GEOPOLI (Mappe&Storia)


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1️⃣6️⃣7️⃣4️⃣ • New York diventa inglese.

Pochi lo ricordano in realtà. Ma se, per puro caso, andiamo a vedere la bandiera comunale di New York, troviamo una qualche somiglianza con quella olandese. Soprattutto per quell'arancione, colore tipico dei Paesi Bassi.

🗽 New York, infatti, non nasce come "New York", ma come "Nieuw Amsterdam", nell'anno riportato all'interno della bandiera, 1625; in quell'anno gli olandesi, tramite la Compagnia olandese delle Indie Occidentali, fondano la città secondo il preciso scopo di difendere i commerci che passano per la baia del fiume Hudson (il fiume più famoso della città).

🇬🇧⚡️🇳🇱 Comincia però sin da subito la concorrenza con gli inglesi, come potete notare dalla carta. Nel 1664, con un colpo di mano, questi ultimi strappano la città a quella che allora era conosciuta come "Repubblica delle Sette Province Unite" e non ancora "Paesi Bassi", scatenando così la Seconda guerra anglo-olandese; conflitto che termina con la vittoria dell'impero britannico, ma che non scoraggia le Province Unite, le quali anzi si riprendono New York (stavolta ribattezzandola "Nieuw Orange") nel 1673.

⛵️ Siamo nell'ambito della Terza guerra anglo-olandese, scoppiata per la sete di potere di Luigi XIV re di Francia di conquistare l'Olanda, alleatosi via mare con gli inglesi: tuttavia il successo in questa guerra arride agli olandesi (che ottengono delle straordinarie vittorie navali contro il Regno Unito, come quella famosissima di Texel, sempre nel 1673). Stremati dai debiti e dai dissensi interni, gli inglesi sono quindi costretti a firmare il trattato di Westminster nel 1674, nel quale però si cede definitivamente New York all'impero britannico per confermare la Guyana olandese (oggi Suriname) nelle mani delle Province Unite.

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2 ANNI DI GEOPOLI

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🌏 • Arterie del Pacifico. Questo il titolo della carta della rivista Time, datata 1943, che vedete qui sopra. Come sempre, il Time ci regala ottime carte e questa non è da meno.

👀 È interessante notare una cosa: gli snodi più importanti, quelli segnati con un bel pallino rosso in grande, sono praticamente concentrati in Giappone. Tranne uno. E dove si trova quest'unico punto fuori dall'arcipelago giapponese? A Taiwan. Curioso no?

🇹🇼 Ebbene, questo ci dice qualcosa di molto rilevante: Taiwan è imprescindibile. Difatti sia per l'Impero giapponese durante la seconda guerra mondiale, sia per la Repubblica Popolare Cinese oggi, imporsi sull'Oceano Pacifico è la principale missione. Ma per espandersi in quest'area, la ex isola di Formosa costituisce un centro nevralgico.

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🌍 • La geografia non si riduce alle sole mappe; essa, comprendendo i concetti di paesaggio e di luogo, ci parla anche della sfera sacrale della Terra, andando a rispecchiare le due anime dell'essere umano, quella "scientifica" (tramite la cartografia) e quella più "poetica" (attraverso la cosiddetta "geografia sacra").

⛰ A tal proposito, il monte Elbrus, al confine fra le odierne Russia e Georgia, è il monte dove si pensa sia stato incatenato, secondo la mitologia, il titano Prometeo; questi, colpevole di aver rivelato il segreto del fuoco agli uomini, vi fu imprigionato per ordine di Zeus stesso.

☀️Questo monte è situato nella regione che, in antichità, veniva chiamata "Colchide", terra di infinite mitologie, a cominciare dalla spedizione degli Argonauti per trovare il Vello d'Oro, per finire alle Amazzoni. La Colchide aveva quest'aura di remota misteriosità se si pensa che, per il mondo dei Greci, si trovava all'estremità orientale; per questo, infatti, era anche il luogo dove si credeva che nascesse il Sole, segnando così l'alba di un nuovo giorno.

🎞 Abbiamo dedicato un video allo studio della geografia sacra nella penisola italica. Fate un salto a questo link per scoprirlo: https://www.youtube.com/watch?v=S3DKVhUX9Bg&t=1s

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1️⃣7️⃣6️⃣3️⃣ • L'anno in cui l'America smise di parlare francese.

