Qui qualcosa non torna. Mi sono imbattuto in un articolo della Fondazione Veronesi (https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/dopo-il-vaccino-non-si-e-contagiosi) che riporta una notizia molto interessante, giustissima tra l'altro.
Come potete leggere nel 2018 per combattere il movimento NoVax si è giustamente affermato che i vaccini non permettono di contagiare, anche se non è pienamente al 100%. Infatti ci sono stati casi (SU MILIONI DI VACCINATI EH) di pertosse o varicella, nel corso però di anni e anni in cui hanno protetto coloro i quali non si sarebbero potuti vaccinare (immunodepressi, malati gravi di cancro ecc.).
Mi chiedo, e vi chiedo, come mai si è affermato questo per sconfiggere i NoVax quando poi tre anni dopo si cerca di farlo giustificando il tutto con "i vaccini non hanno mai protetto neanche chi se li faceva".
Vi spiego chi ha mentito: loro, ora.
Fate un ragionamento semplice, perché ci si vaccina? Ovviamente per preservare noi ma anche e soprattutto la società. Infatti molte delle malattie che evitiamo vaccinandoci hanno delle cure, altre come il tetano possono addirittura venir curate dal vaccino somministrato entro 72 ore dall'entrata del patogeno, quindi di fatto la ragione è ovviamente sociale. Vaccinandoci facciamo in modo che il nostro organismo distrugga in pochissimo tempo un virus, in modo tale da non poter sviluppare noi in primis la malattia, ma anche e soprattutto per evitare di contagiare chi il vaccino non se lo può fare. D'altronde, vien da sé, se un vaccinato fosse davvero contagioso ma avrebbe solo ridotti i danni SU DI SÉ - come dicono ora - come si potrebbero proteggere gli immunodepressi ad esempio?
Bella domanda vero? Infatti la risposta è NON SI POTREBBE, ecco perché i vaccini hanno sempre funzionato, perché hanno sempre coperto i soggetti più sani dalle malattie ed i loro effetti e, conseguentemente, rendendoli immuni e non contagiosi proteggevano i deboli non vaccinabili, non facendo circolare il patogeno. Questa è chiamata Herd Immumity, immunità di gregge (che non si attua solo con i vaccini ma ne parleremo un'altra volta).
Mi premeva insomma farvi vedere come gli scienziati "da tv" e i rispettivi ignoranti politici... Beh stiano facendo solo politica, non scienza. Non sono infatti nemmeno capaci di essere credibili ed evitare gravi contraddizioni su cose di cui loro stessi si sono serviti. Ecco perché sostengo continuamente l'involontarietà e l'ignoranza di chi sta attuando il tutto, perché se in molti ricondividessero questo articolo farebbero solo una figura da dementi, sia i PRO COVID VAX o come li volete chiamare, sia i piani alti.
Un vaccino che non promette immunità completa o prossima alla completezza non conviene a noi singoli; un vaccino che non protegge i non vaccinati con una immunità di gregge non conviene alla società; dunque il vaccino per il Covid è inutile e da gettare in un cestino.
La prossima volta che vi rompono le scatole con queste paranoie da eroini/e della società, mandate loro questo articolo e fateci sapere cosa rispondono.
-Gabriel
Come potete leggere nel 2018 per combattere il movimento NoVax si è giustamente affermato che i vaccini non permettono di contagiare, anche se non è pienamente al 100%. Infatti ci sono stati casi (SU MILIONI DI VACCINATI EH) di pertosse o varicella, nel corso però di anni e anni in cui hanno protetto coloro i quali non si sarebbero potuti vaccinare (immunodepressi, malati gravi di cancro ecc.).
Mi chiedo, e vi chiedo, come mai si è affermato questo per sconfiggere i NoVax quando poi tre anni dopo si cerca di farlo giustificando il tutto con "i vaccini non hanno mai protetto neanche chi se li faceva".
Vi spiego chi ha mentito: loro, ora.
Fate un ragionamento semplice, perché ci si vaccina? Ovviamente per preservare noi ma anche e soprattutto la società. Infatti molte delle malattie che evitiamo vaccinandoci hanno delle cure, altre come il tetano possono addirittura venir curate dal vaccino somministrato entro 72 ore dall'entrata del patogeno, quindi di fatto la ragione è ovviamente sociale. Vaccinandoci facciamo in modo che il nostro organismo distrugga in pochissimo tempo un virus, in modo tale da non poter sviluppare noi in primis la malattia, ma anche e soprattutto per evitare di contagiare chi il vaccino non se lo può fare. D'altronde, vien da sé, se un vaccinato fosse davvero contagioso ma avrebbe solo ridotti i danni SU DI SÉ - come dicono ora - come si potrebbero proteggere gli immunodepressi ad esempio?
Bella domanda vero? Infatti la risposta è NON SI POTREBBE, ecco perché i vaccini hanno sempre funzionato, perché hanno sempre coperto i soggetti più sani dalle malattie ed i loro effetti e, conseguentemente, rendendoli immuni e non contagiosi proteggevano i deboli non vaccinabili, non facendo circolare il patogeno. Questa è chiamata Herd Immumity, immunità di gregge (che non si attua solo con i vaccini ma ne parleremo un'altra volta).
Mi premeva insomma farvi vedere come gli scienziati "da tv" e i rispettivi ignoranti politici... Beh stiano facendo solo politica, non scienza. Non sono infatti nemmeno capaci di essere credibili ed evitare gravi contraddizioni su cose di cui loro stessi si sono serviti. Ecco perché sostengo continuamente l'involontarietà e l'ignoranza di chi sta attuando il tutto, perché se in molti ricondividessero questo articolo farebbero solo una figura da dementi, sia i PRO COVID VAX o come li volete chiamare, sia i piani alti.
Un vaccino che non promette immunità completa o prossima alla completezza non conviene a noi singoli; un vaccino che non protegge i non vaccinati con una immunità di gregge non conviene alla società; dunque il vaccino per il Covid è inutile e da gettare in un cestino.
La prossima volta che vi rompono le scatole con queste paranoie da eroini/e della società, mandate loro questo articolo e fateci sapere cosa rispondono.
-Gabriel