NASA ha affermato che hanno deciso all'unanimità di mantenere lo scudo termico così com'è, e di modificare la traiettoria di ritorno di Orion per la prossima missione."
Quindi, riassumendo: hanno finito adesso di esaminare uno scudo termico danneggiato nel 2022, e quindi hanno deciso di cambiare la traiettoria di rientro, spostando però la prossima missione al 2026. Quattro anni per analizzare uno scudo termico e decidere di non fare niente, ma di cambiare solo traiettoria di rientro.
Alzi la mano chi è sinceramente disposto a credere ad una baggianata del genere.
Massimo Mazzucco
Se c’è una cosa che Donald Trump ritroverà intatta sulla sua scrivania, tornando alla Casa Bianca dopo 4 anni, sarà il famoso progetto Artemis per “tornare” sulla luna.
Siamo infatti di fronte all’ennesimo rinvio – ormai non si contano più – del famigerato progetto lunare voluto da Trump durante il suo primo mandato. Da allora c’è stata solo la missione Artemis I, nel 2022, che ha mandato una capsula senza astronauti a girare intorno alla luna. Ma da allora Artemis II, il volo che dovrebbe portare 4 astronauti a circumnavigare il nostro satellite, è stato rimandato sistematicamente da un anno all’altro. E ieri la NASA ha annunciato un altro rinvio, spostando questa missione al 2026. Di conseguenza, anche il primo volo con allunaggio di esseri umani – Artemis III – slitta almeno al 2027.
A questo punto sarebbe fin troppo facile fare dell’ironia. Vorrei invece soffermare l’attenzione sulla ridicolaggine delle scuse che la NASA riesce ad inventarsi per giustificare questa pagliacciata.
Da questo articolo https://denvergazette.com/news/nation-world/nasa-announces-further-delays-artemis-moon-missions/article_911b2d76-e67a-5a20-b233-1986c79b469f.html di ieri leggiamo: “Nel 2022, la NASA ha portato a termine la missione Artemis I, un viaggio senza equipaggio di 25 giorni attorno alla luna. Durante il suo rapido rientro atmosferico, il calore è rimasto intrappolato all'interno dello strato esterno dello scudo termico Orion, causando crepe e sollevando preoccupazioni dopo la missione sui futuri modelli della capsula. Nelson [il direttore della NASA] ha affermato che lui e altri alti funzionari hanno concluso una riunione sullo scudo termico questa settimana, dovendo decidere se far sostituire e aggiornare lo scudo termico o far volare la capsula con l'attuale design dello scudo termico, modificandone la traiettoria di rientro per garantire che non si ripetano le stesse crepe da calore. Il direttore della NASA ha affermato che hanno deciso all'unanimità di mantenere lo scudo termico così com'è, e di modificare la traiettoria di ritorno di Orion per la prossima missione."
Quindi, riassumendo: hanno finito adesso di esaminare uno scudo termico danneggiato nel 2022, e quindi hanno deciso di cambiare la traiettoria di rientro, spostando però la prossima missione al 2026. Quattro anni per analizzare uno scudo termico e decidere di non fare niente, ma di cambiare solo traiettoria di rientro.
Alzi la mano chi è sinceramente disposto a credere ad una baggianata del genere.
Massimo Mazzucco