All'inizio del Settecento, la Nuova Francia si estendeva, come potete vedere dalla carta sotto, su gran parte del Canada e degli Stati Uniti. I possedimenti britannici e spagnoli erano niente, allora, contro la potenza francese.

📆 Poi tutto cambiò. Certo non all'improvviso: già da tempo gli inglesi stavano recuperando terreno. Il colpo di grazia avvenne però nel fatidico 1763; a seguito della sconfitta nella Guerra dei Sette Anni, la Francia firmava a Parigi un trattato con il quale cedeva enormi territori all'impero britannico, dal Québec alla Valle dell'Ohio e poi fino a giù, nel Golfo del Messico (in rosa nella mappa).
Non solo, perché appena un anno prima, questa volta a Fontainebleau, la parte occidentale della Louisiana (in giallo nella mappa) veniva ceduta alla Corona di Spagna.

🇺🇸🤝🇫🇷 Sarebbe però ingenuo pensare che tali modifiche territoriali non ebbero ripercussioni. Circa 10 anni dopo questi trattati, infatti, scoppiò la guerra d'indipendenza americana (detta anche "rivoluzione americana"). E quale miglior occasione per la Francia per cercare la sua rivincita? Ebbene, seppure i francesi non ottennero indietro le loro terre, il sostegno ai neonati Stati Uniti assicurò loro un legame di ferro con questi ultimi. Legame che dura ancora oggi, unito anche dall'afflato rivoluzionario di entrambe le nazioni, sebbene alla fine l'inglese si sia imposto in Nord America.

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🌐 • I LONGOBARDI IN ITALIA

Insieme all'associazione di rievocazione storica "Invicti Lupi" ci immergiamo in un periodo storico pressoché sconosciuto (e trascurato) della storia d'Italia, che tuttavia ha conosciuto un'enorme ricchezza culturale che, ancora oggi, rimane nel nostro quotidiano. Condividete con i vostri amici e parenti, lasciate un like se vi è piaciuto l'episodio e iscrivetevi al canale!

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https://youtu.be/mc_FF8YJRDQ


✍️ • «[...] Tuttavia si può ancora considerare il momento dell'elezione del presidente degli Stati Uniti come un momento di crisi nazionale. [...] i partiti negli Stati Uniti, come altrove, sentono il bisogno di raggrupparsi intorno ad un uomo per arrivare più facilmente all'intelligenza della folla. Essi dunque si servono generalmente del nome del candidato alla presidenza come un simbolo e personificano in lui le loro teorie. Così, i partiti hanno grande interesse a determinare l'elezione in loro favore, non tanto per far trionfare le loro dottrine con l'aiuto del presidente eletto, quanto per mostrare, con la sua elezione, che queste dottrine hanno acquistato la maggioranza» ~ Alexis de Tocqueville, "La democrazia in America"

🗳 E così ha vinto di nuovo Trump. Ci pare però opportuno, prima di cominciare a darvi informazioni e notizie sulla nuova postura geopolitica degli Stati Uniti, concentrarci su questo passaggio molto lucido. Tocqueville rimarca spesso il fatto che la maggioranza nella democrazia americana sia "onnipotente", caratteristica propria certamente di ogni democrazia, ma ancora di più di quella USA, presa a modello dello stesso Tocqueville come la più efficiente o meglio riuscita. E questo è stato ribadito nelle elezioni 2024, nonostante tutta la retorica libdem sulla tutela delle minoranze: gli statunitensi vogliono un'America "great again" (o semplicemnte vogliono che siano risolti i problemi di tutti i giorni, senza impiegare energie nelle speculazioni woke). Donald Trump è solo un simbolo, per l'appunto, di un movimento che viaggia soprattutto attraverso la sua squadra, la quale raccoglie nomi non indifferenti: Elon Musk, Robert Kennedy, J.D. Vance e molti altri.

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❄️ • I LONGOBARDI IN ITALIA

Puntata dedicata a un popolo che spesso viene dimenticato, ma che ha plasmato la storia del nostro paese; ne parliamo assieme a Matteo Grudina, studioso e rievocatore dell'epoca longobarda. Ci vediamo il 9 novembre alle 21, non mancate!

🌐 Canale YouTube: https://youtube.com/@GeopoliYT?si=EmTTuy6AVA349-cj

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(Grafica
a cura di © MaverickDesign)


🤔 • Interessante questo poster sovietico degli anni '80. Sopra il tubo di gas, dove ci sono le bandiere dell'URSS e della Germania (Ovest), c'è scritto: "Quando commerciano, non combattono". A noi sembra di ricordare qualcosa in merito, ma non riusciamo a capire bene cosa. Qualche volontario che ci dà una mano?

