Buon Natale, ma non a tutti.Non a chi ha appoggiato o ha girato lo sguardo davanti alla carneficina di bambini sulla Striscia di Gaza.
Non a chi ha fatto finta di credere che le vittime civili dell'offensiva israeliana
non fossero volute.
Non al ministro che ha risposto a un giornalista che gli chiedeva di Gaza: «Tu non fai il sacerdote, no?» (cfr.
Report, 3 novembre 2024).
Non alla presidente del consiglio che ha sperperato il denaro degli italiani per finanziare un governo illegittimo affinché potesse portare avanti la guerra più insensata dell'ultimo mezzo secolo.
Non a chi ha deliberatamente creato nel discorso politico una confusione paragonabile a quella del sedicente "psichiatra anti-islamico"... che ha guidato a tutta velocità l'automobile su una
folla di tedeschi.
Non ai giornalisti che vanno a caccia della verità dovunque essa sia, ma solo per nasconderla e attaccare chi la diffonde (
a ,
b) .
Non ai giornalisti che non hanno detto una sola parola sui loro colleghi
deliberatamente uccisi in Palestina.
Non ai medici che prima di fare un'operazione a un cardiopatico vogliono che si "metta in regola" con le vaccinazioni, e altrimenti lo
cancellano dalla lista d'attesa.
Non agli accademici che assistono tranquilli o contribuiscono attivamente allo stupro della scienza, della cultura, e perfino della lingua italiana.
Non a chi ha distrutto per sempre il Natale di centinaia di migliaia di bambini, torturandoli,
mutilandoli fisicamente e psichicamente, abusando della loro fragilità, e pretendendo pure di atteggiarsi a difensore dei "diritti delle minoranze".