Il CEO di Toyota si scaglia contro le auto elettriche. Indovinate quante ne ha in catalogo
via attivissimo.blogspot.it
MediaFonte: The Observer.
Me ne sarei stato zitto volentieri, ma visto che molti di voi mi hanno chiesto di commentare le dichiarazioni di Akio Toyoda,* CEO di Toyota, scrivo qui due righe veloci.*Tolgo di mezzo subito un equivoco: Toyoda è il cognome del CEO e si scrive con la D. Toyota è il nome dell’azienda e si scrive con la T.Stando ai giornali, Toyoda ha detto che l’auto elettrica è un “business immaturo con costi energetici e sociali insostenibili” (Sole 24 Ore). Ha argomentato che i veicoli elettrici hanno un impatto ambientale, sia durante la produzione sia durante l’uso.Beh, non è una grande rivelazione. Nessuno ha mai detto che le auto elettriche si fabbricano usando polvere magica e consumano forfora di unicorno. Anzi, è indubbio che la produzione di un’auto elettrica ha un impatto ambientale maggiore rispetto alla produzione di un’auto tradizionale, anche se questa differenza si pareggia dopo qualche decina di migliaia di chilometri d’uso, perché l’elettrica non produce gas di scarico mentre l’auto tradizionale continua a farlo per tutta la sua vita.È altrettanto indubbio che l’auto elettrica abbia un impatto ambientale durante l’uso, se viene caricata con energia elettrica proveniente da fonti che hanno un impatto ambientale. Ma le reti elettriche stanno diventano man mano più pulite e questo impatto, già oggi minore di quello delle auto tradizionali, non fa che diminuire ulteriormente nel tempo. Le mie due auto elettriche sono caricate con energia idroelettrica già adesso. Molti proprietari di auto elettriche installano pannelli solari per caricare con il sole. Fatelo con un’auto a benzina o gasolio.Toyoda ha anche suggerito di “rendere più green la produzione di elettricità e poi in seconda battuta di adeguare le infrastrutture” e di non puntare soltanto sulle vendite di vetture ad emissioni zero, e su questo ha pienamente ragione. L’auto elettrica, da sola, non fa miracoli. Riduce sicuramente l’inquinamento locale, per esempio in città, come ben sa chi porta i bambini a passeggio ad altezza di tubo di scappamento, ma rischia di spostarne parte altrove. L’auto elettrica non è una soluzione magica: ha bisogno di misure di contorno.In questo senso presumo che Toyoda si riferisca soprattutto al caso specifico del Giappone, dove il 70% dell’energia elettrica deriva da fonti fossili (principalmente carbone e gas naturale) e i trasporti consumano il 38% del petrolio. La situazione in altri paesi è ben diversa già oggi. Il CEO di Toyota ha anche detto che le auto elettriche sono troppo costose e rischiano di essere un lusso per ricchi. Ma forse non ha considerato che il prezzo delle batterie (il maggior fattore di costo di un’elettrica, circa il 20%) è sceso dell’88% nel corso di un decennio e continua a scendere, secondo
via attivissimo.blogspot.it
MediaFonte: The Observer.
Me ne sarei stato zitto volentieri, ma visto che molti di voi mi hanno chiesto di commentare le dichiarazioni di Akio Toyoda,* CEO di Toyota, scrivo qui due righe veloci.*Tolgo di mezzo subito un equivoco: Toyoda è il cognome del CEO e si scrive con la D. Toyota è il nome dell’azienda e si scrive con la T.Stando ai giornali, Toyoda ha detto che l’auto elettrica è un “business immaturo con costi energetici e sociali insostenibili” (Sole 24 Ore). Ha argomentato che i veicoli elettrici hanno un impatto ambientale, sia durante la produzione sia durante l’uso.Beh, non è una grande rivelazione. Nessuno ha mai detto che le auto elettriche si fabbricano usando polvere magica e consumano forfora di unicorno. Anzi, è indubbio che la produzione di un’auto elettrica ha un impatto ambientale maggiore rispetto alla produzione di un’auto tradizionale, anche se questa differenza si pareggia dopo qualche decina di migliaia di chilometri d’uso, perché l’elettrica non produce gas di scarico mentre l’auto tradizionale continua a farlo per tutta la sua vita.È altrettanto indubbio che l’auto elettrica abbia un impatto ambientale durante l’uso, se viene caricata con energia elettrica proveniente da fonti che hanno un impatto ambientale. Ma le reti elettriche stanno diventano man mano più pulite e questo impatto, già oggi minore di quello delle auto tradizionali, non fa che diminuire ulteriormente nel tempo. Le mie due auto elettriche sono caricate con energia idroelettrica già adesso. Molti proprietari di auto elettriche installano pannelli solari per caricare con il sole. Fatelo con un’auto a benzina o gasolio.Toyoda ha anche suggerito di “rendere più green la produzione di elettricità e poi in seconda battuta di adeguare le infrastrutture” e di non puntare soltanto sulle vendite di vetture ad emissioni zero, e su questo ha pienamente ragione. L’auto elettrica, da sola, non fa miracoli. Riduce sicuramente l’inquinamento locale, per esempio in città, come ben sa chi porta i bambini a passeggio ad altezza di tubo di scappamento, ma rischia di spostarne parte altrove. L’auto elettrica non è una soluzione magica: ha bisogno di misure di contorno.In questo senso presumo che Toyoda si riferisca soprattutto al caso specifico del Giappone, dove il 70% dell’energia elettrica deriva da fonti fossili (principalmente carbone e gas naturale) e i trasporti consumano il 38% del petrolio. La situazione in altri paesi è ben diversa già oggi. Il CEO di Toyota ha anche detto che le auto elettriche sono troppo costose e rischiano di essere un lusso per ricchi. Ma forse non ha considerato che il prezzo delle batterie (il maggior fattore di costo di un’elettrica, circa il 20%) è sceso dell’88% nel corso di un decennio e continua a scendere, secondo