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🏳️⚡️🇹🇷 • L'assedio, e la successiva presa, di Costantinopoli da parte dei turchi ottomani segna un passaggio epocale; svanisce, infatti, quello che sembrava ormai "il vecchio mondo", ossia un impero romano che era sopravvissuto al crollo della sua epoca. Certo però assume una curiosa caratteristica questo assedio se pensiamo che coloro che avrebbero dovuto essere alleati dell'imperatore bizantino gli scavarono invece la fossa; non arrivò, infatti, alcun rinforzo dall'Europa, ad eccezione dei genovesi guidati da Giovanni Giustiniani Longo. Non solo: in questa scena, tratta dalla docuserie Netflix "L'impero ottomano" (consigliata), vediamo Urban, un artigiano ungherese specializzato nella fabbricazione di cannoni, proporre la sua ultima versione (chiamata "Basilica") al sultano Mehmet II. Nulla di strano, penserete, se non fosse che quel cannone, il più potente dell'epoca, veniva proposto a quest'ultimo per conquistare Costantinopoli; cosa che poi avverrà, soprattutto grazie al ruolo cruciale del "Basilica", che riuscì ad abbattere le poderose mura bizantine.
C'è veramente da stupirsi di fronte a questa offerta, e si stupisce persino il sultano stesso, che appunto chiede: "Sei ungherese e cristiano, perché non offri queste invenzioni a Costantino (l'imperatore bizantino)? Ma Costantino, come detto da Urban, non ha i soldi. Mentre il resto dei sovrani europei, ai quali Urban aveva avanzato la medesima proposta, non ha interesse in un'arma del genere.
Ernst Jünger scriveva che le conseguenze per la perdita di Costantinopoli si fanno sentire ancora oggi. Non aveva tutti i torti, visto che la Turchia odierna, seppur ridimensionata geograficamente, è un "vicino scomodo", spesso in contrasto con l'Europa e l'America, doppiogiochista e neoimperiale. Forse, chissà, se Costantino si fosse potuto permettere quei cannoni, sarebbe andata diversamente. O se quei rinforzi fossero arrivati per tempo, staremmo parlando di un'altra vittoria della cristianità sull'islam. Certo, l'impero era agli sgoccioli come potete vedere dalla carta, ma una riscossa cristiana sarebbe stata possibile con le forze degli alleati europei.
Troppi "se", la storia non funziona così.

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🌐 • NUOVO VIDEO SUL CANALE
Con la seconda città della nostra mini-serie facciamo un salto in avanti di diversi secoli, e vediamo l'episodio più drammatico della storia islamica medievale. Un bel like per sostenerci e, per chi non lo avesse già fatto, clic sul tasto "iscriviti"!

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🇪🇺 • L'Europa, più che al tramonto, sembra in una notte profonda. Ma forse non tutto è perduto: certo, non siamo più gli arbitri mondiali, ma possiamo avere ancora un ruolo cruciale.
💸 In campo economico, ad esempio. Qui vedete una mappa della quota di PIL mondiale per ogni continente; e, a conti fatti, quello europeo è il "terzo incomodo", ossia quello che potrebbe essere decisivo nelle alleanze fra super-Stati. Sarebbe questa, in fin dei conti, la ragione per cui gli americani ci tengono così stretti (in tutti i sensi), se veramente questo è il "secolo asiatico".
⚠️ È vero, ci sono delle criticità: prima fra tutte, il fatto che non tutto ciò che è segnato in blu è sotto un'unica bandiera. Non lo è neanche quello che sta sotto un'unica bandiera, circa il 90% di quel territorio, quindi figuriamoci. Ma è vera anche al di fuori del Vecchio Continente. Sappiamo infatti che le alleanze sono temporanee; chi può dire quanto Cina e Russia rimarranno migliori amiche? E tra Delhi e Pechino invece? Lo stesso vale nell'oltreoceano: quanto l'America riuscirà a tenere il Messico, e quanto sé stessa all'interno?
🔴 Insomma, certamente il PIL da solo non è un indice così rassicurante, ma in assenza di altro ognuno si gioca le proprie carte. Sempre se c'è la volontà di farlo, ovviamente.

