Marco Cosentino


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L'uomo perfetto è senza io
L'uomo ispirato è senza opera
L’uomo santo non lascia nome
(Chuang-tzu, IV secolo a.c.)

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(segue dal post precedente)

7) "non mi fido della roba chimica, quindi…": la chimica spiega la composizione della materia in generale, di conseguenza tutto ciò che esiste nell'universo è chimico. L'acqua ad esempio è composta di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, quindi è fatta di sostanze chimiche. E lo sei anche tu.

Commento: Nel linguaggio comune "chimico" indica di regola un prodotto di sintesi non esistente in natura o comunque una sostanza, spesso di impiego/derivazione industriale, che comporta dei rischi, reali o percepiti. Le persone utilizzano il termine in mancanza di definizioni migliori in base alla loro cultura. Deriderle per questo è da sciocchi supponenti. Qualsiasi questione va esaminata nel merito.

Chiosa finale: l'analfabetismo funzionale è un'espressione senza chiara definizione né tanto meno metodi di quantificazione oggettivabili, che troppo spesso pare essere utilizzata nelle discussioni come maniera di "calciare la palla in tribuna" oppure nella valutazione della cultura e delle capacità come una sorta di "parola di stop" per evitare ad esempio di affrontare il tema spinosissimo del declino della scuola e dell'istruzione e soprattutto delle sue cause. In ogni modo, finisce sempre per risultare funzionale al tentativo crescente di tacitare qualsiaisi opinione dissonante. Personalmente, quando sento parlare di "analfabetismo funzionale", 'sta mano me diventa de fero (cit.).

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L'ANALFABETISMO FUNZIONALE 🌺🌺🌺
Debunkato.

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Post deel 13 gennaio 2024

Gira sul social un elenco di frasi da evitare "per non sembrare un analfabeta funzionale", e per buona pesa viene aggiunto che "se il vostro ragionamento si basa su uno o più di questi presupposti, sappiate che il vostro approccio è stupido, illogico e antiscientifico, quindi evitate di renderlo pubblico. Ne va della vostra reputazione" niente meno. Vediamo quali sono queste frasi e che si può dire di ognuna di esse:

1) "a me una volta è successo che...": sulla terra siamo 8 miliardi di persone, quindi quello che è successo a te costituisce “un ottomiliardesimo” delle ipotesi possibili. L’esperienza personale non è una legge universale.

Commento: La ricerca scientifica si compone di esperienze personali a confronto. Documentare la propria esperienza è il primo necessario passo.

2) "ho letto su internet che...": su internet c'è tutto, il contrario di tutto e tutte le sfumature che ci stanno in mezzo; se non hai le competenze specifiche per distinguere ciò che è plausibile da ciò che è inverosimile, quello che hai letto tu non significa assolutamente nulla perché tanto su internet c’è sempre anche il suo esatto contrario.

Commento: Indicare le proprie fonti è fondamentale, così che altri le possano verificare. Internet compreso.

3) “non credo alla versione/teoria ufficiale, dimostrami tu che è valida”: una versione/teoria ufficiale è tale proprio perché gode già del supporto probatorio necessario per essere considerata preferibile a tutte le altre. Pertanto, se non credi alla versione ufficiale spetta a te l’onere di provare perché questa sia errata, e anche perché la tua sia invece valida. Pretendere l’inversione dell’onere della prova è un atteggiamento profondamente illogico e antiscientifico. Il fatto che tu non comprenda il contenuto di quelle prove non significa che quelle prove non esistano o non siano valide, significa solo che tu non hai gli strumenti e le conoscenze per comprenderle.

Commento: È legittimo chiedere indicazioni sul supporto probatorio di una teoria. Se esso esiste potrà essere spiegato.

4) "ci guadagnano sopra, quindi sicuramente c'è qualcosa sotto": se escludete i volontari e gli stagisti, tutte le professioni del mondo sono a scopo di lucro, quindi tutti noi guadagniamo da quello che facciamo. Ciò non ci rende tutti automaticamente parte di un qualche complotto o sotterfugio.

Commento: È provato che per interesse certa gente giunge anche a uccidere, così come per l'oste il proprio vino è sempre buono. Eviterei tentativi malriusciti di derubricare un tema enorme come il conflitto di interessi a un semplice "così fan tutti".

