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Ig: @fortuna_art_ studio
Fb: @riccardo_fortuna_studio_ artistico


🚩Il nostro Gabriele Germani ha di recente partecipato a un seminario in Vaticano indetto dalle Ambasciate di Cuba, Bolivia e Venezuela presso la Santa Sede.

🥝Si è parlato di ecologia, giustizia sociale e multipolarismo e di come la Chiesa di Papa Francesco voglia contribuire a questo cambiamento generale del sistema-mondo.
🪖Sono intervenuti Emilce Cuda (teologa, scrittrice e ufficiale della Curia Romana, nota come la teologa di Papa Francesco) e David Choquehuanca (Vicepresidente dello Stato plurinazionale di Bolivia).
🟥 Appuntamento alle 13.30! 🟥


Oggi cari ottoliner non è un giorno come un altro, ma è IL giorno della nascita.
Anni fa (un numero impreciso e che ormai si avvolge nella nebbia della mitologia) il caro Leader Giuliano Marrucci decideva di venire al mondo per dare giovamento ai popoli afflitti dall'imperialismo e dalla cattiva informazione.
Quel giorno si dice che il sole dell'avvenir brillò sul mondo intero per cento ore consecutive, che il Politburo del PCUS non urinò per una settimana e che i popoli liberi della terra cantarono e ballarono insieme ad agnellini e capretti!
Alle 12.00 un video EXTRA per ricordare questo magico EVENTO!
Link al video: https://youtu.be/52oNnGiCM1w

La redazione di OttolinaTv coglie occasione per associarsi a questo momento di festa e per fare gli auguri anche a voi che ci seguite e supportate nella creazione di un media indipendente serio (ma non serioso), lasciando a voi la scelta di quale Natale vogliate festeggiare oggi!

Auguri!


Dal trionfo elettorale di Trump all’allargamento dei BRICS che per la prima volta ha reso un’organizzazione multilaterale che non è emanazione diretta di potenze ex coloniali la più importante del pianeta; dal ritorno nell’occidente libero e democratico del golpe come strumento per la risoluzione delle tensioni politiche interne al boom di droni e intelligenza artificiale che ha cambiato per sempre il modo di fare la guerra; dal trionfo di Israele contro l’asse della resistenza che ha sdoganato il ricorso al genocidio come strumento di risoluzione delle controversie internazionali al collasso definitivo dell’economia e delle classi dirigenti europee che ha definitivamente reso il Vecchio Continente un soggetto del tutto marginale della politica internazionale: e meno male che la storia era finita... Ci vediamo alle 18.30 con la Top Ten più ganza dell'anno qui: https://ottolinatv.it/2024/12/23/la-grande-trasformazione-i-10-eventi-che-nel-2024-hanno-cambiato-per-sempre-il-mondo/


🗣🔴⚡️ "Autorità di radiodiffusione di Israele: Israele è preoccupato per l'intenzione della Turchia di lanciare un'operazione militare su grande scala contro le SDF (le milizie egemonizzate dai curdi) nel nordest della Siria"

🌏 Turchia e Israele continuano il gioco della parti.
Sullo sfondo c'è il disegno di un grande Medio Oriente egemonizzato dagli USA e dai loro alleati.
I due più fedeli alleati degli USA nella regione (la Turchia rimane un membro della NATO) fingono di litigare mentre si spartiscono interi stati.

⏳ E' stato il turno della Siria, poi lo sarà del Libano e poi forse con la scusa dei curdi dell'Iraq.
Trump potrà realizzare il suo desiderio di riportare i soldati a casa (quelli che occupano abusivamente pezzi di Siria).

🟠 Si pone ora il nodo curdo che potete star sicuri non verrà sciolto facilmente.
Non solo gli USA continuano (oggi!) via Iraq a mandare armi ai curdi siriani, ma in questo modo possono continuare a governare il caos.

👀🧐 Ora capiamo forse anche il tentativo di Erdogan di trovare un accordo con il PKK a inizio ottobre e capiamo anche l'attentato all'agenzia aerospaziale ad Ankara.

Il piano perfetto per un'amministrazione che vuole far cassa:
🔴 Israele e Turchia si spartiscono il territorio creando un equilibrio congelato;
🔴 I palestinesi vengono cancellati;
🔴 L'Arabia Saudita riceve un pizzino di non esagerare con i cinesi;
🔴 L'Iran viene isolato e la Russia espulsa dal Medio Oriente;
🔴 I curdi rimangono come spina nel fianco di Erdogan per non fargli venire strane fantasie.


