LETTERA APERTA AI SOCI ALI
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Nel 2023, un folto numero di iscritti a diverse chat WhatsApp ha passato una decina di giorni a parlar male di me, arrivando a mettersi d'accordo per farmi "una faccia così" e spillarmi tanti soldi.
Quegli iscritti avevano tutti nomi utenti corrispondenti a nomi di avvocati, medici, presidenti di associazioni e persino magistrati molto noti nell'ambiente della cd. "controinformazione".
Ho ricevuto un giorno un numero spropositato di screenshot presi da un gruppo specifico (che, a quanto pare, oggi non esiste più) in cui venivo descritta come psicopatica, bisognosa di riconoscimento, diffamatrice, sfruttatrice e altre cose ugualmente lusinghiere.
Addirittura uno col nome utente di un avvocato che ha chiesto e ottenuto da me informazioni gratuite si è unito alla cricca per raccontare come io avrei chiamato lui!
Tale Angelo incitava gli altri a trascinarmi nel campo da gioco etc. e diversi iscritti risposero entusiasticamente che sì, finalmente, facciamolo!
Ci fu poi il geGno: "dobbiamo spingerla a commettere diffamazione pesante, così poi potremo agire". Il medesimo iscritto si era anche già informato circa la mia solvibilità, dunque non stiamo parlando solo di istigazione, ma anche di un vero e proprio interesse pecuniario.
Questo geGno è uno dei pochi identificabili, perché innanzitutto ha usato un numero di telefono riportato su ben due comunicati pubblici e anche perché, assieme ad altri 4, mi ha fatto pervenire una convocazione in mediazione - la convocazione è pervenuta, l'istanza con l'indicazione di dove e quando li avrei diffamati no, neanche dopo averla fatta chiedere dall'avvocato!
Questo geGno, peraltro, ha avuto anche la bella idea di depositare una denuncia in cui riporta praticamente pare pare le stesse parole scritte in chat... insomma una mente di rara scaltrezza.
Di numeri già pubblici ce ne erano altri, quindi ho potuto appurare l'identità di alcuni medici, avvocati e altri habitué dei tour d'Italia in convegnistica: ho provato a chiamare tutte queste persone ma una aveva il marito al pronto soccorso, l'altra non ricordava chi fossi, l'altra ancora non aveva linea... insomma, tutte persone coraggiose e pronte a prendersi la responsabilità delle proprie azioni.
Un avvocato si è persino permesso di chiamare due dei colleghi che mi conoscono per avere informazioni su di me e il mio numero di telefono!
Quando però l'ho chiamato io mi ha urlato nelle orecchie pretendendo che io non avessi il diritto di registrare una conversazione alla quale stavo fisicamente partecipando!
Che lo credesse davvero o lo abbia detto per intimorirmi fa poca differenza, perché in ogni caso come professionista mi ha fatto una pessima impressione.
Un altro ha sostanzialmente minacciato me e il mio avvocato di azione giudiziaria per avergli chiesto copia degli atti da lui citati in atto depositato, come se non fosse più che normale, e anzi previsto dalla procedura, interagire fra legali di parti diverse 🤷♀
Il numero di Angelo, però, non è pubblico, quindi io l'emerita testa di cazzo che ha istigato tutti a farmi danno non so chi sia.
Lo scopriranno le forze dell'ordine e se dovesse corrispondere a una persona fisica che effettivamente mi ha diffamata a mezzo stampa o ha agito contro di me, allora a ridere e a chiedere tanti soldi sarò io.
Anche perché il simpaticone mi ha distrutto la vita e rovinato completamente qualunque possibilità di carriera come consulente linguistica degli studi legali.
Come personaggio pubblico, nel mio piccolo, ho avuto da quella chat alcune conferme, infatti qualcuno scrisse che ero stata la prima a dire che gli elisir non prevengono l'infezione e un collega aveva vinto un ricorso usando le mie argomentazioni.
Quel collega non so chi sia e di certo nessun avvocato mi ha mai scritto, neanche in privato, per darmi la buona notizia.
Sono stata male per mesi, dopo aver ricevuto quegli screenshot - in cui peraltro venivano anticipati post poi effettivamente pubblicati e si rideva all together della provocazione che mi si stava facendo.