5) "Quella volta è accaduto che..., quindi anche questa volta...": “quella volta” è diversa da “questa volta”. Se una cosa capita in una occasione non c'è nessuna legge che stabilisce automaticamente che accada sempre e a tutti. Se un medico vende organi sotto banco, non significa che tutti i medici lo facciano ogni giorno; se un ingegnere sbaglia i calcoli, non significa che tutti gli ingegneri siano cani e non sappiano fare il loro lavoro; se un avvocato prende una mazzetta, non significa che tutti gli avvocati siano corrotti o corruttibili. Serve una prova specifica per ogni singolo caso.

Commento: "Quella volta..." vedi numero 1.

6) "tu hai la tua opinione, io ho diritto ad avere la mia": questo è un principio sacrosanto quando si parla di preferire le bionde o le brune, il mare o la montagna, la Juve o il Milan. Ma quando si parla di argomenti scientifici, la tua opinione non conta assolutamente nulla se non hai competenze e ragioni tecniche che possano dimostrare la validità di quella opinione; o forse pretendi di avere un'opinione anche su come si calcola l’area del triangolo?

Commento: Nel dibattito scientifico opinioni diverse originano da diverse interpretazioni dei dati. Confrontarle è non solo lecito bensì doveroso.

(continua nel post successivo)


Forward from: Giubbe Rosse
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PERCHÉ TIKTOK FA COSÌ TANTA PAURA AGLI USA
Se guardate questo video di Gaza e osservate la piattaforma con la quale è stato creato e veicolato nel mondo, non dovrebbe sfuggirvi il vero motivo per cui gli USA temono così tanto TikTok al punto da minacciare di bannarlo se non passerà in mani statunitensi.

Gli USA non temono la tecnologia. Non temono i social media. Non temono i rischi sollevati dall’uso dell’intelligenza artificiale, come ha detto Biden nel suo discorso di commiato. Queste cose le hanno inventate loro. Le temono nel momento in cui non sono loro a controllarle. Non li spaventa affatto l’esistenza di un’oligarchia finanziaria. Fino a pochi mesi fa, al contrario, sembrava andargli benissimo. Li spaventa nel momento in cui non riescono più a controllarla ed essa si permette, anche solo per interessi contingenti, di offrire libertà di espressione e libertà di informazione. Twitter non li spaventava affatto, X invece li spaventa a morte. Eppure è la stessa piattaforma, solo con un altro proprietario e un altro nome.

Tiktok non è di per sé tanto diverso da Facebook, Instagram, WhatsApp, YouTube e tante altre piattaforme social che esistono oggi. Non ha funzionalità propriamente esclusive che le altre piattaforme già non offrano. Non è di per sé più diseducativo di altri social e, del resto, se quella fosse davvero la loro preoccupazione, magari si preoccuperebbero di chiudere OnlyFans o PornHub. No, invece, si accaniscono contro TikTok.

L'unico vero motivo per cui TikTok è così pericoloso ai loro occhi è che non lo controllano loro. È lo stesso motivo per cui per anni hanno perseguito in tutti i modi Telegram, almeno fino a quando non sono riusciti ad arrestare Durov e a costringerlo a venire a patti. A loro fa paura non la tecnologia in sé, non la piattaforma in sé, ma ogni tecnologia e ogni piattaforma che non possano controllare direttamente.

Vogliono controllare tutte le tecnologie e tutte le piattaforme per controllare le informazioni che ricevete e decidere loro quali notizie dovete leggere, guardare, ascoltare e quali no. Per decidere loro che cos’è informazione e che cos’è disinformazione, in modo da consentire la prima e censurare la seconda.

Si chiama controllo sociale e non lo hanno inventato i cinesi.

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Forward from: Ria Novosti Italia
Il punto principale dell’accordo sul partenariato strategico tra Russia e Iran:

▪️Se una delle parti viene attaccata, l'altra non dovrebbe fornire alcuna assistenza all'aggressore.

▪️Russia e Iran hanno confermato il loro impegno nello sviluppo della cooperazione tecnico-militare e la considerano una componente importante per il mantenimento della sicurezza globale.

▪️I paesi hanno concordato di cooperare strettamente nella conduzione di esercitazioni militari congiunte.

▪️Mosca e Teheran si asterranno dall'unirsi alle sanzioni reciproche dei paesi terzi e garantiranno il non utilizzo di misure coercitive unilaterali.

▪️Russia e Iran hanno deciso di cooperare per creare un'infrastruttura di pagamento indipendente dai paesi terzi.