✍️ Gabriele Germani
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Cari Ottoliner,
🎅🎅🎅 Oh oh oh!
Marrucci vestito da Babbo Natale (o se preferite da Grinch) socialista insieme ai suoi folletti (Gabriele, Clara e Alessandro) viene a portarvi tanti bei video!
C'è stata la rivoluzione nel paese del Natale e i folletti hanno fondato un soviet. Sotto il saggio sguardo del buon Marru stanno costruendo il socialismo di mercato con caratteristiche natalizie.

🎄 Il socialismo è i soviet con la tombola, le renne, lo zio che si appisola sul divano per l'iperglicemia e OttolinaTv!

🎁 Alle 13.30 Gabriele Germani intervista Michelangelo Severgnini, un'intervista esclusiva su Siria, Turchia e sul piano USA per rovesciare Erdogan
🎁 Alle 15.00 su Telegram, X, Instagram e Twitch sempre Gabriele (QUALCUNO LO LIBERI!) e Cesare Semovigo presenteranno LIVE Ottolina UNCENSORED
🎁 Alle 18.30 il Marru vi racconterà le 10 notizie che hanno cambiato il 2024


🌠Domani poi è la santa natività, il compleanno del divo Giulio: il caro leader compie gli anni e per uno come lui non poteva esserci giorno migliore...

Iscriviti a OttolinaTv per rimanere sempre informato sulla costruzione del socialismo nel villaggio di Babbo Natale!


Oggi Gabriele ha intervistato Michelangelo Severgnini (documentarista) su Siria, Turchia e ruolo di HTS e curdi nella regione.
In che modo le vicende dell'attentato ad Ankara e del dialogo aperto tra governo e Ocalan si collegano alla Siria?
Che ruolo hanno avuto gli USA nel colpo di stato del 2016? E come quel momento ha contribuito a riorganizzare le relazioni internazionali nell'area?

Non perdetevi questa INCREDIBILE intervista delle 13.30 in ESCLUSIVA su OttolinaTv.

Link: https://www.youtube.com/watch?v=8bBV7QzuE3E

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✍️✍️ "Nel frattempo, però, Idlib sembra un’enclave turca a tutti gli effetti nonostante le sonore smentite di Jolani e dei vertici di Hts. Appena si scorgono le rive del fiume al-Adsi, su cui è adagiata la cittadina di Jiser al-Shoghur, scatta il “suggerimento” di coprire le teste femminili con una sciarpa. La sharia – per quanto applicata in non modo rigido – è legge d’ora in avanti"

🔴🗣 Ottimo articolo di Avvenire su Siria, Idlib e ruolo della Turchia nella regione.

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/idlib

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Sconfitta dopo sconfitta, Zelensky tenta di giocare tutte le sue carte prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, che potrebbe privare Kiev del suo principale sponsor. In ritirata sul campo di battaglia, con un esercito dissanguato e gli uomini in fuga da un Paese distrutto, al presidente ucraino non resta che diffondere il terrore sul territorio russo per destabilizzare la società e indebolire il consenso del Cremlino. L’obiettivo: allontanare i negoziati o spingere Mosca a rifiutare qualsiasi tentativo di dialogo per continuare una guerra che la prossima amministrazione statunitense intende chiudere. Ne parliamo stasera a La Bolla con Andrea Lucidi, Francesco Dall’Aglio e Stefano Orsi qui: https://ottolinatv.it/2024/12/22/zelensky-come-bin-laden-cerca-l11-settembre-russo-per-impedire-la-pace/


il terrorista addestrato e finanziato dai servizi occidentali Al Golani, che nonostante la retorica nazionalista assiste impassibile mentre forze straniere trasformano la Siria in un nuovo Bantustan è l'utile idiota perfetto per perseguire questa finalità strategica fondamentale anche nell'unico paese che, insieme all'Iran, era riuscito nonostante tutto a mantenere una forma di sovranità statuale

la guerra totale è la guerra tra gli stati sovrani (tutti, anche quelli che apparentemente potrebbero sembrare più vicini agli USA) e l'imperialismo USA, che da 40 anni persegue l'idea di un mondo dove l'unico paese capace di esercitare la sovranità sono appunto gli USA e gli altri sono amministrazioni semicoloniale gestite attraverso le finanze delle oligarchie e la sottomissione delle elite compradore

il resto è contorno


Come sempre Luttwack ha il merito di ricordare alla sua platea di suprematisti le cose come stanno

dall'inizio della War on Terror di Bush, coerentemente con la strategia geopolitica che ha accompagnato la globalizzazione neoliberista, l'obiettivo fondamentale è sempre stato quello di impedire il consolidamento di Stati Sovrani nel sud del Mediterraneo e nel Medio Oriente