Foto: worldinmaps

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🇷🇺 • Ogni potere cerca di inserirsi nella storia locale. Anzi, tenta addirittura di farsi carico della sua civiltà. Un esempio lampante lo vediamo in questi poster dell'Unione Sovietica datati 1971; in essi, la storia dell'uomo è un continuo susseguirsi di oppressioni che originano infine la rivoluzione comunista, la quale porta a un livello di civilizzazione superiore. Questo è ciò che la geopolitica moderna chiama la "pedagogia nazionale" ed è indirizzata principalmente verso le giovani generazioni, proprio da parte di quel potere: uno strumento fondamentale, che permette anzitutto di capire quale sia la propria identità.

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🌐 • NUOVO VIDEO SUL CANALE
Diamo uno sguardo alla prima delle tre città che, con la loro caduta, determinarono la fine di un impero. Restate sintonizzati iscrivendovi al canale per gli altri episodi!

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🇺🇳 • Il concetto di Occidente è un'arma statunitense per inglobare l'Europa nell'attuale razionalizzazione imperiale. In questo clima di transizione e incertezza globale, gli USA si assicurano (come se ce ne fosse ancora bisogno) la fedeltà totale del Vecchio Continente anzitutto vincendo una guerra psicologica: farci credere di essere Occidente, secondo i canoni americani dello "scontro di civiltà". Questo è il discorso principale da cui si dovrebbe partire per qualsiasi idea di "autonomia strategica" europea.

Foto: limes

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GEOPOLI (Mappe&Storia) dan repost
🇨🇳⚡️🇹🇼 • Circondare un Paese con un'enorme esercitazione militare che ne pianifica una possibile invasione non è esattamente un "segno di pace". Molti analisti, però, da anni ci ripetono che la Cina non vuole fare la guerra a nessuno, perché proiettata solo a commerciare con quanti più partner possibili. Ebbene, ipotizzando che sia vero, proviamo a vedere come Pechino potrebbe annettere Taiwan anche senza impegnarsi in uno sbarco stile D-Day. L'idea di accerchiamento non si discosta molto dalla strategia del contenimento che gli USA stanno esercitando proprio sulla Cina; semplicemente lo rovescia in termini offensivi. Quello che potrebbe accadere, in parole povere, è un dispiegamento tutt'intorno all'isola (proprio come nell'esercitazione) volto a "strozzare" progressivamente Taipei. Questo creerebbe una situazione molto simile a quella dello Stato Pontificio tra 1861 e 1870, oppure anche a quella odierna della Transnistria (in potenza). L'invasione, insomma, non avverrebbe, ma al suo posto ci sarebbe uno stato d'assedio perenne, per il tempo necessario. Ora, quel che può comportare nel medio/lungo termine questa strategia non è certo una passeggiata di salute: anche nel migliore dei casi, una risposta dall'interno o dall'esterno col supporto americano (o, più probabilmente, entrambe in contemporanea) non si farebbe attendere. Ma addirittura la risposta potrebbe arrivare preventivamente, prima che siano dispiegate tutte le unità cinesi. Ad ogni modo, in quella situazione, si creerebbe una zona grigia per cui Pechino potrebbe dire di starsi difendendo.
Questa ovviamente è solo un'ipotesi formulata seguendo quell'assunto per cui la Cina non dovrebbe attaccare; ma siamo sicuri che Pechino, con tutti i soldi che sta sborsando per lo sviluppo delle sue forze armate, voglia continuare con una politica non interventista?

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🇨🇳⚡️🇹🇼 • Nuova esercitazione militare cinese in corso intorno all'isola di Taiwan. Nonostante la tensione che periodicamente si alza durante tali esercitazioni, vi riproponiamo qui sotto un post sulla possibile strategia di Pechino per conquistare Taiwan: strategia che non passerebbe per un'invasione diretta. 👇


🗺 • Il 12 ottobre è una data che ormai è entrata nella storia; in questo giorno del 1492, infatti, Cristoforo Colombo sbarcava in quello che poi si sarebbe rivelato essere il continente americano.
Qual è però la storia che ha portato uno sconosciuto a essere incaricato dai sovrani di Spagna per un'impresa così grandiosa? Era davvero uno sconosciuto questo Colombo?
🌐 A queste domande abbiamo dedicato un'intera puntata sul nostro canale, che potete trovare qui ➡️ https://youtu.be/FPw91WuOVog?si=-fQTD53GL-5WzO88

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