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Nel 2023, un folto numero di iscritti a diverse chat WhatsApp ha passato una decina di giorni a parlar male di me, arrivando a mettersi d'accordo per farmi "una faccia così" e spillarmi tanti soldi.
Quegli iscritti avevano tutti nomi utenti corrispondenti a nomi di avvocati, medici, presidenti di associazioni e persino magistrati molto noti nell'ambiente della cd. "controinformazione".
Ho ricevuto un giorno un numero spropositato di screenshot presi da un gruppo specifico (che, a quanto pare, oggi non esiste più) in cui venivo descritta come psicopatica, bisognosa di riconoscimento, diffamatrice, sfruttatrice e altre cose ugualmente lusinghiere.
Addirittura uno col nome utente di un avvocato che ha chiesto e ottenuto da me informazioni gratuite si è unito alla cricca per raccontare come io avrei chiamato lui!
Tale Angelo incitava gli altri a trascinarmi nel campo da gioco etc. e diversi iscritti risposero entusiasticamente che sì, finalmente, facciamolo!
Ci fu poi il geGno: "dobbiamo spingerla a commettere diffamazione pesante, così poi potremo agire". Il medesimo iscritto si era anche già informato circa la mia solvibilità, dunque non stiamo parlando solo di istigazione, ma anche di un vero e proprio interesse pecuniario.
Questo geGno è uno dei pochi identificabili, perché innanzitutto ha usato un numero di telefono riportato su ben due comunicati pubblici e anche perché, assieme ad altri 4, mi ha fatto pervenire una convocazione in mediazione - la convocazione è pervenuta, l'istanza con l'indicazione di dove e quando li avrei diffamati no, neanche dopo averla fatta chiedere dall'avvocato!
Questo geGno, peraltro, ha avuto anche la bella idea di depositare una denuncia in cui riporta praticamente pare pare le stesse parole scritte in chat... insomma una mente di rara scaltrezza.
Di numeri già pubblici ce ne erano altri, quindi ho potuto appurare l'identità di alcuni medici, avvocati e altri habitué dei tour d'Italia in convegnistica: ho provato a chiamare tutte queste persone ma una aveva il marito al pronto soccorso, l'altra non ricordava chi fossi, l'altra ancora non aveva linea... insomma, tutte persone coraggiose e pronte a prendersi la responsabilità delle proprie azioni.
Un avvocato si è persino permesso di chiamare due dei colleghi che mi conoscono per avere informazioni su di me e il mio numero di telefono!
Quando però l'ho chiamato io mi ha urlato nelle orecchie pretendendo che io non avessi il diritto di registrare una conversazione alla quale stavo fisicamente partecipando!
Che lo credesse davvero o lo abbia detto per intimorirmi fa poca differenza, perché in ogni caso come professionista mi ha fatto una pessima impressione.
Un altro ha sostanzialmente minacciato me e il mio avvocato di azione giudiziaria per avergli chiesto copia degli atti da lui citati in atto depositato, come se non fosse più che normale, e anzi previsto dalla procedura, interagire fra legali di parti diverse 🤷♀
Il numero di Angelo, però, non è pubblico, quindi io l'emerita testa di cazzo che ha istigato tutti a farmi danno non so chi sia.
Lo scopriranno le forze dell'ordine e se dovesse corrispondere a una persona fisica che effettivamente mi ha diffamata a mezzo stampa o ha agito contro di me, allora a ridere e a chiedere tanti soldi sarò io.
Anche perché il simpaticone mi ha distrutto la vita e rovinato completamente qualunque possibilità di carriera come consulente linguistica degli studi legali.
Come personaggio pubblico, nel mio piccolo, ho avuto da quella chat alcune conferme, infatti qualcuno scrisse che ero stata la prima a dire che gli elisir non prevengono l'infezione e un collega aveva vinto un ricorso usando le mie argomentazioni.
Quel collega non so chi sia e di certo nessun avvocato mi ha mai scritto, neanche in privato, per darmi la buona notizia.
Sono stata male per mesi, dopo aver ricevuto quegli screenshot - in cui peraltro venivano anticipati post poi effettivamente pubblicati e si rideva all together della provocazione che mi si stava facendo.