Questo obiettivo è stato prima perseguito dai repubblicani attraverso brutali guerre di aggressione, e poi dai democratici attraverso una politica di interferenze e macchinazioni più sofisticata, al punto da riuscire a raccogliere il sostegno della sinistra ztl che non è in grado di distinguere tra una rivolta popolare e un golpe eterodiretto nemmeno se ci metti sopra le insegne


Carissimi Ottoliner! È arrivato il grande giorno. cioè l'approdo di ­¡Desaparecinema! SU OTTOSOFIA! Questa mattina una carrellata delle ultime puntate prima del MEGAPUNTATONE DI NATALE! E Federico Greco ha tirato fuori l'asso dalla manica e, nel video che sarà disponibile in ESCLUSIVA SU OTTOSOFIA, ci parlerà tra gli altri di un film del TUTTO SCONOSCIUTO....UNA POLTRONA PER DUE!
Con questo piccolo regalino auguriamoci buone feste perché... 'Anche sto capodanno, ce lo semo tolti dalle palle' (cit.). Ci vediamo con l'ultimo episodio alle 13.30 o in anteprima qui: https://ottolinatv.it/2024/12/22/desaparecinema-ep-25-una-poltrona-per-due-john-landis-federico-caffe-e-la-finanza/


Tornano le interviste con Alessandra Ciattini! Oggi con il nostro Gabriele Germani si parla dell'inserimento del Nord America nel sistema-mondo capitalista. Quali erano le popolazioni native prima dell'arrivo europeo nella parte settentrionale del continente americano? E come hanno reagito all'inserimento nella catena del commercio internazionale?
Ci vediamo fra poco sui nostri social e in anteprima sul nostro sito a questo link: https://ottolinatv.it/2024/12/21/la-distruzione-del-west-e-linserimento-nel-sistema-mondo-ft-alessandra-ciattini/
Buona visione!

#West #indiani #nativi #NordAmerica #antropologia #AlessandraCiattini #GabrieleGermani #antrop8lina




⚡️🔴🗣 "Zelenskij mi ha detto che se avessi Votato a favore dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato lui mi avrebbe dato 500 milioni di Euro"

- Robert Fico


Strano, no?! Chi l'avrebbe mai detto!

https://x.com/vadim07751823/status/1870192235473408357?s=48

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Il 20 dicembre 1973, l'ETA uccideva Luis Carrero Blanco a Madrid.
Un'esplosione ribaltava l'auto del capo del governo franchista -e intimo amico di Franco - fino al cortile della chiesetta da cui era appena uscita. Furono distrutte le finestre dei palazzi adiacenti fino al quinto piano.
Sul colpo morirono il conducente e un uomo della scorta del politico.

L'attentato poneva fine di fatto fine al franchismo (banalizzando molto il fascismo spagnolo). L'erede di Franco veniva spiazzato via con un'operazione spettacolare da un gruppo indipendentista e comunista basco.
Gianmaria Volonté- in un film di Gillo Pontecorvo- racconta egregiamente la storia del gruppo che fece l'attentato. Il protagonista notava il senso di estraneità che ricopriva gli antifascisti; la folla passava la domenica con bandiere sventolanti di ritorno dallo stadio, mentre loro continuavano a lavorare al loro piano.

Una storia che ci interroga molto.
Quanto è legittimo l'uso della violenza per porre fine a un male più grande?
Blanco fu carceriere, assassino e torturatore, se il franchismo fosse perdurato molti altri sarebbero morti. Nulla toglie che il problema etico del diritto di uccidere qualcuno, per quanto malvagio, rimane.
Spetta a noi fare giustizia? O spetta a un principio maggiore? E che giustizia hanno quelli che non credono in un principio maggiore? Esiste un diritto naturale a resistere al male? E cosa è il male?

Da parte mia credo di avere una risposta personale (e quindi privata) a questa domanda, non la verità, ma la risposta giusta per me.

La storia dell'indipendentismo basco insegnerebbe tante cose a chi avesse buone orecchie per ascoltarle.

✍️ Gabriele Germani

Viva la Spagna antifascista.

