L'ANALFABETISMO FUNZIONALE 🌺🌺🌺
Debunkato.
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Post deel 13 gennaio 2024
Gira sul social un elenco di frasi da evitare "per non sembrare un analfabeta funzionale", e per buona pesa viene aggiunto che "se il vostro ragionamento si basa su uno o più di questi presupposti, sappiate che il vostro approccio è stupido, illogico e antiscientifico, quindi evitate di renderlo pubblico. Ne va della vostra reputazione" niente meno. Vediamo quali sono queste frasi e che si può dire di ognuna di esse:
1) "a me una volta è successo che...": sulla terra siamo 8 miliardi di persone, quindi quello che è successo a te costituisce “un ottomiliardesimo” delle ipotesi possibili. L’esperienza personale non è una legge universale.
Commento: La ricerca scientifica si compone di esperienze personali a confronto. Documentare la propria esperienza è il primo necessario passo.
2) "ho letto su internet che...": su internet c'è tutto, il contrario di tutto e tutte le sfumature che ci stanno in mezzo; se non hai le competenze specifiche per distinguere ciò che è plausibile da ciò che è inverosimile, quello che hai letto tu non significa assolutamente nulla perché tanto su internet c’è sempre anche il suo esatto contrario.
Commento: Indicare le proprie fonti è fondamentale, così che altri le possano verificare. Internet compreso.
3) “non credo alla versione/teoria ufficiale, dimostrami tu che è valida”: una versione/teoria ufficiale è tale proprio perché gode già del supporto probatorio necessario per essere considerata preferibile a tutte le altre. Pertanto, se non credi alla versione ufficiale spetta a te l’onere di provare perché questa sia errata, e anche perché la tua sia invece valida. Pretendere l’inversione dell’onere della prova è un atteggiamento profondamente illogico e antiscientifico. Il fatto che tu non comprenda il contenuto di quelle prove non significa che quelle prove non esistano o non siano valide, significa solo che tu non hai gli strumenti e le conoscenze per comprenderle.
Commento: È legittimo chiedere indicazioni sul supporto probatorio di una teoria. Se esso esiste potrà essere spiegato.
4) "ci guadagnano sopra, quindi sicuramente c'è qualcosa sotto": se escludete i volontari e gli stagisti, tutte le professioni del mondo sono a scopo di lucro, quindi tutti noi guadagniamo da quello che facciamo. Ciò non ci rende tutti automaticamente parte di un qualche complotto o sotterfugio.
Commento: È provato che per interesse certa gente giunge anche a uccidere, così come per l'oste il proprio vino è sempre buono. Eviterei tentativi malriusciti di derubricare un tema enorme come il conflitto di interessi a un semplice "così fan tutti".
5) "Quella volta è accaduto che..., quindi anche questa volta...": “quella volta” è diversa da “questa volta”. Se una cosa capita in una occasione non c'è nessuna legge che stabilisce automaticamente che accada sempre e a tutti. Se un medico vende organi sotto banco, non significa che tutti i medici lo facciano ogni giorno; se un ingegnere sbaglia i calcoli, non significa che tutti gli ingegneri siano cani e non sappiano fare il loro lavoro; se un avvocato prende una mazzetta, non significa che tutti gli avvocati siano corrotti o corruttibili. Serve una prova specifica per ogni singolo caso.
Commento: "Quella volta..." vedi numero 1.
6) "tu hai la tua opinione, io ho diritto ad avere la mia": questo è un principio sacrosanto quando si parla di preferire le bionde o le brune, il mare o la montagna, la Juve o il Milan. Ma quando si parla di argomenti scientifici, la tua opinione non conta assolutamente nulla se non hai competenze e ragioni tecniche che possano dimostrare la validità di quella opinione; o forse pretendi di avere un'opinione anche su come si calcola l’area del triangolo?
Commento: Nel dibattito scientifico opinioni diverse originano da diverse interpretazioni dei dati. Confrontarle è non solo lecito bensì doveroso.
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continua nel post successivo)