▪️Mosca e Teheran hanno concordato di cooperare sul controllo degli armamenti, sul disarmo e sulla garanzia della sicurezza internazionale.

▪️Mosca e Teheran hanno concordato di promuovere la cooperazione tra i media dei due paesi per contrastare la disinformazione e la propaganda negativa

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Forward from: InsideOver
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo iraniano Masoud Pezeshkian firmano un accordo di partenariato strategico globale che ridefinirà i rapporti tra le due nazioni.

Secondo quanto rivelato dall’ambasciatore iraniano a Mosca, Kassem Jalali, il nuovo accordo sarà composto da 47 articoli che copriranno una vasta gamma di temi, dalla cooperazione economica e tecnologica fino alla sicurezza e alla difesa.

Il nuovo accordo non è solo un documento formale, ma un segnale politico chiaro. Entrambi i Paesi sono oggetto di sanzioni economiche e politiche da parte dell’Occidente e vedono nella cooperazione bilaterale un’opportunità per superare le difficoltà e costruire un ordine regionale più stabile e indipendente.

Leggi ora l’articolo di Giuseppe Gagliano al link in bio.

#brics #mosca #teheran #cooperation #sanctions

https://it.insideover.com/politica/come-prima-piu-di-prima-russia-e-iran-firmano-un-nuovo-accordo-strategico.html


Forward from: Fiore, canale pubblico.
Il 24 Dicembre, Intesa San Paolo -istituto bancario già al centro di un'inchiesta sullo spionaggio di conti di politici e vip- comunica la chiusura del conto dell'associazione Vento dell'Est, che porta aiuti in Donbass ed organizza eventi.
M. Coccia di Linkiesta aveva anticipato la notizia prima ancora che il presidente Lorenzo Berti ne fosse informato. Nel mirino, anche Visione tv di Francesco Toscano.
Entrambe le realtà, che vivono di donazioni pubbliche, sarebbero colpevoli di essere filo russe ma nessuno ha fornito spiegazioni formali per la chiusura del conto di Vento dell'Est. Né è dato capire come e perché Linkiesta fosse al corrente di ciò che sarebbe accaduto.
Quel che si rileva è che l'associazione sia stata attenzionata da Pina Picierno, europarlamentare piddina, moglie di Coccia, particolarmente attiva nel richiedere la censura di chiunque propenda per l'apertura del dialogo con Mosca.

A Visione tv, Berti dettaglia le circostanze dell'accaduto.
https://youtu.be/QzPfokdnXvs?si=t_YtHqx9Oz9jRPkx


PROFESSIONISTI DI FEDE 🌺🌺🌺

L'altro ieri ho commentato una revisione della letteratura sulle miocarditi da covid e vaccini covid nei giovani atleti (https://t.me/MarCosent/3818). Studio alquanto interessante e tutto sommato equilibrato, che così conclude:

"La prognosi a lungo termine e l'evoluzione delle anomalie cardiache osservate con la risonanza magnetica sono attualmente sconosciute. Sebbene si possano trarre inferenze dai dati pubblicati, le miocarditi post-covid e post-vaccino negli atleti potrebbero rappresentare solo una piccola frazione della vera incidenza di coloro che sono stati colpiti in tutto il mondo e non valutati."

Questa revisione della letteratura trova un numero maggiore di studi sulle miocarditi da covid, come è ovvio aspettarsi. Le miocarditi da vaccino sono state infatti negate oltre ogni decenza fino a metà 2021, e successivamente un coro di prefiche ha intonato la litania delle "miocarditi lievi e benigne", una bestemmia oltre che una scemenza. Gli autori della revisione peraltro onestamente hanno osservato che i casi identificati nella letteratura sicuramente sottostimano sia le miocarditi da covid che da vaccino, per vari motivi che vanno dalla sottosegnalazione, alla mancata pubblicazione alla mancata diagnosi dei quadri subclinici ma non per questo meno pericolosi.