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Репост из: Intelligence for the People
Da Damasco a Teheran il passo è breve, ma pericoloso

Il mio nuovo articolo su #IntelligenceForThePeople
👉https://robertoiannuzzi.substack.com/p/da-damasco-a-teheran-il-passo-e-breve

All’indomani della caduta del presidente siriano Bashar al-Assad, una campagna di bombardamenti senza precedenti si è abbattuta per più giorni sulla Siria.

Oltre 500 attacchi aerei israeliani hanno distrutto basi militari, sistemi radar, depositi di armi, aerei ed elicotteri da combattimento, sistemi di difesa aerea, e la flotta di stanza a Latakia.

Mentre la Siria veniva smilitarizzata, truppe israeliane creavano una zona cuscinetto in territorio siriano, in corrispondenza del Golan occupato, prendendo il controllo della vetta del Monte Hermon, e arrivando a poche decine di chilometri da Damasco.

Questa vetta, che avvicinandosi ai 3.000 metri di altezza è la più alta della Siria, ha un valore strategico: pone Damasco alla portata dell’artiglieria israeliana, e permette a Tel Aviv di controllare lo spazio aereo siriano oltre a quello libanese.

La caduta di Assad era forse inevitabile. Ma il crollo di quest’ultimo rappresenta una sconfitta per Mosca, così come per Pechino e il nascente mondo multipolare. E naturalmente per l’Iran, il quale vede disarticolato il proprio “asse della resistenza” che giungeva fino a Hezbollah in Libano, e a Hamas in Palestina, passando proprio per la Siria.

E’ invece una vittoria inaspettata per il vecchio sogno neocon, formulato già nel 1996, che prevedeva di ridisegnare il Medio Oriente attraverso una serie di cambi di regime, a vantaggio di USA e Israele.

Quel sogno, archiviato dopo le disastrose imprese militari di George W. Bush in Iraq e Afghanistan, e poi nuovamente dopo il fallito cambio di regime in Siria, orchestrato dall’amministrazione Obama dopo lo scoppio delle rivolte arabe del 2011, sembra ora riemergere in questi mesi in maniera del tutto inattesa.

Il crollo di Assad lascia Hezbollah isolato nel vicino Libano, indebolito dal durissimo scontro militare con Israele conclusosi il 27 novembre con un cessate il fuoco vantaggioso per Tel Aviv. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è riuscito a disaccoppiare il fronte libanese da Gaza, strappando a Hezbollah un cessate il fuoco non più condizionato alla fine delle ostilità nella Striscia.

Mentre quest’ultima rimane ad affrontare il suo tragico destino in solitudine, Hezbollah deve pensare alla difficile ricostruzione e fare i conti con un fronte interno dove la componente sunnita è rinfrancata dal crollo del regime di Damasco.

Ma per il governo Netanyahu il trofeo finale resta l’Iran, rimasto più isolato a seguito dell’indebolimento dell’asse della resistenza.

Alla vigilia del cessate il fuoco in Libano, il premier israeliano aveva dichiarato che accettava l’accordo per tre ragioni: rifornire gli arsenali israeliani ormai svuotati, aumentare la pressione su Hamas, e concentrarsi sull’Iran.

Sulla stampa israeliana si sono moltiplicati gli articoli che parlano di una “finestra di opportunità” per colpire le installazioni nucleari iraniane alla luce dello stato di debolezza in cui si troverebbe Teheran.

La tesi è che l’Iran, isolato a livello regionale, potrebbe puntare a costruire l’arma atomica se i suoi impianti nucleari non verranno distrutti. Perciò l’aeronautica israeliana si starebbe preparando per un possibile attacco.

Secondo il Wall Street Journal, l’entourage del neoeletto presidente Donald Trump starebbe studiando la possibilità, sebbene l’intelligence USA affermi che non vi sono indicazioni che l’Iran stia costruendo un ordigno nucleare.

Un’operazione di questo genere comporterebbe grossi rischi. Teheran potrebbe rispondere colpendo con i suoi missili Israele e le basi americane nella regione.

Apparentemente, da Damasco a Teheran il passo è breve, ma anche molto pericoloso.

Se vi va, leggete tutto l’articolo 👇

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@riannuzziGPC


"Ho detto all’Unione Europea che deve compensare il suo enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e il nostro gas. Altrimenti saranno TARIFFE fino in fondo!!!"


Trump il Giusto, mentre cerca di rimediare ai danni che l'imperialismo USA ha causato ai cittadini europei che ripongono grandi speranze sulla sua amministrazione e sulla sua crociata per la verità contro l'ideologiah green

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