La Noomachia del nostro tempo presente si distende nel corso dei secoli per trovare oggi un punto di svolta. È inevitabile: dobbiamo scegliere da che parte stare. Gli ignavi non sono ammessi al proseguo di ciò che sarà. La durezza di queste parole vogliamo che sia un dardo infuocato che trafigge i cuori di tutti gli europei che sono stanchi e delusi, desideriamo che diventi una spinta propulsiva a diventare un cambiamento radicale, a partire da sé.
Nel caos entro il quale ci troviamo, dobbiamo imparare a danzare nella metafisica di esso, lì dove ci è possibile lasciare alle spalle completamente il vecchio mondo che si trova al suo tramonto e aprirci all’aurora di un mondo nuovo. Le tenebre vanno regnando ed estendono il loro potere sulla Terra, tanto che sembra non esserci scampo, ma questo perché dimentichiamo che la vittoria è già scritta, a noi spetta di incarnarla e realizzarla.
Misticamente, dunque, la nostra vocazione è quella di divenire Soggetti Radicali pronti a compiere il passaggio, traghettatori ai lidi di quella nuova umanità che è già e non ancora. Una volta usciti dalla caverna platonica, dobbiamo ritornare per risvegliare gli altri dormienti – quanti accolgono il nostro richiamo – e compiere la trasmutazione necessaria per essere cittadini di nuove dimensioni politiche dell’intera umanità.
La vita che ci scorre dentro è oggetto di attacco continuo. La postmodernità rilascia i suoi parassiti per tentare di sopravvivere allo scoccare del tempo finale, inutilmente, e vuole trascinare quanti più di noi nel vortice di morte che ha generato. Ma non vi è energia più grande di questo coraggio che sentiamo dentro al cuore quando guardiamo questo mondo e sentiamo di dover far qualcosa, una forza che richiede disciplina e ordine per non diventare a noi stessi fatale e che motiva l’impegno costante a prepararci al momento in cui dovremo entrare in azione, senza risparmiarci. Prima di ogni azione, di ogni studio e riflessione, di ogni attività e iniziativa, prima ancora di catalogarci sotto a un nome o un’etichetta o farci paladini di qualche idea, domandiamoci: siamo pronti a morire per le nostre idee?
Ancora una volta, con un poco di orgoglio possiamo dire che è proprio dalla nostra amata Europa che deve partire questo risveglio e compiersi il passaggio. Nessun altro può farlo, solo noi ne siamo in grado e il mondo intero ci aspetta. Perché tergiversare? Nella mezzanotte più profonda il Sole deve risplendere e portare vita. E quel sole dobbiamo essere noi. Per questo oggi proclamiamo:
Europa, vivi!
Darya Platonova Dugina & Lorenzo Maria Pacini, dal libro
Io sono Darya, AGA, Milano 2022
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