Sotto il post Facebook si è tuttavia scatenata una canea di commentatori (tre-quattro, per il vero, ma alcuni ammirevolmente pervicaci) mentre altri hanno preferito sbavare astio sullo screenshot del post di nascosto su altre pagine del social. In quanto se ben capisco sarebbe opinione di tutti costoro che la letteratura più abbondante sul covid e meno sui vaccini indichi che il problema è maggiore con il virus e meno con la punturina. Un evidente caso di difficoltà nella comprensione del testo e nel ragionamento logico: i molteplici fattori di sottostima rendono futile piagnucolare che il virus è peggio e dunque bisogna incrociare le dita e puntare sul vaccino, tipo che se uno nel tamburo ha quattro proiettili su sei quell'altro ne ha solo tre, allora conviene necessariamente puntarsi alla tempia il revolver che ha in apparenza meno colpi.

Il punto in realtà non è insistere stupidamente su che cosa dia più miocarditi o altri danni, cosa ancora oggi indefinibile, bensì prendere atto che covid e vaccini covid sono entrambi pericolosi e rappresentano dei rischi che, quantificati o meno, non solo non sono zero ma sono verosimilmente paragonabili per entità. Poi ce ne sarà uno maggiore e l'altro minore, ma se una persona desidera fare il possibile per sottrarsi a entrambi, ha tutte le ragioni del mondo.

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Forward from: Giubbe Rosse
‌DIE WELT: “LA POTENTE ALLEANZA PER IL CLIMA STA FINENDO”
Titolo originale: Die machtvolle Klima-Allianz ist am Ende, Axel Bojanowski, Die Welt, 14.01.2025


Una rete composta dal World Economic Forum, grandi aziende, le Nazioni Unite e le banche ha cercato di costringere l’economia globale a diventare climaticamente neutra. Per anni, le aziende sono state costrette a sottomettersi. Ma ora la struttura antidemocratica sta crollando.

Assolutamente da leggere.

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L'INDENNITA' 🌺🌺🌺
Il Sole24Ore pubblica l'elenco completo delle università i cui rettori si vogliono aumentare l'indennità di carica approfittando di un decreto emanato nel 2022 dal Governo Draghi: il Dpr 143/2022. Il Dpcm ha regolato i compensi, i gettoni di presenza e ogni altra forma di retribuzione che spetta ai membri degli organi di amministrazione e controllo, sia ordinari che straordinari, degli enti pubblici. Con queste nuove regole e criteri, tutti gli amministratori pubblici possono lecitamente aumentarsi a dismisura le indennità. Che poi questo sia anche legittimo, è materia discutibile. Le indennità dei rettori, in particolare, si aggiungono al loro stipendio, che per un ordinario di anzianità medio-alta è di regola superiore talora ampiamente ai 100k lordi anno. Inoltre, l'indennità secondo il dizionario è una "somma corrisposta al prestatore di lavoro in corrispondenza di speciali oneri o disagi connessi allo svolgimento della prestazione". Personalmente tuttavia non vedo quali siano gli speciali oneri e tanto meno i disagi connessi alla carica di rettore tali da giustificare un raddoppiamento e oltre dello stipendio. Qualche decennio fa la carica di rettore veniva compensata con minori compiti di insegnamento e con una mesata di stipendio in più ogni anno. Converrebbe io credo tornare a quei tempi, così tra l'altro da rendere meno appetibile la posizione a gente talora forse non così interessata agli interessi istituzionali. Nel frattempo, la ministra si diverte a tenere in sospeso le richieste dei rettori, giocando sul fatto che nel frattempo costoro piangono miseria per i tagli ai finanziamenti da parte del governo, stavolta giustamente (ma tutti gli ultimi governi hanno sempre e regolarmente tagliato). Tutto molto bello e molto divertente, in attesa di vedere come si concluderà. Anche se ormai, essendoci di mezzo il DPCM Draghi, non vedo come queste prebende possano essere infine negate a costoro.

Le tabelle su S24O: https://www.ilsole24ore.com/art/universita-ordine-sparso-indennita-i-vertici-AGXAdZBC


ASSANGE IN UNIVERSITA' 🌺🌺🌺

Il prossimo sabato nel pomeriggio un'aula della mia università nella sede di Como ospiterà una conferenza di Stefania Maurizi sulla vicenda di Julian Assange.

Secondo Wikipedia, Stefania Maurizi è l'unica giornalista italiana cui Julian Assange ha consegnato tutti i documenti segreti di WikiLeaks, grazie ai quali, lavorando con Glenn Greenwald ha rivelato i file di Edward Snowden riguardanti l'Italia. Stefania Maurizi ha intrapreso un'azione legale su più giurisdizioni per difendere il diritto della stampa di accedere tramite il Freedom of Information Act a tutti i documenti del caso Julian Assange e WikiLeaks, pubblicando nel 2021 un libro in cui ricostruisce l'intera vicenda.

L'evento non è promosso dall'università, e si svolge nei suoi spazi esclusivamente grazie al prodigarsi di un collega e buon amico, tra le poche persone attente ai temi più "sensibili". Per capirsi, il collega ai tempi espose alla finestra del suo studio la scritta "free Assange" e poco dopo gli fu intimato di levarla.

Il punto è che la riflessione e il dibattito nelle nostre università, come in qualunque altra sede in questi anni, sono ridotti al lumicino, se mai ancora ne residua un minimo, su tutti i temi di rilievo, dalla libertà, alla pandemia, alle guerre, al clima, all'inquinamento, ai diritti civili e a qualsiasi altra questione un minimo "sensibile". L'università tuttavia ha apparentemente una responsabilità maggiore rispetto a ogni altro ambito, essendo il luogo istituzionale della discussione. Dico apparentemente in quanto essendo istituzionale è abbastanza ovvio che in quanto struttura finisca per essere in quanto sistema repressiva e allineata al potere dominante. Starebbe tuttavia ai singoli docenti non venir meno al loro compito di intellettuali. E qui vengono al pettine i nodi.

Qui l'intervista a Stefania Maurizi e la presentazione della conferenza di sabato a Como: https://chiassotv.ch/episodio/player/2082

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Forward from: Giuseppe Masala Chili 🌶
💥💥💥 🤝

🇷🇺 🇮🇷 - La Russia ha annunciato ufficialmente: l'accordo di cooperazione strategica con l'Iran. Il trattato sarà firmato questo venerdì tra Putin e il presidente iraniano in visita di stato a Mosca.


PANE E VINO 🌺🌺🌺

Il precedente post sulla relazione tra alcol e salute ha sollevato una certa discussione e tra l'altro varie domande. Per fornire qualche punto di riferimento, qui è possibile avere indicazioni sull'andamento dei consumi pro capite di vino nel nostro paese dal 2010:
https://8wines.it/blog/consumo-di-vino-in-italia

Siti diversi forniscono dati un minimo differenti. Qui si trovano dati asseritamente ISTAT:
https://www.inumeridelvino.it/2024/05/il-consumo-di-vino-e-bevande-alcoliche-in-italia-aggiornamento-istat-2023.html
e qui dati di cui è comunque indicata la fonte, contestualizzati peraltro nel quadro del consumo più generale di bevande alcoliche:
https://www.winemeridian.com/news/consumi-vino-mercato-italia-consumatori-stabili-cambio-abitudini/

A dire che se per ridurre gli asseriti danni dell'alcol si fa la guerra contro il vino, si sbaglia davvero bersaglio.

E, riguardo ai rimedi per sostenere un mercato del vino in crisi un po' ovunque, pare che i vari governi non sappiano inventarsi di meglio che incentivi per estirpare i vigneti, così da tenere bassa la produzione e alti i prezzi:
https://www.google.com/search?q=italia+estirpazione+vigneti

Si diceva una volta "Chi ha pane e vino, sta meglio del suo vicino."

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ALCOL E CANCRO 🌺🌺🌺

E' indubbiamente in atto una campagna contro le bevande alcoliche in generale e in particolare contro il vino, sulla base degli asseriti danni alla salute causati dall'alcol etilico. Da mesi in particolare si insiste sulle due sponde dell'Atlantico sull'associazione tra alcol e tumori.

Sul tema interviene ora il noto oncoematologo statunitense Vinay Prasad, con un post nel quale argomenta in sintesi che non esiste evidenza solida, per due ordini di motivi:
1. gli studi epidemiologici sono tutti condotti con metodologie a dir poco discutibili e forniscono risultati arbitrari e non verificabili;
2. gli studi meccanicistici da soli non sono necessariamente indicativi di quel che succede in vivo.

Così si conclude il post:

"Alcol e umanità sono intrecciati in modi che vanno ben oltre la medicina. Ci sono forze spirituali, emotive, umanistiche e culturali in gioco. È profondamente americano chiedersi se dovrei bere un bicchiere di vino rosso a sera per massimizzare la mia durata di vita. Faresti molto meglio ad andare in Italia per 6 mesi, chiudere quella cazzo di bocca e fare quello che fanno loro.
[...]
La medicina non ha il diritto di consigliare le persone quando non ha dati solidi. Questo fa perdere credibilità.
[...]
Se non vuoi bere, nessuno ti obbliga (beh, a meno che tu non voglia essere invitato di nuovo alla mia cena). Se influisce sul tuo lavoro o sulla tua famiglia, allora hai un problema, ma se ti piace, lo studi e lo abbini al cibo, al fuoco e alla compagnia, allora ti farò un brindisi."

Forse tuttavia anche Prasad farebbe bene a venire in Italia, per rendersi conto di quanto la cultura e la tradizione del buon vino e degli alcolici di qualità sia oggi avversata. Questo sta causando una crisi crescente nel settore vinicolo, uno degli ambiti di punta della nostra agricoltura, la cui produzione sta pesantemente declinando da molti anni. Temo che un paese che rinunci alle sue tradizioni e alla capacità di disporre di beni essenziali come sono i prodotti agricoli sia inevitabilmente destinato a un collasso sociale e culturale prima ancora che economico. Converrebbe invertire le tendenze prima che sia troppo tardi.

https://www.drvinayprasad.com/p/what-is-the-truth-about-alcohol-consumption

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COVID, VACCINI COVID E MIOCARDITI NEGLI ATLETI 🌺🌺🌺

Una revisione della letteratura sul Clinical Journal of Sports Medicine, un'autorevole rivista internazionale di medicina dello sport, trova pochi casi pubblicati sia post-covid che post-vaccino. Gli autori tuttavia sono ben consapevoli che la letteratura disponibile sottostimi la reale incidenza e ammoniscono i lettori a tenerne conto. In ogni caso, confermano la maggiore frequenza nel sesso maschile e - per le miocarditi post-vaccinali - dopo la seconda dose, e così concludono:

"La prognosi a lungo termine e l'evoluzione delle anomalie cardiache osservate con la risonanza magnetica sono attualmente sconosciute. Sebbene si possano trarre inferenze dai dati pubblicati, le miocarditi post-covid e post-vaccino negli atleti potrebbero rappresentare solo una piccola frazione della vera incidenza di coloro che sono stati colpiti in tutto il mondo e non valutati."

https://journals.lww.com/cjsportsmed/abstract/9900/systematic_review_of_covid_19_and_covid_19_mrna.286.aspx

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AKELDAMA' 🌺🌺🌺
Neurology, la più prestigiosa rivista di neurologia clinica al mondo, pubblica uno studio di tre ricercatori dell'Università dell'Oregon i quali esaminano la relazione tra finanziamenti dall'industria e prescrizione della versione generica/equivalente di glatiramer, un farmaco efficace nella sclerosi multipla, da parte di quasi 3.000 neurologi statunitensi.
Ricordo che le versioni generiche/equivalenti dei medicinali sono efficaci e tollerabili tanto quanto le specialità medicinali e si possono produrre dal momento in cui il brevetto scade, e soprattutto hanno per legge un prezzo inferiore.
I risultati mostrano come aver ricevuto anche soli 120 dollari dall'industria nel 2019porti nel 2020 a una maggiore probabilità di prescrivere la specialità medicinale (più costosa) e non il generico/equivalente (meno costoso). La probabilità tende a raddoppiare fino a 230 dollari e quasi triplica oltre i 230.
Gli autori concludono che il problema siano i rapporti finanziari tra medici e industria. Mia opinione invece è che i rapporti finanziari (120 dollari sono davvero una miseria) siano più che altro un indicatore di connessioni più articolate. Ricordiamo che i rapporti con l'industria sono in vari modi funzionali a guadagni, attività di pubblicazione scientifica e quindi in generale di carriera.
E, come sempre, va detto a margine che studi del genere in USA si possono fare grazie a una legge che impone la pubblicità dei finanziamenti da parte dell'industria ai medici su un unico database pubblicamente accessibile. Cosa che fino ad ora non accade qui da noi. Non che la cosa in sé sia risolutiva di nulla, come questo studio dimostra, ma insomma sarebbe un primo passo.

https://www.neurology.org/doi/10.1212/CPJ.0000000000200424

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Forward from: Giubbe Rosse
IL DIAVOLO NELLA MACCHINA – GUIDARE UN’AUTO ELETTRICA È FALSO AMBIENTALISMO
del Redattore di Reality Books per Global Research - Traduzione a cura di old Hunter
In Svezia esiste una strada elettrificata per veicoli elettrici (EV) che possono essere ricaricati durante la guida [1]. Il tratto di strada di 2 km è il primo al mondo nel suo genere, e si prevede un’espansione di altri 3.000 km di strada elettrica entro il 2045. Tutto ciò suona piuttosto bello e futuristico, e mi fa venire in mente il testo di una canzone degli anni ’80 quando

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"Non farlo" 🌺🌺🌺




Forward from: Giorgio Bianchi Photojournalist
Un'immagine che chiarisce meglio di ogni parola l'abisso di servilismo nel quale siamo precipitati: il Ministro degli esteri italiano che, come una statua di sale, stringe la mano lorda di sangue dell'ex numero due di al-Qaeda. Tutti i puntini, a partire dall'11 Settembre, sono oramai uniti. Solo chi non vuol vedere, non è in grado di riconoscere l'immagine che ne è venuta fuori.

Da Wikipedia, l'enciclopedia del Pentagono:

Al-Qāʿida è un movimento paramilitare terroristico internazionale, a ideologia islamista, ispirata a Sayyid Quṭb e ad ʿAbd Allāh al-ʿAzzām. Fu fondata l'11 agosto 1988 e guidata da Osama bin Laden fino al 2 maggio 2011. È nota per aver pianificato e messo in atto gli attentati dell'11 settembre 2001 causando la morte di circa 3000 persone tra cui soccorritori, cittadini, lavoratori e gli stessi terroristi.

Osama bin Laden spiegò l'origine del nome in una registrazione di un'intervista concessa al giornalista di Al Jazeera Taysir Aluni nell'ottobre del 2001: «Il nome di al-Qāʿida fu stabilito molto tempo fa per caso. Il defunto Abū ʿUbayda al-Banshīrī creò dei campi di addestramento per i nostri mujāhidīn contro il terrorismo russo. Usavamo chiamare i campi di addestramento "al-Qāʿida". Il nome rimase.»

Secondo l'ex-ministro degli Esteri britannico Robin Cook (laburista dimessosi per protesta contro la partecipazione britannica all'invasione in Iraq), al-Qāʿida sarebbe la traduzione in arabo di "data-base": «Per quanto ne so io, al-Qāʿida era originariamente il nome di un data-base del governo USA, con i nomi di migliaia di mujāhidīn arruolati dalla CIA per combattere contro i sovietici in Afghanistan».

Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ, noto anche per il suo nome di battaglia di Abū Muḥammad al-Jawlānī o al-Jūlānī (in arabo أحمد حسين الشرع‎?, Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ; Riyad, 5 maggio 1982), è un politico ed ex terrorista siriano, leader di Hayʼat Taḥrīr al-Shām.

Nato in una famiglia laica e borghese originaria del Golan, al-Sharaʿ si radicalizzò a partire dai primi anni 2000. Nel 2003 si unì ad al-Qāʿida in Iraq, che in seguito confluì nello Stato Islamico in Iraq. Nel 2011, su ordine del comandante dello Stato Islamico Abū Bakr al-Baghdādī, al-Sharaʿ fu inviato in Siria per creare il Fronte al-Nuṣra, con l'obiettivo di combattere il regime di Baššār al-Asad. Nel 2013 al-Sharaʿ si separò da al-Baghdādī, per associarsi ad Ayman al-Ẓawāhiri, leader di al-Qāʿida.

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SESSO O ESSE 🌺🌺🌺

"La devastazione è sotto gli occhi di chiunque, eppure non si trova nulla di meglio da fare che incrementarla con carichi sempre nuovi di stronzate scolastiche vestite in ghingheri e accompagnate dalla colonna sonora di slogan precotti e irriflessi, quegli stessi che girano in TV e nei social che rintronano là fuori.

Il pretesto truffaldino di tenere la scuola al passo con i tempi – barbarie incluse – rimpinzandola di paccottiglia balorda e svuotandola del sapere, delle discipline e del ragionamento, serve a privare irreparabilmente le nuove generazioni delle chiavi di accesso a uno sterminato patrimonio culturale e spirituale sedimentato lungo un passato grande e maestro; un tesoro che per questa via viene correlativamente e fatalmente lasciato morire."

Di Elisabetta Frezza. Da leggere, come sempre.

https://www.renovatio21.com/educazione-sessuale-la-farsa-e-la-vergogna/

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